mercoledì 22 febbraio 2017

PROVA!


Prova a non mangiare di notte e andare a letto a stomaco vuoto per 1-2 settimane. Inizierai a fare dei sogni leggeri e a svegliarti di buon umore, senza voler stare a letto fino a mezzogiorno.

Prova a non mettere nel cibo il sale e il pepe, e vedrai che ti sazierai con una quantità di cibo 2-3 volte minore, e che presto non ci saranno più i gonfiori.


Prova a non bere delle bibite gassate, e vedrai quanto sia buona la semplice acqua, e che serve meno liquido per togliete la sete.

Prova a rinunciare al caffè e al tè per 2 settimane e vedrai che la tua nervosità diminuerà almeno due volte.

Prova per una settimana a camminare e a sedere con la schiena dritta e vedrai come migliorerà la tua memoria.

Prova, ricordando una persona che non ti piace, a farle un regalo immaginario (ma bello), visualizzando come n'è contenta, e vedrai che ti tratterà molto meglio (come la tratterai meglio anche tu).

Prova, 1-2 ore prima di dormire, a spegnere la TV e il computer e inizierai a capire i tuoi desideri e avere degli impulsi creativi.

Prova, ogni volta che ti verrà la voglia di fumare, a mangiare una mela/mandarino/arancia o a bere un bicchier d'acqua, e tra due settimane di sentirai due volte più forte.

Prova a sorridere ogni volte che ne hai voglia, a sorridere ad un passante senza pensare a quello che penserebbe, e tra un mese vedrai ogni persona sicura e simpatica.

Prova a sdraiarti nell'erba, in mezzo agli alberi, lontano dalle macchine, senza pensare a niente... e sentirai in te il silenzio tanto atteso.

Provalo semplicemente. Per te.
Advanced MiNd Institute


La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it

martedì 21 febbraio 2017

L’evoluzione della specie


l'evoluzione della specie
l’evoluzione della specie
L’evoluzione della specie, secondo la teoria evoluzionistica di Darwin, prende forma grazie al cambiamento messo in atto da alcuni individui di quella specie.
Il cambiamento, per lo più casuale, fa si che quegli individi siano in grado di affrontare in modo più produttivo la realtà nella quale si trovano a vivere. Questo fa si che gli individui protagonisti del cambiamento abbiano la capacità di impiegare le risorse ambientali in modo più efficiente.
La conseguenza di questa evoluzione comportamentale è che per questi individui l’ adattamento all’ambiente sarà più facile e avranno la possibilità di potenziare la loro capacità riproduttiva. Così, in tempi più o meno lunghi la nuova specie, che ha avuto la fortuna/capacità di adattarsi in modo più funzionale all’ambiente sostituirà la specie precedente.

L’uomo e la sua evoluzione

Anche l’uomo, come specie, ha la sua storia evolutiva.
Dai tempi di Lucy (Australopithecus afarensis) che risalendo a circa 3,2 milioni di anni potrebbe essere il nostro più antico antenato, di tempo ne è passato molto. Dopo Lucy, senza ricordarli tutti, sono via via comparsi e scomparsi L’Homo Habilis, Erectus e Neanderthalensis che circa 200.000 anni fa comparve insieme all’Homo Sapiens.
Di preciso ancora non si è capito il come, ma da circa 20.000 anni l’Homo Sapiens è rimasto il solo a godersi la vita sul nostro pianeta.
In questi 20.000 anni Homo Sapiens si è moltiplicato, ha cambiato il suo modo di vivere e in parte ha cambiato anche la faccia del pianeta.
Prima semplice raccoglitore, poi anche cacciatore e quindi allevatore e agricoltore. Oggi sono centinaia e centinaia le modalità con le quali l’essere umano si garantisce la sopravivenza anche grazie all’invenzione del denaro che permette di di scambiare l’operosità di una persona con denaro e il denaro con cibo.
Oggi, almeno nel mondo occidentale, per la quasi totalità della popolazione la sopravvivenza non è più legata alla scarsità di cibo ma a mille altri questioni, a volte legate proprio alla sovrabbondanza di cibo.

Quale sarà il prossimo passo evolutivo?

