mercoledì 30 settembre 2020
OSHO Meditazione Dinamica
martedì 29 settembre 2020
SE CI TENETE AI VOSTRI PROGETTI, NON PARLATENE
Gli studi che si fanno ormai da decenni, indicano che le persone che raccontano delle loro intenzioni, le realizzano con meno probabilità. Quando raccontate dei vostri piani agli altri, vi private di una parte della motivazione per fare il lavoro più difficile.
Nel 1993 Vera Maler stabilì: se una persona dichiara pubblicamente di aver risolto un problema, nel suo cervello tale atto viene fissato come una realtà sociale, anche quando realmente la decisione non è stata trovata... Insomma, quando le intenzioni diventano pubbliche, la realtà sociale aumenta il distacco tra l'intenzione e l'azione.
Secondo quattro studi diversi nei quali hanno preso parte 63 persone, quelli che tenevano per se i loro piani li realizzavano con maggiore probabilità, rispetto a coloro che ne parlavano pubblicamente e ricevevano l'approvazione.
Quando mettete gli altri al corrente delle vostre cose, questo atto vi dà il senso della completezza (prematura). Nel cervello appaiono i "simboli di identità" che compongono la vostra idea di se stessi. Tali simboli sorgono nel cervello sia grazie alle azioni sia in seguito ai...soli discorsi; le parole soddisfano abbastanza il cervello e questo inizia a impigrirsi. Perciò, è molto meglio tenere per se i progetti ...
Le meditazione neuroacustiche consigliate per realizzare i piani:
- Superpotenziale
- Motivazione
La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it
lunedì 28 settembre 2020
Equilibrarsi
sabato 26 settembre 2020
Ooparts – Tutto ciò che ci è stato insegnato sulle nostre origini è una bugia
Stephan A. Schwartz
Il Cubo di Salisburgo è un altro antico rompicapo trovato da un operaio di nome Reidl, in una fonderia austriaca nel 1885. Come gli altri, quest’uomo ha rotto un blocco di carbone e ha trovato un cubo di metallo incorporato all’interno. Recenti analisi hanno stabilito che l’oggetto era di ferro forgiato e ovviamente realizzato a mano. Il carbone è stato riscontrato essere vecchio di milioni di anni.
Benvenuti nel mondo degli Ooparts (Out of place artefacts), ovvero Manufatti fuori posto.
venerdì 25 settembre 2020
La distanza da Sé
Avere tutto, ma non se stessi
Gli esempi di questa evidenza li abbiamo sotto gli occhi ogni giorno. La storia più o meno recente pullula di persone che nella vita, hanno avuto tutto ciò che un essere umano possa desiderare a livello materiale, ricchezza, fama, successo, abbondanza di ogni bene di consumo, hanno avuto tutto e anche oltre, eppure hanno concluso la loro esistenza miseramente, soli, spesso stroncati da overdose letali di droga, da suicidi e da crisi depressive sconvolgenti. Perché? Ci chiediamo, come è possibile che persone che hanno tutto ciò che si possa desiderare, non riescano non solo ad essere felici, ma abbiano bisogno di stupefacenti per vivere e quasi sempre scendono in spirali di autodistruzione infernale, dalle quali non riescono ad uscirne vivi? La risposta, non è così semplice a prima vista, per una persona che ha sempre delegato il proprio stato emotivo all’esterno, agli eventi del Mondo, ma chi sa guardare un po ‘ oltre, non può fare a meno di notare che queste stars, queste persone di successo, hanno tutto meno che loro stessi, e non avere se stessi è l’evento più drammatico che un essere umano possa sperimentare durante questa vita.
Mendicanti seduti su uno scrigno d’oro
Tutte le problematiche che ci troviamo a dovere affrontare su questo piano di esistenza, hanno sfaccettature e sfumature molto dissimili, ma medesima origine, ovvero distanza, disconnessione, separazione dal proprio vero Io, dal proprio centro di equilibrio interiore, dallo scrigno colmo d’oro su cui trascorriamo tutta la vita mentre tentiamo di elemosinare felicità dal Mondo, senza renderci mai conto dell’enorme ammontare di ricchezza di cui siamo già in possesso e di cui nessuno potrà mai farci omaggio.
