lunedì 3 agosto 2020

La sede della percezione e della visione interiore

La ghiandola pineale, splendida connessione tra cervello e anima ...

Abbiamo conosciuto personalmente l’autore di questo articolo e ci è particolarmente gradito riprenderlo, sottolineando anche le utili note pratiche finali.
Jervé

I segreti della ghiandola pineale

Il suo simbolo, una pigna che fuoriesce dalla sommità del cranio, è rappresentato in tutte le culture e rappresenta la chiarezza mentale e il collegamento con il mondo spirituale.

Nei cortili Vaticani c’è la più grande scultura della Pigna: lo spazio interno è simile ad un altare o a un portico chiuso costruito dall’uomo, quello esterno è aperto, come a rappresentare la sua funzione. Alla base sono ben visibili due pavoni, simboli egizi, e ai piedi un sarcofago aperto, che richiama il passaggio verso la vita spirituale.


Questo elemento è presente nella Camera del Re nella grande Piramide di Giza. Lo scettro del Vaticano è uguale a quello di Osiride, costituito da una pigna, la ghiandola pineale, e da due serpenti intrecciati, il DNA (Ida e Pingala, nella cultura vedica indiana), che raggiungono la ghiandola passando dal rachide dorsale. Nello scettro del Papa è posto il simbolo della ghiandola pineale sotto il crocifisso. Osiride (così anche Shiva e Buddha) è rappresentato con una protuberanza sul cranio in corrispondenza della ghiandola pineale. Shiva ha anche serpenti attorno alla protuberanza.

La Visione Interiore

Le culture del passato associavano la ghiandola pineale, quella che noi oggi chiamiamo epifisi, ad un organo preposto alla maggior chiarezza mentale e alla visione interiore. Per Cartesio, la ghiandola pineale è il punto privilegiato, la sede dell’anima, dove mente (res cogitans) e corpo (res extensa) interagiscono.
Negli ultimi decenni si è scoperto che nell’epifisi si producono molti cambiamenti, connessi con l’unità corpo-mente-emozioni. Grande come un cece, a forma di pigna, molto innervata, situata alla base dell’encefalo, rappresentata nella sua proiezione anteriore dal terzo occhio, contiene i recettori della vista, i coni e i bastoncelli, e pur così piccola consuma molta energia. E’ un occhio interno, presiede al ciclo circadiano, della luce e del buio. Costituisce una ricetrasmittente con l’energia che proviene dall’alto (epi), con i mondi Superiori, cui corrispondono processi fisiologici. Produce molecole fondamentali per il corretto mantenimento della vita. Senza l’epifisi non è possibile vivere. Anche secondo la psico-neuro-endocrino-immunologia (PNEI), che studia il rapporto tra mente, emozioni, sistema endocrino, sistema immunitario e stati di coscienza e le loro mediazioni chimiche al fine di dimostrare la loro interdipendenza, è a questo livello che si producono i cambiamenti che riguardano il sistema nella sua totalità.