I fantastici progressi dell’Homo Sapiens non ci devono far dimenticare anche gli straordinari insuccessi.
La richiesta di risorse per alimentare i consumi hanno disseminato di guerre il pianeta. Le smisurate ricchezze del mondo occidentale poco servono a contrastare l’altrettanto smisurata povertà che costringe gran parte dell’umanità al di sotto dei limiti della sopravvivenza. Le meraviglie della tecnologia stanno portando alla distruzione del pianeta.
Aristotele ci diceva che “La felicità è il bene sommo per l’essere umano” ma sembra proprio che tutte le nostre ricchezze, le nostre tecnologie e i nostri consumi ben poco ci aiutino ad essere felici.
E se il nuovo passo evolutivo fosse proprio quello di imparare ad essere felici?
Come abbiamo visto all’inizio ad innescare l’evoluzione sono pochi individui di una specie. Ti piacerebbe sapere come sarebbe possibile innescare questo processo evolutivo senza lasciarlo al caso? Magari potresti essere tu tra quelli che danno il via a questa evoluzione..

http://www.lapalestradellafelicita.com/2016/10/14/levoluzione-della-specie/

lunedì 20 febbraio 2017

Laundry detergent


Humour — 20 February 2017

A young boy, about eight years old, was at the corner grocery picking out a large-size box of laundry detergent.
The grocer walked over and trying to be friendly, asked the boy if he had a lot of laundry to do.
“Nope, no laundry,” the boy said, “I’m going to wash my dog.”
“You shouldn’t use this to wash your dog. It’s very powerful and if you wash your dog in this, he’ll get sick. In fact, it might even kill him,” said the grocer.
But the boy was not to be stopped; he carried the detergent to the counter and paid for it, even as the grocer tried to talk him out of washing his dog.
About a week later, the boy was back in the store to buy some candy. The grocer asked the boy how his dog was doing.
“Oh, he died,” the boy said.
The grocer, trying not to be an “I-told-you-so” said he was sorry the dog died, but added, “I tried to tell you not to use that detergent on your dog.”
“Well,” the boy replied, “I don’t think it was the detergent that killed him.”
“Oh? What was it then?”
“I think it was the spin cycle!”

http://www.oshonews.com/2017/02/20/laundry-detergent/

sabato 18 febbraio 2017

What’s the time?

Humour — 18 February 2017

A man is strolling past the mental hospital and suddenly remembers he has an important meeting scheduled.
Unfortunately, his watch has stopped, and he cannot tell if he is late or not. At that moment, he notices a patient similarly strolling about within the hospital fence.
Calling out to the patient, the man says, “Pardon me, sir, but do you have the time?”
The patient calls back, “One moment!” and throws himself upon the ground, pulling out a short stick as he does. He pushes the stick into the ground, and, pulling out a carpenter’s level, assures himself that the stick is vertical.
With a compass, the patient locates north and with a steel ruler, measures the precise length of the shadow cast by the stick.
While the passer-bye watches this with awe, the patient withdraws a slide rule from his pocket, calculates rapidly, then swiftly packs up all his tools and turns back to the pedestrian, saying, “It is now precisely 3:29 pm, provided today is August 16th, which I believe it is.”
The man can’t help but be impressed by this demonstration, and sets his watch accordingly.
Before he leaves, he says to the patient, “That was really quite remarkable, but tell me, what do you do on a cloudy day, or at night, when the stick casts no shadow?”
The patient holds up his wrist and says, “I suppose I’d just look at my watch.”
http://www.oshonews.com/2017/02/18/whats-the-time/