Non puoi acquisire qualcosa che già sei
Le cose vanno bene e sono felice, le cose vanno male e mi abbatto. Fintanto che il mio stato d’animo dipende totalmente dall’esterno sono un burattino alla mercè del destino, degli altri e del caso. Se qualcuno mi dà un tozzo di pane sono felice perché ceno, se qualcuno si rifiuta di darmelo sono triste perché dovrò digiunare. Così, anno dopo anno, incarnazione dopo incarnazione, finché non inizierò a rivolgere la mia attenzione verso me stesso, verso il centro di me stesso, quel punto che, nonostante i costanti mutamenti dell’esistenza fenomenica, riesce a mantenersi centrato ed in equilibrio, nonostante tutto e tutti. Quel luogo non può essere acquisito dall’esterno, non c’è nessuna ricchezza materiale che possa aiutarti a raggiungerlo, proprio perché esso è già presente dentro di te,rappresenta già ora la tua dimora interiore, devi solo riscoprirlo e ricordartene.
Le catene della materia
Questa presa di coscienza non deve essere interpretata come ascetismo o rifiuto della materia, anzi, lavita materiale è un mezzo imprescindibile di cui doversi prendere cura, esso dev’essere plasmato in modo che ci sia di supporto e non di ostacolo. E’ inutile parlare di meditazione se non ho nulla da mangiare, poiché le necessità di sopravvivenza prevarranno ovviamente su quelle spirituali, ma ora, al giorno d’oggi viviamo nella situazione diametralmente opposta. Siamo schiavi della materia, siamo totalmente preda dell’illusione di questa realtà fenomenica, tentiamo di riempirci bulimicamente di oggetti di consumo, rapporti personali, distrazioni, dipendenze, nel tentativo di placare quella recondita angoscia interiore, quella consapevolezza viscerale che tutto ciò che crediamo di essere (corpo, mente, curriculum, status sociale ecc) e a cui dedichiamo la quasi totalità del nostro tempo e delle nostre energie, è un investimento in negativo, è un vuoto a perdere, ed è destinato a finire, lo dovremo un giorno lasciare qui, un giorno non esisterà più, si smarrirà nelle pieghe del tempo.
Il coraggio di diventare se stessi
Il consiglio che posso darti è quello di fermarti e guardare in faccia le tue angosce, finendola di mettere in atto vani ed inutili tentativi di distrazione, acquisendo il coraggio di riconnetterti conciò che non ha inizio e non ha fine, è qui, ovunque ed in nessun luogo, ciò che è stato, è e sarà per sempre: è tutto già dentro di te, ora, un immenso tesoro che giace da tempo immemore negli abissi del tuo essere e non attende altro che di essere riportato a galla
http://divinetools-raja.blogspot.it/2015/07/la-distanza-da-se.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+RInteriore+%28R%C3%A8+Interiore%29
giovedì 24 settembre 2020
Il mistero del gruppo sanguigno RH Negativo
Molti di noi hanno avuto modo di apprendere qualcosa in merito ai gruppi sanguigni dalle lezioni di scienze apprese a scuola. Tuttavia se confrontiamo le nozioni scolastiche con gli studi ed i molti dibattiti pubblicati sulle riviste scientifiche ... ebbene, ci si accorge come gli elementi più interessanti di questo tema siano stati 'accidentalmente' omessi dai programmi didattici di base.
Non esiste plausibile spiegazione scientifica circa la provenienza del gruppo RH negativo.La scienza ortodossa si è limitata a ipotizzare che si tratti di una non meglio identificabile, casuale mutazione genetica.
Circa l'85% degli esseri umani possiede il gene scimmiesco RH, mentre nel restante 15% non è riscontrabile il fattore RH (RH-) e ciò potrebbe essere spiegato dalla presenza di un gene alieno. Questo articolo esplora la tesi che l'umanità sia stata allevata come una razza di schiavi, dal momento che il 97% del nostro codice genetico risulta disattivo, e possiamo disporre di appena il 3%, utile semplicemente alla sopravvivenza.
Tra i tipi di sangue umano, il più comune è il gruppo 0. Si tratta di un tipo di sangue universale. I tipi di sangue sono suddivisi ulteriormente in due gruppi: positivi e negativi in relazione al fattore RH. Il fattore RH è così denominato perché collegato al fattoreRhesus, cioè il nesso genetico tra la umanità e le scimmie, individuabile da una specifica proteina ematica.
Quando nel sangue di un individuo è presente il fattore RH, si dice che il suo sangue sia di tipo RH positivo (RH+). Se il test restituisce esito negativo, vuol dire che il fattore Rhesus è assente...
