La meditazione non ha niente di serioso. La meditazione è
gioco. Per questo io vi invito alla danza e al canto.
Quando il movimento diventa estatico, è danza. Quando il
movimento è totalmente presente, al punto da annullare l'ego, allora è danza.
E dovreste sapere che la danza in origine era una tecnica di
meditazione. All'inizio la danza non era un'espressione artistica, serviva per
creare un'estasi in cui il ballerino si smarriva e restava solo la danza:
nessun ego, nessun controllo, il corpo fluiva spontaneamente.
Non occorre trovare un'altra meditazione: quando chi danza
si è perduto, la danza stessa diventa una meditazione. L'essenziale è perdere
se stessi. Come lo fai, o dove, non ha importanza. Perditi semplicemente. Viene
un momento in cui tu non sei più, eppure la danza continua... come se tu fossi
posseduto.
La danza è una delle cose più belle che possano accadere a
un uomo. Per cui non considerarla separata dalla meditazione. La meditazione in
quanto tecnica separata serve solo alle persone che non hanno una profonda
energia creativa; non hanno una direzione in cui coinvolgere la loro energia
cosi profondamente da potersi perdere.
Ma un ballerino, un pittore, uno scultore, non hanno bisogno
di altre meditazioni. A loro basta portare la dimensione del lavoro tanto in
profondità da raggiungere il punto di trascendenza. E non c'è nulla di meglio
della danza...
Per cui, almeno un'ora al giorno, scordati di ogni tecnica.
Ricorda che stai semplicemente danzando per Dio. Non è necessario raggiungere
una perfezione tecnica, perché Dio non è un critico.
Danza semplicemente come
un bambino... come se fosse una preghiera. E la danza avrà in sé una qualità
assolutamente diversa. Per la prima volta sentirai di compiere passi che non
hai mai fatto in passato; ti stai inoltrando in dimensioni prima sconosciute.
Viaggerai su un terreno che ti è straniero, ignoto.
Pian piano entrerai sempre più in sintonia con l'ignoto e
tutte le tecniche scompariranno. E senza tecniche, quando la danza è pura e
semplice, è perfetta.
Danza come se fossi profondamente innamorato dell'universo, come
se stessi danzando col tuo amato. Fai che Dio sia il tuo amato.
Osho
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