mercoledì 15 febbraio 2017

OSHO Times Emotional Ecology The Way of the Sly Man


The Way of the Sly Man

The Way of the Sly Man

I can feel myself moving from anger into sadness. I don’t know whether I should try and get the anger out or just let it explode inside.
Anger and sadness are both the same. Sadness is passive anger and anger is active sadness. Because sadness comes easy, anger seems to be difficult. Because you are too much in tune with the passive.
It is difficult for a sad person to be angry. If you can make a sad person angry, his sadness will disappear immediately. It will be very difficult for an angry person to be sad. If you can make him sad, his anger will disappear immediately.
In all our emotions the basic polarity continues – of man and woman, yin and yang, the male and the female. Anger is male, sadness is female. So if you are in tune with sadness, it is difficult to shift to anger, but I would like you to shift. Just exploding it within won’t help much because again you are seeking some way of being passive. No. Bring it out, act it out. Even if it looks nonsense, then too. Be a buffoon in your own eyes, but bring it out.
If you can float between anger and sadness, both become similarly easy. You will have a transcendence and then you will be able to watch. You can stand behind the screen and watch these games, and then you can go beyond both. But first you have to be moving easily between these two. Otherwise you tend to be sad and when one is heavy, transcendence is difficult.
Remember, when two energies, opposite energies, are exactly alike, fifty-fifty, then it is very easy to get out of them, because they are fighting and cancelling each other and you are not in anybody’s grip. Your sadness and your anger are fifty-fifty, equal energies, so they cancel each other. Suddenly you have freedom and you can slip out. But if sadness is seventy percent and anger thirty percent, then it is very difficult. Thirty percent anger in contrast with seventy percent sadness means forty percent sadness will still be there and it will not be possible; you will not be capable of easily slipping out. That forty percent will hang over you.
So this is one of the basic laws of inner energies – to always let the opposite polarities come to an equal status, and then you are able to slip out of them. It is as if two persons are fighting and you can escape. They are so engaged with themselves that you need not worry, and you can escape. Don’t bring the mind in. Just make it an exercise.
You can make it an everyday exercise; forget about waiting for it to come. Every day you have to be angry – that will be easier. So jump, jog. scream, and bring it. Once you can bring it for no reason at all, you will be very happy because now you have a freedom. Otherwise even anger is dominated by situations. You are not a master of it. If you cannot bring it, how can you drop it?
Gurdjieff used to teach his disciples never to start by dropping anything. First start by bringing it in, because only a person who can create anger on demand can be capable of dropping it on demand – simple mathematics. So Gurdjieff would tell his disciples to first learn how to be angry. Everybody would be sitting and suddenly he would say, “Number One, stand up and be angry!” It looks so absurd.
But if you can bring it.... And it is always available, just by the corner, you just have to pull it in. It comes easily when anybody provides an excuse. Somebody insults you – it is there. So why wait for the insult? Why be dominated by the other? Why can’t you bring it yourself? Bring it yourself!
In the beginning it looks a little awkward, strange, unbelievable, because you have always believed in the theory that it is somebody else whose insult has created the anger. That’s not true. Anger has always been there; somebody has just given an excuse for it to come up. You can give yourself an excuse. Imagine a situation in which you would have been angry, and become angry. Talk to the wall and say things, and soon the wall will be talking to you. Just go completely crazy. You have to bring anger and sadness to a similar status, where they are exactly proportionate to each other. They will cancel each other out and you can slip away.
Gurdjieff used to call this “the way of the sly man” – to bring inner energies to such a conflict that they are engaged together cancelling each other, and you have the opportunity to escape. Try it, mm?

Osho, Get Out of Your Own Way, Talk #4
http://www.osho.com/read/featured-articles/emotional-ecology/the-way-of-the-sly-man

martedì 14 febbraio 2017

Osho: On the Attitude of Priests and Prophets towards Women… (Part 5)


Even Buddha was very disrespectful about women. He wouldn't allow women to become nuns, he would not initiate them. There seems to be some fear of women deep inside him. And it is clear in his statement -- for almost fifteen years he continued to deny them: 'I am not going to initiate women.' What is the fear? Why not initiate a woman, when the women are asking to be initiated? Why prevent them from seeking and searching the truth? Is it man's monopoly? Truth also, is it a commodity and man's monopoly?
Finally, very reluctantly he agreed -- but not happily. He had to agree, because the woman who came to ask was the woman who had mothered him. His own mother died in giving birth to Gautam Buddha. His mother's sister remained unmarried, sacrificed her whole life to raise Gautam Buddha. And she gave him more love than any mother can give and she sacrificed her own life, naturally; she poured all that she had on him. When she came -- her name is Mahamaya -- old, tears in her eyes, and she said, 'I know for fifteen years you have been rejecting women, but I am your mother. Just remember, I have sacrificed my whole life. Can't you even give initiation to me? Can't you share the truth that you have found?'
It was under compulsion; he could not refuse Mahamaya, it would have been too cruel. But what he said is still cruel. He accepted her, he gave initiation to her, sadly, without any ceremony, and said after the initiation, 'My religion was going to last for five thousand years, now it will last only five hundred years, because I have allowed women to enter. They will destroy it.' How can women destroy it? I don't see the point at all.
In my commune there are more women than men; they work as hard as men, perhaps more lovingly than men. They have the capacity of love, more than man has. They have not destroyed, they have created the commune.
Why is Buddha so afraid? I know why he is afraid. His own fear, deep down, is that perhaps he is still fascinated with women. At least he is not able to trust his monks. He knows that they will be fascinated, and soon what he has been teaching – celibacy -- will be destroyed. It is celibacy that will be destroyed, why the religion? What has religion to do with celibacy? In fact, with men and women together, the religion will grow. There will be children and there will be more children and it will become a vast tree.
If I was in his place I would have said, 'My religion was going to last only five thousand years, now it is going to last forever; because a woman has entered, now it is complete. With only men it is incomplete. Now it is a real commune, alive, because it can give birth to living beings.' But the fear...and the fear is possible only if it is somewhere deep down in your own unconscious too.
Osho, From Unconsciousness to Consciousness, Talk #6