E' stato provato che uno dei fattori ereditari più stabili e meno suscettibili di mutazioni generazionali sia proprio il sangue. Come si diceva, la maggior parte delle persone - circa l'85% - possiede sangue RH positivo, elemento a sostegno della tesi secondo cui gli esseri umani si sarebbero evoluti dai primati. Tuttavia esiste un restante 15% che risulta del tutto sprovvisto del fattore RH. Se è vero che il gruppo sanguigno rientri tra le caratteristiche genetiche meno mutevoli, da dove proverrebbe il tipo RH negativo? ...
Si tratta di un interrogativo che per decenni ha lasciato perplessi gli scienziati. Alcune prove suggeriscono che il fattore RH negativo sia apparso sul pianeta circa 35.000 anni fa, all'interno di alcune aree geografiche molto circoscritte, al punto da sembrare collegato con alcuni particolari gruppi sociali e tribù. Le aree in cui la sua presenza fu maggiormente riscontrata sono la Spagna settentrionale, la Francia meridionale e la etnia basca. Un altra etnia con alta concentrazione del fattore RH- è quella ebraica dell'Est.
In generale, circa il 40% della popolazione europea possiede il fattore RH-. Solo il 3% degli africani e circa l'1% degli asiatici e dei nativi americani è RH-. Sulla scorta di tali informazioni statistiche, non è difficile intuire dove il fattore RH- potrebbe essere stato introdotto, originariamente, nel codice genetico umano. Stiamo parlando della regione caucasica.
Dal punto di vista scientifico, se il fattore RH-negativo fosse realmente una tipologia 'normale' di sangue, a cosa potrebbero addebitarsi gli inconvenienti che sorgono quando una madre RH- dà alla luce un bambino RH+? Si tratta di una malattia emolitica, o meglio di una reazione allergica che può produrre conseguenze gravi quando i due diversi gruppi sanguigni si mescolino nel corso della gravidanza, dal momento che le sostanze antigeniche presenti nel tipo RH- attaccano le cellule RH+.
Ciò detto, a cosa può addebitarsi una lotta genica tra due tipi di sangue ugualmente umano? Abbiamo a che fare con un gruppo sanguigno alieno? Esiste un unico altro caso in natura in cui ha luogo una simile reazione tra organismi che si accoppiano: quando asini e cavalli vengono incrociati per la produzione di muli. Tutto ciò è comprensibile, in quanto si tratta di un incrocio 'innaturale', che allo stato brado non esiste. L'ibridazione che dà vita ai muli ha luogo esclusivamente a causa dello intervento umano. Dunque, è possibile che esistano due tipologie di esseri umani, simili ma geneticamente diverse?
Peculiarità.
Nella maggioranza delle persone con sangue di tipo RH- si tende a riscontrare una serie di caratteristiche comuni. Ecco un breve elenco tratto dal sito RH Negative Registry (link).
• Senso di non appartenenza
• Tendenza a ricercare la verità
• Senso di dovere compiere una 'missione' nella vita
• Empatia e compassione
• Una costola e/o una vertebra supplementare
• Quoziente intellettivo superiore alla media
• Percettività extrasensoriale
• Amore per lo Spazio e la Scienza
• Maggiore sensibilità della vista
• Non è possibile clonarle
• Temperatura corporea inferiore alla media
• Pressione sanguigna più alta della media (oppure più bassa della media)
• Colore degli occhi blu, verde o nocciola
• Capelli rossi o con riflessi rossastri
• Elevata sensibilità al calore e alla luce solare
• Fobie inspiegabili
• Sguardo profondo
• Tendenza ad essere guaritori
• Empatia per le malattie
• Tendenza a provocare malfunzionamenti nei dispositivi elettrici
• Tendenza ad essere vittime di rapimenti alieni
• Tendenza ad assistere a fenomeni inspiegabili
• Tendenza a fare sogni molto vividi
• Barriere immunitarie più forti
• Condizioni di autoimmunità e markers dell'antigene HLA B27
• Pelle chiara, squilibri di melanina e carenze di vitamina D
• Capacità di processare la CO2 in modo più efficiente della media.
