“Bisogna chiudere i mattatoi, a costo di un terremoto economico planetario” (Voltaire)
Uno slogan, una speranza, un’utopia. Tutte le grandi innovazioni nascono nell’utopia. Nessuno di noi si illude perché tutto dipende dell’evoluzione civile, morale e spirituale di un popolo. Sappiamo che la nostra battaglia è impari e disperata. Noi lottiamo con le fionde contro i carrarmati. Ma sappiamo che anche un carrarmato è vulnerabile e che se agiremo concordi e determinati vinceremo la nostra battaglia.
Sappiamo benissimo che forse solo i figli dei nostri figli vedranno l’alba di un’umanità migliore, finalmente libera dalla violenza, dalle ingiustizie, dalle malattie, dal dolore. Siamo certi che questo accadrà, perché è nell’ordine naturale delle cose.
Noi siamo gli “anticorpi” dell’Organismo Terra, per questo stiamo ponendo a dimora il seme della chiusura definitiva dei mattatoi. Il percorso sarà lungo ed insidioso ma alla fine l’amore, la civiltà, la giustizia prevarranno, inevitabilmente: perché il futuro appartiene a chi difende la Vita.
Io sono sicuro che non passeranno molte generazioni e nei luoghi dove ora sorgono i mattatoi vi sarà una stele commemorativa, a perenne ricordo del lato più oscuro della storia e della coscienza umana, su cui, probabilmente, sarà scritto:
“In questo luogo, ad imperitura vergogna del genere umano, milioni di animali muti, indifesi ed innocenti vennero sistematicamente massacrati per essere divorati dagli umani. In questo luogo di spavento e di dolore sono stati versati fiumi di sangue, non per odio, non per vendetta ma per il semplice piacere gastronomico. In questo luogo hanno sofferto il terrore della morte e l’agonia non mostri sanguinari, feroci predatori ma miti e servizievoli nostri compagni di viaggio. In questo luogo fu negata la fratellanza biologica universale, fu disprezzata la vita e la sofferenza, fu calpestata la pietà, fu ucciso il rimorso, derisa la compassione, schernito l’amore. In questo luogo di orrore e di barbarie, in questo campo di perenne sterminio, in questa fucina di crudeltà e di insensibilità, in questo luogo trionfò a lungo non la civiltà ma l’arroganza più vile e regressiva, non l’amore ma l’egoismo più impietoso e distruttivo, non la giustizia ma l’ignoranza e la morte”.
In questa fase del progetto occorre:
– considerare i mattatoi come simbolo della battaglia animalista per spingere le varie associazioni e movimenti ad impegnarsi in modo prioritario nel raggiungimento di questo obiettivo;
– organizzare programmi di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica mediante volantinaggi, tavoli di informazione, conferenze e quant’altro utile allo scopo a dimostrare l’ingiustizia e gli orrori della cultura dei mattatoi e dell’alimentazione carnea;
– raccogliere suggerimenti su come mettere in atto programmi intesi a suscitare nella gente il giusto e naturale disgusto per la carne;
– raccogliere adesioni alla campagna di personaggi del mondo della cultura, della scienza, dello spettacolo, dell’arte.
– organizzare manifestazioni di protesta davanti ai mattatoi con l’invito agli addetti alla macellazione a cercare lavori alternativi;
– proposta di erigere un monumento a tutti gli animali brutalizzati dall’uomo nei mattatoi e non.
– lanciare la proposta provocatoria in modo che ognuno che mangia la carne debba dover uccidere con le proprie mani l’animale che intende divorare, oppure proporre visite guidate ai mattatoi dove ognuno può rendersi conto da dove viene la sua bistecca.
Ultima ed importante considerazione.
Dagli ultimi dati risulta che in Italia vi siano circa 5 milioni di vegetariani. Ma considerando che nelle case degli italiani vi sono circa 30 milioni di animali domestici è lecito supporre che coloro che amano gli animali possano essere almeno 10 milioni: un esercito di persone potenzialmente vegane.
Occorre dunque fare in modo che tutti gli animalisti diventino vegani.
IO SONO…”VERITÀ”
Abbiamo bisogno di voi,fratellini umani dal cuore ancora”vivo”.
Abbiamo bisogno del vostro aiuto.
Noi siamo quei corpi pazzi di terrore che nessuno sente e nessuno vede.
Noi siamo quelle ombre che vi passano accanto sulle strade del mondo…ogni giorno,ogni notte.
Noi siamo quelle gole sgozzate a miliardi nei macelli.
Noi siamo quelli a cui strappano la pelle in vivo per farne vestiti.
Noi siamo nelle corride,nei circhi,negli zoo e nelle sagre di paese,a
subire ogni sorta di umiliazione,a impazzire di dolore,a piangere
sangue.
Noi siamo negli stabulari della vivisezione,avvelenati,intossicati,accecati,bruciati vivi.
Siamo lì,in quell’inferno,a morire poco a poco. Pezzo dopo pezzo…e con gli occhi “spalancati”.
Noi siamo l’obiettivo dei fucili di chi ci caccia in tana e nelle selve.
Noi siamo la popolazione del mare e del cielo che non sa più dove fuggire per evitare una morte atroce.
Noi siamo quelli che si strappano a morsi le zampe incagliate nelle trappole.
Noi siamo i delfini,gli elefanti e le balene che stanno per scomparire.
Noi siamo quelli che gli scoppia il cuore dalla fatica.
Quelli delle “botticelle”e quelli dei campi. Quelli che,in ogni parte del mondo,trovano la morte nei lavori forzati.
Noi siamo la disperazione,il pianto inascoltato,le urla nel vento,il dolore estremo degli “ectoplasmi”…animali.
Noi siamo la morte muta,silenziosa,che quasi nessuno vede.
Che quasi nessuno…sente.
Noi siamo il vostro CIBO..con gli “occhi da bambini”.
Noi vi imploriamo..AIUTO.
Tocca a voi,”fratelli”.
Tocca a voi.
A voi che ci sentite…”dentro”.
A voi che,guardandovi allo specchio,vedete i nostri occhi che “piangono sangue”.
A voi a cui miracolosamente ancora giungono le nostre urla.
A voi che avvertite il nostro dolore e la nostra morte nella “vostra vita”.
A voi che vi sembra di impazzire per la sorte orrenda a cui ci hanno condannato i “padroni del mondo”.
A voi che non ci mangiate…voglio dire.. “NON BASTA”.
NON BASTA NON MANGIARCI.
Guardate bene il mio musino…fissate i miei “occhietti da bimbo”.
Io sono il Loro ambasciatore…io sono la Loro Voce.
Io sono…VERITÀ,il “messaggio silenzioso della NATURA”.
Parlo al cuore più che alla mente di voi animali umani.
Non basta non mangiarci…credetemi.
Vi toccherà prendere posizione contro il Sistema mondiale della morte.
Della morte “fisica e psichica” di entrambi.
Vi toccherà aprirle quelle GABBIE.
Con le buone o con le cattive.
Vi toccherà rompere le “VOSTRE” catene,
per poter spezzare…le “NOSTRE”.
Carletto Blu
http://associazionevegananimalista.it/2021/06/14/progetto-chiudere-i-mattatoi-2/
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