Quando multinazionali prive di scrupoli iniziarono l'ormai celeberrimo
disboscamento della foresta amazzonica per costruire centri commerciali e
complessi residenziali, il mondo ebbe per un attimo la percezione che
il processo avrebbe presto dato il “la” ad un disegno molto più ampio
finalizzato ad estirpare il cuore verde del pianeta e a rimpiazzarlo con
uno molto più grigio e molto meno pulsante.
Con sommo stupore degli addetti ai lavori e di un grande pubblico recentemente diventato iper-sensibile in materia di ambiente, pare invece che le specie vegetali continuino a proliferare sulla Terra e che il numero di alberi presenti al mondo superi di gran lunga le più rosse previsioni, andando ad attestarsi intorno alle 3 mila miliardi unità complessive.
Il primo censimento planetario del patrimonio boschivo sul pianeta
Terra, condotto dai ricercatori di Yale ha infatti evidenziato una
quantità di alberi tale da consentire, in linea ipotetica, l'accesso a
circa 422 tronchi per ogni individuo, a fronte di stime della vigilia
che ipotizzavano l'esistenza di un rapporto uomo albero di sole 61 unità
a testa ...
L'ampia opera di censimento è stata realizzata mediante il ricorso ad
oltre 430 mila rilievi che hanno evidenziato l'esistenza di un'enorme
quantità di alberi, per lo più collocata nelle zone tropicali e
subtropicali del Pianeta, fino ad oggi sfuggita ai satelliti e alle
riprese aeree volte a quantificare il numero complessivo di alberi sulla
Terra.
Se la ricerca pubblicata su Nature consente all'umanità di tirare un sospiro (è proprio il caso di dire) di sollievo e di intravedere un futuro migliore per le sorti del Globo e dell'ecosistema, resta logicamente inalterato il problema relativo alla suddivisione delle aree verdi ed è logico che, agli occhi di chi si trova costretto a vivere in un soffocante centro urbano, la scoperta dell'esistenza di piante localizzate in prossimità dei tropici potrebbe importare molto poco.
Con l'auspicio che il numero degli alberi continui a crescere e che i vari disboscamenti si arrestino al minimo indispensabile e alle reali esigenze abitative degli abitanti del Pianeta, non resta dunque che consolarci con il vasto censimento di Yale e lasciarci le preoccupazioni amazzoniche alle spalle, giusto per voltar pagina.
Con sommo stupore degli addetti ai lavori e di un grande pubblico recentemente diventato iper-sensibile in materia di ambiente, pare invece che le specie vegetali continuino a proliferare sulla Terra e che il numero di alberi presenti al mondo superi di gran lunga le più rosse previsioni, andando ad attestarsi intorno alle 3 mila miliardi unità complessive.
Se la ricerca pubblicata su Nature consente all'umanità di tirare un sospiro (è proprio il caso di dire) di sollievo e di intravedere un futuro migliore per le sorti del Globo e dell'ecosistema, resta logicamente inalterato il problema relativo alla suddivisione delle aree verdi ed è logico che, agli occhi di chi si trova costretto a vivere in un soffocante centro urbano, la scoperta dell'esistenza di piante localizzate in prossimità dei tropici potrebbe importare molto poco.
Con l'auspicio che il numero degli alberi continui a crescere e che i vari disboscamenti si arrestino al minimo indispensabile e alle reali esigenze abitative degli abitanti del Pianeta, non resta dunque che consolarci con il vasto censimento di Yale e lasciarci le preoccupazioni amazzoniche alle spalle, giusto per voltar pagina.
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