• Squilibri di Ferro e Rame
• Sensibilità alle allergie ambientali
Cosa si potrebbe concludere dagli elementi illustrati? E' stato dimostrato che il sangue è l'organo con minori probabilità di mutazione. Se si esclude quella di cui stiamo dibattendo, la scienza non ha mai registrato altre mutazioni genetiche nel sangue.Elemento che supporta la tesi secondo cui il fattore RH- sia stato introdotto da una fonte esterna, ad esempio esseri simili agli umani, ma non terrestri. E' possibile che una specie aliena abbia manipolato la vita preesistente sul pianeta per creare l'uomo moderno?
La Stirpe Giunta dal Cielo.
Molti testi antichi, compresa la Bibbia, sembrano supportare questa teoria. Molte storie nei testi antichi, in particolare quelle contenute nei testi pre-cristiani, narrano di una stirpe giunta dal cielo che avrebbe creato l'uomo a propria immagine. L'uomo primitivo li identificò come divinità dalla straordinaria longevità, e capaci di compiere prodigi, ad esempio volare su strani veicoli e provocare assordanti boati sparando fuoco da tali mezzi. Gli esseri umani assistettero alla edificazione di mastodontici monumenti e splendide città da parte di queste creature apparentemente divine. Perché dal punto di vista di un uomo primitivo non potevano che apparire come divinità.
I nostri testi antichi narrano che un giorno queste creature iniziarono ad accoppiarsi con gli esseri umani. La Bibbia dice che gli dei guardarono le donne e le trovarono piacevoli per gli occhi, e quindi le presero in mogli, e concepirono figli, molti figli. Tuttavia non tutti gli esseri umani sarebbero stati il risultato di questo tipo di incroci. Sulla Terra esistevano già umanoidi primitivi. Solo piccole porzioni della umanità discenderebbero da queste linee di sangue, e la riprova di ciò potrebbe risiedere proprio nel loro diverso gruppo sanguigno.
Nella prima parte di questo articolo ho descritto cosa accade quando due specie geneticamente simili ma non uguali, vengono incrociate. Esse producono ibridi, ad esempio i muli risultanti dalla ibridazione di cavalli ed asini. Tuttavia la non perfetta compatibilità genica fa si che i muli nascano sterili. Di conseguenza quando sarebbero stati creati gli esseri umani, essi potrebbero essere stati il frutto di una ibridazione ottenuta in un laboratorio e ottimizzata mediante tecnologia avanzata, dal punto di vista delle facoltà riproduttive.
Questo incrocio in larga parte non avrebbe prodotto inconvenienti dal punto di vista della riproduzione, ad eccezione di una linea di sangue che sviluppò il fattore RH-negativo, che cioè non ereditò la proteina ematica connessa agli antenati scimmieschi.
Guerra tra Bloodlines
Per secoli i regnanti europei sono stati perseguitati dalla emofilia o 'malattia del sangue.' Sembra che la regina Victoria fosse una 'vettrice' di emofilia, e che la trasmise a tutti i propri figli i quali a propria volta si sposarono con regnanti di altri paesi europei, infettando praticamente tutte le case reali europee tra il 1800 ed il 1900.
Di conseguenza l'emofilia fu ribattezzata 'Malattia Reale.' Per riuscire a porre in connessione gli elementi appena citati, bisogna aggiungere che attualmente solo il 5% degli appartenenti a tutte le case reali del pianeta sono portatori di un tipo di sangue RH-. In altre parole una percentuale che si pone al di sotto della media della popolazione generale. Ciò indica che la maggior parte dei sovrani non è RH-. E' questo il motivo dei cosiddetti 'matrimoni combinati'?
Berberi del Marocco
E' possibile che i regnanti europei rifiutino i matrimoni misti con individui RH- per non mischiarsi con la linea di sangue 'arabo'? In effetti, sembra che il ceppo RH- presente nei popoli baschi provenga dai viandanti berberi che visitarono quei territori via mare già nello 8000 aC. Molte antiche pitture rupestri rinvenute in quei territori potrebbero essere attribuite a questi 'stranieri' dalle grandi capacità artistiche.
L'unica cosa certa è che se le case regnanti europee si rifiutano di mischiare il loro sangue con individui RH-significa che questi ultimi rappresentano una 'linea di sangue' avversaria.
Curioso constatare come l'istituto del matrimonio in taluni casi, oltre che come 'impresa dinastica' potrebbe essere sfruttato sotto forma di perversa 'guerra genica.'Ad esempio attraverso il contagioso passaggio deliberato di una antica malattia. Per sapere quanto antica, bisogna esaminare la figura di El Zarhawi.