giovedì 9 febbraio 2017

Il perseverare


Quante volte vi siete posti un obiettivo da raggiungere e poi, lungi dall'arrivarci, avete mollato ancora prima di cominciare? Oggi vi parlerò del perseverare, ossia dell'arte di raggiungere tutti gli obiettivi che ci stanno più a cuore senza mai fermarsi di fronte a nulla. Dopotutto, prima di cominciare, occorre tenere conto di una cosa: L'UNICO VERO OSTACOLO AL NOSTRO PROGRESSO IN QUALSIASI CAMPO SIAMO NOI STESSI.

Siamo proprio noi, infatti, che ci autosabotiamo attraverso le nostre convinzioni limitanti e alimentando le nostre paure. Va detto in ogni caso che, il subconscio è già programmato in un determinato modo, occorrerà, quindi, dapprima uscire dagli schemi mentali ereditati dai genitori, educatori, maestri, preti, parenti, amici e, in generale, tutti coloro i quali hanno contribuito, in maniera diretta o indiretta, alla nostra educazione programmatica.
(Immagine presa dal web)
Accade spesso che, nonostante ci sia la spinta iniziale volta al raggiungimento di un obiettivo, ad un certo punto sembra venir meno la motivazione, elemento trainante che potrebbe permetterci il raggiungimento del nostro traguardo. Cosa ci vuole allora, in questi casi, affinché si possa avere una spinta costante, una sorta di onda del successo, che ci consenta di arrivare dove vogliamo?
Un primo elemento è costituito, secondo me, dal potere della FOCALIZZAZIONE. Il focalizzarsi in maniera  totale e costante in direzione di un obiettivo, infatti, fa sì che l'obiettivo, alla fine, ci venga incontro, ciò grazie anche alla LEGGE DELL'ATTRAZIONE. Chi ha letto il mio libro L'ARTE DELLA CONSAPEVOLEZZA, YOUCANPRINT EDIZIONI, sa già come funziona. Tutto ciò a cui pensiamo in maniera TOTALE E COSTANTE entrerà a far parte, prima o poi, della nostra Vita.
(Immagine presa dal web)
Il secondo elemento da tenere in considerazione è il potere delle CREDENZE. Va bene focalizzarsi un obiettivo e tenerlo a mente in maniera totale e costante, tuttavia occorre anche crederci, bisogna IMMAGINARLO COME SE FOSSE STATO GIA' RAGGIUNTO. Bisognerebbe visualizzare la sensazione che si prova a guidare, ad esempio, l'auto dei nostri sogni, se l'obiettivo è l'acquisto di un'auto di lusso. In questo caso potete arricchire la scena del maggior numero di particolari possibile quali: odore della pelle dei sedili, le sensazioni tattili delle vostre mani sullo sterzo e così via.
Il terzo elemento è caratterizzato dal continuare ad immaginare l'obiettivo raggiunto senza MAI tirarsi indietro. Non avrebbe senso fare solo alcuni passi in quanto spesso accade che molte persone si tirino indietro proprio quando l'obiettivo risultava essere a portata di mano. Bisogna andare avanti in direzione del proprio obiettivo senza mai fermarsi.
(Immagine presa dal web)
Il quarto ed ultimo elemento, che caratterizzerà questo perseverare per raggiungere lo scopo, è costituito dalla trasformazione delle proprie credenze imparando, al contempo, a credere nell'impossibile. Dopotutto, impossibile è ciò che pensano coloro i quali hanno delle menti limitate dalle loro stesse voci interiori appartenenti a coloro i quali li hanno educati alla Vita. SOLO CHI CREDE NELL'IMPOSSIBILE POTRA' CREARE L'IRREALIZZABILE.
Attraverso questo processo costituito da quattro semplici, quanto fondamentali, elementi, si potranno cominciare a veder accadere i miracoli nella propria Vita. Ciò avverrà grazie alla trasformazione interiore, attuata grazie a questo lavoro in quattro semplici passi che costituiscono poi anche gli elementi base del PERSEVERARE PER RAGGIUNGERE LO SCOPO.

(Immagine presa dal web)
Una volta seguiti in maniera costante questi principi basilari che fanno parte della legge dell'attrazione, vedrete che, dopo un determinato periodo di tempo che potrà variare a seconda del grado di resistenza alla trasformazione che incontrerete al vostro interno, riuscirete a raggiungere il vostro obiettivo senza sforzo anzi, sarà lui a venirvi incontro.
Vincenzo Bilotta