"Gli occhi di un uomo possono svolgere due funzioni:
la prima è vedere l’energia così come fluisce nell’universo
e la seconda è ‘guardare' le cose di questo mondo.
L’una non è migliore dell’altra, ma addestrare gli occhi
solamente a guardare è una rinuncia inutile e disonorevole."
(Don Juan Matus)
I
maestri del Pranayama cioè dello Yoga che controlla il prana insegnano
che questa energia è mutevole, e che il prana usa mezzi diversi per
muoversi. Se lo immaginiamo come una corrente elettrica, vediamola
scorrere dentro diversi tipi di conduttori perciò vediamola circolare in
fili di ferro, di rame o in altri metalli.
Così
avviene con il flusso del prana che circola nel sangue, si muove nel
respiro e pulsa nei canali nervosi. Perciò dobbiamo immaginare che, un
prana molto concentrato possa circolare senza avere bisogno di nessun
mezzo di conduzione, perciò che quel tipo di prana possa muoversi nello
spazio cosmico.
Il
prana non è solo la forza che scorre nel sangue, nei canali energetici e
nelle condutture nervose ma, principalmente, è la forza primaria della
vita universale. Il prana del respiro è l'energia più semplice da
osservare, perché è la forza vitale che percepiamo meglio.
Il
tantra insegna a gestire le energie del corpo, perché esse governano
tutto l'equilibrio dell'organismo. Secondo queste dottrine, riconoscendo
le energie più grossolane possiamo aumentare la nostra sensibilità,
perciò possiamo accedere a forme di energia sempre più raffinate.
Perciò
dobbiamo sapere che il prana non è solo la forza del sangue, l'energia
del corpo e la forza dei nervi, ma che è una forma di energia molto più
complessa. E il rapporto tra i canali dei nervi, i vasi sanguigni e il
collegamento con i chakra confermano il perfetto intreccio tra funzioni
organiche, psichiche e spirituali.
Questi
concetti sono espressi nella dottrina delle 5 guaine dove viene detto
che siamo formati da 5 involucri di densità sempre crescente. Tutte le
guaine tendono a cristallizzarsi intorno al nucleo interno. Verso il
centro convergono tutte le forze interiori, perché lo spazio interno è
privo di oggetto e qualificazioni perciò è incommensurabile.
La
prima guaina, perciò la più esterna e densa è il corpo fisico costruito
con il cibo. Questo involucro è contenuto da una guaina più sottile e
delicata che è nutrita dall'aria del respiro. L'impalpabile involucro è
fatto di prana e aderisce al corpo formando un corpo eterico che ha la
stessa forma del corpo fisico a cui aderisce.
La
terza guaina è fatta di una sostanza ancora più impalpabile, perché è
il corpo di pensiero che è strutturato dalla nostra personalità, perciò è
l'involucro che viene formato e nutrito dal pensiero attivo. La quarta
guaina è quella del corpo che viene formato dal corpo della coscienza
potenziale che si estende oltre il pensiero attivo per abbracciare la
totalità delle nostre capacità spirituali.
L’ultimo
involucro è un corpo che contiene tutte le guaine precedenti, infatti è
il corpo della suprema e universale coscienza. Questo corpo elevato è
nutrito e rinforzato solo dalla gioia esultante, perciò è un corpo che
viene percepito solo nello stato di illuminazione e nella meditazione
più elevata.
Tutte
queste guaine non sono corpi distinti, ma vanno pensati come corpi uno
racchiuso nell’altro per proteggere un denso nucleo centrale. Le guaine
sono conduttori di energie che si compenetrano e si intrecciano. Nella
natura vediamo tutte le sfumature delle composite forme di coscienza,
perciò vediamo le coscienze raffinate e le coscienze dense e
materialistiche legate alla semplice percezione materiale.
Queste
cinque guaine si compenetrano, infatti le guaine sottili contengono le
più dense, perciò le guaine più impalpabili contengono un nucleo molto
solido. Così come vediamo che il corpo fisico si rinforza con il cibo,
così il prana aumenta con la forza del pensiero fino ad influire e
condizionare la forma materiale del corpo.
Il
pensiero, il respiro e il corpo fisico sono sostenuti dal corpo che
contiene la profonda coscienza delle esperienze passate. Nel corpo
mentale è raccolto e conservato tutto il materiale da cui il pensiero
attinge per trovare la sostanza che usa per le sue creazioni. La
coscienza profonda va pensata come lo spazio della subcoscienza o
dell'inconscio.
Negli
stati avanzati di meditazione, le funzioni subconscie, funzioni sottili
e fisiche vengono penetrate e trasformate dalla fiamma dell’ispirazione
e dalla gioia spirituale. Questo stato di beatitudine è la vera natura
dell'uomo ed è la base della coscienza. Su questi concetti si basa lo
Yoga del Fuoco Interiore che, in tibetano, è chiamato gtum-mo.
Solo
il corpo spirituale che nasce dall’ispirazione più elevata può
armonizzare queste guaine. Lo sviluppo del corpo di materia
spiritualizzata sarà l’involucro dell'essere integrato e armonioso del
futuro. In futuro avremo l’immortalità fisica che oggi è negata, perché
siamo troppo identificati con i valori inferiori delle nostre parti
parziali e incomplete. Finché non andremo oltre queste limitazioni
saremo soggetti alla sofferenza, alla malattia e alla morte.