Il nome esteso era Abul Qasim Khalaf ibn al-Abbas al-Zahravi. Nacque e crebbe presso Zahra, il borgo reale di Cordova (in arabo: Qurtuba), capitale della Spagna musulmana. Come la storiografia ci insegna, Zahra gareggiava con Baghdad in grandezza e magnificenza. Al-Zahravi occupò il ruolo di medico di corte del re di Al-Hakam-II di Spagna, e morì nel 1013 dC dopo una lunga e brillante carriera in cui ideò e sviluppò molti strumenti chirurgici moderni. Introdusse nuove procedure quali la cauterizzazione delle ferite, la frantumazione dei calcoli all'interno della vescica, la vivisezione e la dissezione, ed ideò numerose nuove tecniche mediche. Tra le altre cose, Al-Zahravi fu il primo a fornire una dettagliata descrizione della emofilia.
Victoria
In altre parole, è possibile che le discendenti femmine di Victoria, portatrici sane del gene della emofilia, unendosi in matrimonio con numerosi componenti di stirpi reali di mezza Europa, siano state usate per sabotare le future stirpi reali, contaminando i discendenti maschi della linea di sangue concorrente?
Il Sangue Blu.
Concludiamo con una curiosità. L'espressione 'sangue blu' con cui si usa definire gli individui sprovvisti del fattore RH, deriva dallo spagnolo sangre azul, che indica l'appartenenza ad una stirpe nobile, e si riferisce al fatto che nei nativi spagnoli dalla pelle più chiara le vene si staglino visibilmente sul corpo pallido come linee di colore azzurro, attributo non posseduto da quelli di discendenza araba. L'espressione fu coniata dopo l'occupazione della Spagna da parte dei Mori (VIII - XV sec dC.), quando le due etnie si mescolarono mediante i matrimoni misti. L'aristocrazia spagnola, in particolare alcuni Castiglia, si rifiutarono di mescolarsi con i Mori, e conservarono questa caratteristica (link). Da allora la locuzione sangue blu fu usata per descrivere le famiglie più antiche ed aristocratiche.
N.d.t. - piccolo consiglio: se scopriste di possedere il fattore RH- evitate di diffondere la notizia e non correte ad iscrivervi presso gli appositi registri.
Sintesi di un articolo in lingua inglese, pubblicato sul sito Quinzagga
http://crepanelmuro.blogspot.it/2013/01/il-mistero-del-gruppo-sanguigno-rh.html
mercoledì 23 settembre 2020
Una meditazione per te
Quando non sei sicuro di cosa vuoi fare, chiediti "Mi amerò se faccio questa cosa?"
A volte potresti sentirti "strattonato" da diverse possibilità o non sapere cosa vuoi o se quello che stai per fare sia veramente la cosa giusta. Forse la paura di sbagliare ti sta trattenendo.
Al centro del tuo cuore vi è una profonda conoscenza alla quale si può accedere grazie a questo semplice esercizio di meditazione.
Quando non sei sicuro di ciò che vuoi, semplicemente chiedi a te stesso:
Mi amerò se....
... Mangerò questa cosa?
... Comprerò questa cosa?
... Faro questa cosa?
... Dirò questa cosa?
... Assecondo i suoi desideri?
... Metto dei confini?
... Etc.
A volte è più facile riconoscere ciò che è meglio per te se giri la domanda al contrario, per esempio:
Mi amerò se non....
... Mangerò questa cosa?
... Comprerò questa cosa?
... Faro questa cosa?
... Etc.
Spesso riceverai una risposta chiara e immediate "si" oppure "no". La risposta potrebbe arrivare come sensazione, oppure potresti udirla dentro di te o invece ricevere un'immagine che rappresenta la risposta. Sii giocoso e sperimenta. Se non ottieni una risposta chiara, semplicemente prova una delle alternative e vedi cosa succede.
Connetterti con il tuo cuore ti dà un senso di forza, di rispetto per te e integrità. E anche se in un secondo momento ti accorgi di aver fatto un errore, la connessione con il tuo cuore ti darà la sensazione di esserti preso cura di te e degli altri nel miglior modo possibile. Che tu sia soddisfatto o meno della scelta fatta, stai comunque diventando più sensibile alle tue sensazioni e a ciò che è buono per te e alla fine otterrai una profonda fiducia in te stesso.
http://www.essentiallifeconsulting.com/index.php?option=com_k2&view=item&layout=item&id=89&Itemid=47&lang=it
martedì 22 settembre 2020
Archos Diamond: MediaTek Helio P70, AMOLED e fotocamera pop-up a 300€
Il nuovo smartphone Archos Diamond sarà in vendita da maggio a 299€. Integra un SoC MediaTek Helio P70, display AMOLED borderless da 6.39" Full HD+, fotocamera pop-up e fingerprint in-display.