Distinguiamo i vari livelli

A livello chimico: molecole, sostanze chimiche in genere di diversa origine, cibo, farmaci. A livello elettromagnetico: da questo livello si produce un cambiamento nel livello chimico – neurormoni e trasmettitori – con ricaduta su tutto il corpo. A livello simbolico: attraverso i simboli, l’esposizione ai simboli, cambiano i parametri elettrici e chimici e l’effetto a cascata può cambiare i comportamenti, ed è connesso con il sistema emozionale.
Ecco perché simboli ed emozioni hanno impatto sulla nostra sopravvivenza, possono favorirla o indebolirla; ricordiamo che il subconscio comprende le affermazioni e non le negazioni e che la corteccia accetta paradossi (sì, no, forse). Le percezioni simboliche oltrepassano la mente razionale, agiscono senza il suo consenso (le forme simboliche sono informazioni). I simboli possono liberare ed elevare, ma anche condizionare e deprimere. L’informazione di qualsiasi forma corrisponde a un processo di istruzioni, come dall’argilla lo scultore dà forma a un oggetto materiale condensato. Nella forma c’è l’informazione, ciò che da forma è un processo informativo, c’è la causa ma anche l’effetto.
Nel cervello umano l’informazione sta nei due livelli, mente subconscia e mente conscia razionale: la prima è ‘innata’, profonda, semplice (sine plica), portante, sostantiva, usa il linguaggio binario e ternario, è l’intelligenza di rete, che ci fa decidere non solo per noi stessi; la seconda è aggettiva, complessa, acquisita, usa il linguaggio analogico, è l’intelligenza locale,  che si trova nella corteccia, e individuale.
Si può iniziare a comprendere come l’ambiente esterno nella sua complessità costituisca un elemento essenziale nella regolazione interna del corpo fisico ed energetico – epigenetica, poiché esso è la manifestazione nella terza dimensione di aggregati di energia invisibili ai sensi e ai suoi strumenti di amplificazione. Il corpo in toto ci permette di sopravvivere, non la mente razionale, la quale presiede all’attività di calcolo, mette in relazione le informazioni esterne con il sistema interno.
Ad esempio, il pericolo non è avvertito dalla corteccia, lenta a reagire, ma da tutto l’apparato sensoriale che può salvare una vita nell’istante. Lo schema della corteccia ha bisogno di nominare, dare un nome, e se non trova corrispondenza viene adattato analogicamente, e così molto spesso noi diciamo ‘assomiglia a’ , ha cioè bisogno di un sistema esterno che permetta l’analogia. Il sistema interno vive, la corteccia ne prende coscienza. I sistemi esterni di apprendimento e credenza si attestano in questo livello, creano l’ambiente interno il quale ritiene reale l’informazione ricevuta. L’altro sistema permetterà il vero apprendimento. In generale si può dire che tutto il sistema risponde alle sollecitazioni, regolando ovvero sregolando il funzionamento.
A livello cerebrale si possono identificare due sistemi neuro-chimici fondamentali, polari e complementari fra loro: il Sistema Oppioide e quello Cannibinoide. Il primo è connesso alla vita inconscia, all’ipofisi o ghiandola pituitaria situata al centro del cervello secondo le leggi della natura metabolico – biologica (ipofisi significa sotto la natura, corrispondente al 6° chakra o ajna), e dunque i corpi sono biologicamente affini fra loro. Questo sistema è attivo in condizioni di stress, dolore, ansia, irritabilità, inducendo immunosoppressione o stato di malattia. È mediato da catecolamine, steroidi surrenalici e oppioidi, endorfine e dinorfine.
L’altro, il Sistema Cannabinoide, è connesso alla vita cosciente e supercosciente, dando la possibilità all’uomo di percepire l’Universo. È in rapporto con la ghiandola pineale o epifisi (che significa sopra la natura ed ha forma di una pigna come si è detto), situata nell’encefalo pur non facendo parte di esso corrisponde al 7° chakra o sahasrara. Il sistema dei chakra è ancora situato sul corpo fisico, fa da tramite alle energie che discendono). Qui vengono prodotti i cannabinoidi e gli indoli pinealici.
Nella prossima puntata ci occuperemo delle conoscenze bio mediche attuali circa il sistema cannabinoide, le modalità di sviluppo delle capacità interiori, il suo ruolo nelle pratiche spirituali e di conoscenza superiore, la possibile inattivazione ad opera dei tossici ambientali. (continua)

La pineale e gli ormoni della sensitività

Proseguiamo ora l’indagine conoscitiva tra il mondo della spiritualità e quello della scienza, pregando il lettore di ‘perdonare’ il linguaggio specialistico ove si rende necessario: ma come si sa il linguaggio indica, suggerisce, rende intuitivi i concetti, senza ostacolare la ricerca della conoscenza, al contrario essere al suo servizio. Ogni essere vivente, mammiferi inclusi, mantengono l’equilibrio biologico–metabolico a partire dai ritmi e dalla periodicità circadiana giorno–notte e tali ritmi planetari determinano la sintesi e la secrezione circadiana degli ormoni ipotalamici e ipofisari secondo una ritmicità legata alla rotazione terrestre e lunare.
La sincronicità della secrezione ormonale è fondamentale per la salute; la sua risincronizzazione è la base per ogni intervento di prevenzione e cura praticamente di tutte le patologie.
La ghiandola pineale svolge un ruolo primario in questa sincronicità. Questa breve osservazione ci fa comprendere come la pineale funzioni bene in condizioni di campi elettromagnetici naturali e coerenti, mentre le attività umane attuali producono campi molto spesso incompatibili col suo funzionamento, poiché mancano di coerenza, generano interferenza, sono arbitrari (ma ritorneremo in un secondo tempo su questo aspetto per certi versi preoccupante).