E'
un errore pensare che la vita umana sia una condizione negativa, perché
è una benedizione. Non dobbiamo sprecare l’occasione di vivere nel
prezioso corpo umano, e dobbiamo amare il corpo sostenuto dal cibo
terreno, perché un corpo così limitato è avvolto e protetto da corpi più
spirituali e perfetti.
Il
corpo umano vive tra il cielo e la terra proprio per essere il campo in
cui si svolge il dramma psico-cosmico. I maestri orientali lo sapevano
perciò insegnarono a essere consapevoli del respiro, perché l'elevazione
inizia con la spiritualizzazione della materia.
L’attenzione
concentrata sul respiro conduce al punto che segna il confine tra il
lato conscio e l'inconscio, tra la materia grezza e quella raffinata,
tra le funzioni volontarie e quelle automatiche. E la possibilità di
accrescere la coscienza è la perfetta natura dell’uomo.
La
meditazione inizia controllando il respiro, perché l’evoluzione è la
trasformazione delle funzioni automatiche in funzioni coscienti. È la
coscienza che permette di essere lo strumento delle forze spirituali,
infatti il livello della coscienza condiziona la qualità del prana che
si riesce a gestire.
Lo
Yoga del respiro insegna che il respiro è la prima forma di energia,
perché entra in noi fin dalla nascita, perciò è il collegamento tra
corpo e spirito. Secondo gli insegnamenti dzogchen nella tradizione bon,
tutti gli elementi cosmici creano e mantengono, continuamente, il
microcosmo dell'organismo umano.
Originariamente,
nello spazio primordiale, si manifestarono cinque luci che sono 5
aspetti limitati dell'immensa luminosità primordiale. Esse sono le
cinque pure luci del livello più sottile degli elementi, perciò sono le
prime energie da cui derivano tutte le altre forme di energia, compresa
quella della luce.
Le
5 luci divennero poi elementi grezzi, naturali e fisici che, nel
microcosmo umano, sono ancora presenti come energie che agiscono nella
materia. Nell'uomo, la carne viene associata alla terra, il sangue
all’acqua, il calore metabolico al fuoco, il respiro all’aria, e la
coscienza allo spazio. Tutto il nostro organismo è creato e sostenuto da
5 energie che svolgono azioni e funzioni diverse.
C’è
il prana ascendente che è collegato alla terra, il prana della forza
vitale che è collegato allo spazio, il prana sottile simile al fuoco che
è collegato al fuoco, il prana diffuso che è collegato all’aria, e il
prana discendente che è collegato all’acqua. Un tipo di prana può
prevalere o essere carente, perciò può avere una forma più "sottile”
oppure più “grossolana.”
L'azione
del prana può essere ridotta oppure amplificata con un addestramento
specifico, perciò quelle caratteristiche saranno rese più evidenti dalle
tendenze che mostriamo. Ogni tipo di prana governa specifici organi
fisici e le loro funzioni, ma esso agisce anche nell'aspetto emotivo,
mentale e spirituale dell'intero organismo.
Il
prana ascendente è quello che attiva l’acutezza dei sensi, che sostiene
il pensiero e che aumenta la conoscenza. Questo prana è collegato alla
terra, perché sostiene l’attività del cervello che è la funzione più
terrena dei sensi e della conoscenza. Il prana vitale è quello che
rafforza la vitalità dell’organismo ed è concentrato nel cuore, perché
il cuore e la forza procedono sempre insieme.
Il
prana che aumenta la vitalità è l'energia che rende più acuta la nostra
percezione e tutte le funzioni cognitive. Il prana simile al fuoco è
quello dell'energia che governa il metabolismo e la digestione. Esso
viene rafforzato da ciò che mangiamo, perché è il prana che regola la
temperatura del corpo. Questo è il prana che è sviluppato nello Yoga del
Fuoco Interiore. Il prana simile al fuoco è il tipo di energia che va
purificata per accendere il fuoco psichico interno, che è il fuoco che
permette la beatitudine.
Il
prana diffuso che viene associato all’aria è l'energia che fluisce in
tutto il corpo e che collega tutte le nostre parti energetiche. Il fatto
che il nutrimento entra negli intestini e nutre il sangue, mentre i
nervi portano le informazioni sensoriali, mentre il corpo svolge altre
attività complesse, avviene per merito dell'azione di questo prana.
Il
prana discendente è l'energia che governa le attività escretorie e
offre la capacità di godere del sesso, perché è il prana che scorre nel
chakra segreto localizzato dietro gli organi sessuali. Secondo i maestri
dzogchen, tutto il corpo umano è percorso da luci sfavillanti di colori
diversi e queste cellule luminose vengono percorse dal "vento" delle
energie.
Forse
non è importante studiare tutte le sfumature con cui le nostre funzioni
si intrecciano in ambiti fisici e psicologici, individuali e
universali, materiali e spirituali. L'essenziale è amare la perfezione
della vita e la complessa struttura umana. Così vediamo che le energie
non sono basate solo sulla materia grezza, perché il corpo di carne e
sangue che indossiamo è il prodotto del linga sarira ossia del corpo
eterico, da cui il nostro involucro più denso è emerso.
Buona erranza
Sharatanhttp://lacompagniadeglierranti.blogspot.it/2014/01/sostanze-impalpabili.html
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