Archos va incontro alle esigenze dei consumatori aiutandoli ad avere uno smartphone potente al di sotto dei 300 euro. Il nuovo Archos Diamond, presentato in un elegante design senza cornice, con una fotocamera pop-up e un lettore di impronte digitali in-display, possiede un display AMOLED da 6.39 pollici in 19.5:9 e potenti caratteristiche come un chip octa-core affiancato da 4/128GB, Android 9 Pie. Questo smartphone sarà disponibile da maggio 2019 al costo di 299 euro.
Per realizzare il nuovo Diamond senza bordi, Archos ha scelto una fotocamera pop-up meccanizzata per oltre 300.000 diapositive e di uno scanner per impronte digitali posizionato sullo schermo. Il nuovo Archos Diamond possiede un display AMOLED da 6.39 pollici FHD+ (2340 x 1080 pixel) con 404PPI, aspect ratio 19.5:9 e copertura di oltre il 90% della superficie frontale. Il vetro è resistente e laminato, per proteggere lo smartphone da eventuali danni. Sarà possibile guardare foto e contenuti video su tutto lo schermo, senza sacrificare spazio alcuno, si potrà infatti giocare a Fortnite e presto a Apex Legends, senza perdere nessuna parte dell’azione.
Il nuovo Archos Diamond è alimentato da un SoC MediaTek Helio P70 octa-core che include CorePilot, Imagiq, NeuroPilot, Pump Express, Pump Express Wireless con tecnologie migliorate nel tempo di risposta, rendendo il dispositivo particolarmente potente e supportando applicazioni AI ancora più tecniche come il rilevamento di persone, un programmatore intelligente multi-threading, prestazioni di mappatura approfondite e motore di profondità ad alta risoluzione. L’unità di elaborazione octa-core è potenziata da 4/128GB, espandibile tramite scheda Micro SD fino a 1TB.
Il comparto fotografico è composto da un doppio sensore: uno principale da 16MP con apertura f/1.8 (Sony IMX499) e uno shooter secondario da 5MP (Samsung 5E9). Incorpora inoltre una fotocamera frontale Samsung da 8MP, con risoluzione 3264 x 2448 pixel e un'apertura f/2.0, che offrono diverse modalità di scatto: AI, Ritratto, Video, Foto, HD, Bellezza, Pro. Il nuovo Archos Diamond può addirittura riconoscere persone, scene e oggetti quasi istantaneamente, rendendo ancora più divertente la condivisione dei contenuti sui social media.
In termini di connettività, il dispositivo incorpora 4G LTE e WiFi 5G, USB Type-C, potenziato Bluetooth 4.2 e NFC, compatibile con Google Pay, per transazioni che consentono agli utenti di inviare e ricevere denaro e di procedere in modo istantaneo e facile ai pagamenti.
La nuova batteria da 3400 mAh può essere facilmente ricaricata grazie al caricatore USB di tipo C e alla possibilità di ricarica wireless, senza dimenticare il processore a basso consumo e la possibilità di impostare una modalità di risparmio energetico di Android 9 Pie. Gli utenti possono così godere di una carica completa ottenuta in circa un'ora e mezza.
lunedì 21 settembre 2020
MIKHAIL LABKOVSKI 6 regole essenziali da seguire nella vita
1. Fai solo ciò che ti piace fare.
2. Non fare ciò che non ti piace.
3. Dì subito quello che non ti piace.
4. Non rispondere quando non te lo chiedono.
5. Rispondi solo alla domanda.
6. Quando chiarisci un rapporto, para solo di te.
Vi traduco due piccoli brani da suo libro "Io voglio. Io sarò".
"...Occorre imparare
- a dire di "no".
- a finirla con il desiderio di piacere a tutti.
- a rispettare le proprie emozioni e a respirare a pieni polmoni.
- ad amare se stessi e gli altri.
- a vivere gioiosi e felici e a liberarsi finalmente dalla brutta storia che era iniziata nell'infanzia."