I neurotrasmettitori del benessere

Ora vediamo invece brevemente le fasi della produzione dei metaboliti pinealici. La ghiandola pineale è a capo della produzione di molti neurotrasmettitori, tra cui la serotonina (5-idrossitriptamina, 5 HT) e la melatonina (N-acetil-5-metossitriptamina), responsabili della regolazione del ciclo sonno-veglia. L’attività della pineale viene modulata direttamente da impulsi nervosi provenienti dalla retina tramite la noradrenalina (presente nelle cellule nervose e necessaria per trasferire il segnale della fibra nervosa alla superficie della cellula). A causa della sua sensibilità ai fotoni e ai campi elettromagnetici, si attiva attraverso la luce proveniente dall’esterno metabolizzando il triptofano (aminoacido aromatico essenziale non sintetizzabile dall’uomo che deve perciò assicurarselo con il cibo) fino a trasformarlo in serotonina. La serotonina viene successivamente trasformata in N-acetilserotonina (dall’enzima n-acetiltransferasi) e quindi trasformata in melatonina (dall’enzima idrossi-o-metiltransferasi) durante le ore notturne: possiede molteplici funzioni fondamentali: è un potente antiossidante, regolatore immunitario e biologico, calmante. Ma dalla melatonina la pineale sintetizza anche una sostanza, la pinolina o pinealina (una beta carbolina) che ha effetti particolari, simil-allucinogeni in senso sciamanico poiché, permettendo il processo di inversione dei neuroni, la mente subconscia si connette alla mente conscia.
La corona del Buddha indica il sahasrara chakra attivato e quindi il suo stato di Risvegliato
I sogni lucidi e le esperienze di coscienza particolari extracorporee sono possibili se la pineale può operare questa trasformazione. A livello biofisico o quantico si dovrebbe verificare un’inversione degli spin atomici e questo permette di sospendere il tempo, di viaggiare senza questo inciampo della terza dimensione spaziotemporale, di spostarsi negli universi paralleli, di vedere e comunicare con il mondo delle energie. La pineale, nella cultura ajurvedica associata al terzo occhio e al settimo chakra, presenta gli stessi fotorecettori della retina e fotosensibilità ai campi elettromagnetici e questo fatto evidenzia una parentela funzionale con gli occhi.
Quando la luce colpisce la retina, un fotone è assorbito da una molecola organica (l’ 11-cis-retinale, che è una forma della vitamina A, causando la trasformazione entro pochi picosecondi in trans-retinale da cui viene generato il potenziale d’azione che si propaga attraverso il nervo ottico fino all’encefalo) e influenza sia la percezione da parte della retina dello spettro della luce sia le secrezioni nel ciclo circadiano. Questa attività inibisce lo stato beta, cioè lo stato di attenzione cerebrale, e dà luogo alla coerenza neurale, che permette una visione a spettro più ampio, non solo quella connessa alle frequenze basse dello spettro elettro-magnetico(EM).
La cosiddetta apertura del terzo occhio che ci è stata tramandata da tutte le culture dell’antichità e che permette la visione di realtà di altro ordine, cioè di frequenze diverse dall’ordinario, può essere considerata come un’aumentata capacità di assorbimento della radiazione fotonica, che appunto produce un aumento del rilascio degli indoli pinealici. Ricordiamo che molti animali possono udire e vedere su frequenze non percepibili dai nostri sensi e nell’antichità venivano loro associate facoltà di comunicazione con altri mondi. A livello metabolico la pinolina sembra aver un ruolo simile all’insulina: abbassa il livello di glucosio nel sangue e questo facilita l’ingresso nel sistema cerebrale dell’aminoacido triptofano, precursore chimico di tutte le reazioni ricordate.

La dieta vegetariana favorisce l’attivazione della veggenza

Non è dunque un caso che regimi dietetici che non prevedono cibo animale, che è ricco di proteine, rendendo meglio disponibile il triptofano, ne migliorano la ricaptazione nel circolo cerebrale. In tutte le culture gli asceti, i sadhu, gli sciamani che hanno visioni, veggenze e sogni lucidi, sono messi in relazione con regimi dietetici rispettosi della vita animale, un invito al consumo di cibo di sola origine vegetale (ricordiamo che il triptofano si trova in abbondanza nel cacao, datteri, frutta oleosa, banane, avena). Inoltre le beta carboline e la pinolina influenzano il rilascio degli ormoni dell’ipofisi o pituitaria, i quali hanno influenza su tutte le altre ghiandole del corpo, generando equilibrio e benessere. Il loro ruolo dunque è esercitato globalmente su tutto l’organismo.
I metaboliti della melatonina fluttuano al variare delle condizioni sia interne che esterne o di adattamento a nuove situazioni. Per esempio nel letargo degli animali si sviluppa un metabolita della melatonina che toglie l’appetito ed elimina lo stimolo sessuale.

Nella pineale si ritrovano molti altri metaboliti della serotonina presenti nel fluido cerebrospinale, nei polmoni, nel sangue e in quasi tutti i tessuti umani (ma anche animali), oltre che in molte specie vegetali. Derivano tutti dalla serotonina e sono strutturalmente analoghe, possiedono effetti enteogeni (sostanze psicoattive) e vengono prodotte in particolari circostanze.
La più nota è la DimetilTriptamina (DMT), che è stata molto studiata, poiché il suo uso esogeno è tramandato fin dall’antichità per favorire le pratiche di veggenza, estasi, comunicazione con altri mondi (sull’uso religioso-sciamanico di estratti di vegetali ci occuperemo in un prossimo articolo, in cui dedicheremo attenzione anche all’attestazione nei libri sacri, all’etimo e alla diffusione presso tutte le religioni per favorire il contatto col divino).
La DimetrilTriptamina, la molecola delle visioni mistiche
A differenza della melatonina, prodotta quando al calare del sole, durante l’oscurità, il corpo si ripara, la coscienza riposa e il sonno diventa profondo, il complesso DMT  (la molecola è quasi identica) non sopprime la veglia, perciò la coscienza di sé è consapevole e libera al di là del corpo, il quale continua a funzionare come separato. Questo complesso non viene prodotto regolarmente, ma solo in situazioni ‘cruciali’, perciò il dosaggio ormonale è difficile. Sono sostanze sfuggenti, ma molto potenti: si potrebbe dire, cogliendone l’analogia, che permettono al circuito della coscienza consapevole di sfuggire i normali compiti di vigilanza-controllo sul corpo.

Una immagine psichedelica, simile a quelle prodotte dalla DMT, una sostanza secreta dalla pineale, ma anche da alcune piante o animali
I normali recettori vengono saturati (si chiamano 5-HT 2a) creando un nuovo temporaneo circuito neuronale, appunto non connesso alle normali funzioni del circuito cervello-corpo: ciò che si verifica ad esempio nelle esperienze OOBE (out of the body experiences, esperienze fuori dal corpo) e nella pre-morte. Poiché la pineale contiene recettori visivi, come ricordato, costituisce una piattaforma visiva che invia immagini alla corteccia visiva non provenienti però dal mondo esterno, possiamo cioè vedere al buio. Questi descritti non sono stati di coscienza modificata, o come si dice ora diversa, ma di maggiore coscienza: la coscienza si sviluppa, si accresce, si innalza verso una comprensione al di la del piccolo Io abituale e inizia a percepire l’unità-totalità della realtà.

Come proteggersi da alcune sostanze chimiche

Si diceva che la ghiandola pineale si comporta e come un magnete e interagisce con i campi EM, ma anche con sostanze chimiche: il fluoro, il cloro, il bromo, il calcio, ma anche mercurio, tossico per tutto il sistema nervoso.
Il fluoruro di sodio si accumula e crea calcificazioni (fosfato dicalcico), così come un eccesso di calcio nella dieta, in particolare da latticini e integratori: è necessario non utilizzare acqua fluorata, dentifrici al fluoro, bevande industriali. Ricordo che il fluoro e il bromo, aggiunto all’acqua, è stato spesso utilizzato per rendere gli uomini ‘docili’ e collaborativi dai totalitarismi.
Per quanto riguarda i danni provocati dal mercurio, è bene rimuovere le amalgame dentarie, evitare il consumo di pesce di grossa taglia e di allevamento, e questo vale anche per le carni e tutti i prodotti agricoli coltivati in modo industriale; in generale tutti gli additivi e molti farmaci sono potenziali tossici. Molta cautela per lo zucchero e dove è contenuto, caffeina, tabacco e alcol.
E’ bello e confortante costatare che il corpo umano ha la possibilità di muoversi lungo diverse strade, diversi registri, diverse energie e vibrazioni. Persino la neurochimica lo testimonia: le molecole e gli atomi sono i medesimi e tuttavia al cambiare della forma cambiano gli stati di coscienza, la conoscenza, la realtà, e viceversa; e tutto questo è già ‘scritto’ nel nostro patrimonio. A noi il compito di svelarlo.
Ubaldo Carloni
http://compressamente.blogspot.it/2014/07/la-sede-della-percezione-e-della.html 

Nessun commento:

Posta un commento