Che fare?
- Prendendo una decisione seguite il criterio "voglio - non voglio", mettendo all'ultimo posto "è così che si deve fare" o "é efficace". Basatevi vostri desideri, sull'intuito, su ciò che sentite. Niente razionalità.
- Cercate, con tutte le forze, di fare ciò che non è avvenuto nella vostra infanzia: iniziate ad amare se stessi.
- Non sopportate ciò che non vi fa piacere, di qualsiasi persona si tratti. Imparate a dichiarare subito ciò che non vi piace. Qualsiasi compromesso vi costringe di fare ciò che non amate e non volete fare. E quindi, vi rende infelici.
Se quella signora accantona la decisione di convivere con colui che non ama, se tratterà con amore e rispetto i propri sentimenti, incontrerà sicuramente l'uomo dei suoi sogni e sarà felice.
Se una "vice" crederà di avere delle capacità per poter occupare il posto da dirigente che sogna, lo avrà, e forse più di uno.
Se un uomo un giorno pianterà quel bar e quella compagnia di cui è stufo e inizierà a fare ciò che gli piace, troverà i nuovi amici e forse, anche l'amore.
Funziona così. Direi anche: funziona solo così. La gente che fa ciò che piace trae un piacere dal lavoro, e di conseguenza, guadagna più di coloro che "tirano avanti".
Il compromesso è quando state facendo ciò che non volete fare. Sta qui tutta la tragedia."
La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it
sabato 19 settembre 2020
La meditazione sul terzo occhio
venerdì 18 settembre 2020
I “GIOCCHETTI" DEL CERVELLO E I SUOI INGANNI.
1. “Sarei più felice se dovessi lavorare meno”.
La mente ricorre spesso a questo argomento. Ma la realtà conferma che una vita fatta di soli divertimenti ed agi causa la noia e la depressione. Siamo delle creature creative e laboriose, dobbiamo risolvere dei problemi, perfezionarci, per sentirci più felici.
2. “Non sono io, sono stati loro”.
Le nostre disgrazie sarebbero causate dagli altri: dai nostri genitori, coniugi, figli ecc. E come accusiamo gli altri, ancora più spesso ci sentiamo colpevoli delle loro disgrazie. Dobbiamo invece prenderci una responsabilità della nostra situazione esistenziale e fare il possibile per migliorarla: questo momento è la base della nostra felicità.
3. “Per essere felice, devo semplicemente scoprirne il segreto”.
Forse, non esiste... non ci sono le vie facili per un obiettivo, e non ci sono dei segreti della felicità. L’accettazione di questo fatto vi aiuterà, invece, di trovarla.
4. “Se solo avessi...”
Il cervello cerca di inculcarci questo pensiero: se avessi il lavoro giusto, la casa giusta, la macchina giusta... Non c’è nulla di brutto nel desiderare cose/circostanze migliori, ma ciò non ci rende automaticamente felici. Colui che desidera una felicità duratura, deve sapere che il pozzo dei desideri non ha fondo, e non possiamo mai riempirla fino in cima.
5. “Io amo ciò che ho e non voglio cambiamenti”.
Pensando così, creiamo dei presupposti per una caduta in basso. La vita è un cambiamento continuo; alcuni dei cambiamenti li possiamo controllare, altri no. La capacità di adattarsi è molto importante per la felicità.
6. “Se qualcosa non è successo, non succederà mai”.
La mente spesso si deprime e si dispera, a pochi passi dal successo. Non sapete cosa vi porterà il futuro, e in un solo giorno tutto potrebbe cambiare.
7. “Eviterò quelle cose che non amo fare”.
Di regola, questo pensiero si riferisce ai problemi difficili. Peccato che è proprio ciò che vi può portare una maggiore soddisfazione. Quali cose avete messo da parte? Perché? Tardare o cercare di evitare di risolvere dei problemi importanti, ritarderà l’arrivo della felicità. Attaccate questi obiettivi, così darete un potente combustibile al fuoco della vostra felicità.
8. “Il mondo è pericoloso, mi può succedere qualcosa di terribile”.
La mente ci sta dicendo che ci sono molte cose al di fuori del nostro controllo: le calamità naturali, la criminalità, la crisi economica. La paura è una potente emozione negativa con la quale il cervello cerca di controllarci.
La via del Transurfer - https://faregruppo.blogspot.it
giovedì 17 settembre 2020
La fonte della luce