Sciamane: donne che si risvegliano!
La
divinità primordiale fu femmina, una Dea nata da se stessa, donatrice di vita,
dispensatrice di morte e rigenerazione. Univa
in sé la vita e la Natura. Il suo potere era nell’acqua e nella pietra, nei
tumuli e nelle caverne, negli animali, uccelli, pesci, nelle colline, negli
alberi e nei fiori. Marija Gimbutas
Il potere femminile esiste da sempre e gli studi di
antropologi e archeologici confermano che un tempo esisteva una società
pacifica e matriarcale che venerava una Dea. Ogni donna s’incarna in questa
divinità che, come un utero primordiale, dà origine a tutti gli esseri viventi.
Le donne hanno bisogno di riprendere coscienza e
consapevolezza della loro straordinaria capacità per poter esprimere a pieno la
sciamana che alberga in ognuna.
Cos’è successo? Come si è potuti arrivare a una
società in cui gli uomini dettano legge, una legge fatta di sessismo,
sopraffazione e guerra? Ci hanno fatto credere che l’unica responsabile della
“caduta” sia stata una donna, Eva, che ha osato cogliere il frutto proibito
della Conoscenza.
Gli archeologi e gli antropologi moderni hanno
trovato innumerevoli reperti che dimostrano come da 25.000 fino a 5.000 anni fa esistesse una società pacifica,
matriarcale e matrilineare, che venerava una Dea. Alle donne era permesso
esprimere se stesse, occupavano posizioni di rilievo nella società e avevano la
completa gestione del proprio corpo e della propria sessualità.
Nessun ruolo le schiacciava e le confinava in
alienanti gabbie sociali: non esisteva il concetto
di coppia, né il matrimonio, né il possesso dell’altro, né, di conseguenza,
l’adulterio e le relative penalizzazioni.
I figli nascevano spontaneamente e tutta la
comunità si faceva carico della loro educazione. In particolare, uomini e donne
veneravano la Dea, una sorta di utero primordiale da cui tutto si è originato e
che in ogni singola donna s’incarna.
Si
riteneva che la donna fosse il legame tra il microcosmo e il macrocosmo, si
rispettava e si onorava come espressione della Dea.
Le donne sono facilitate nella connessione con le
altre dimensioni dalla loro natura ciclica. Mentre gli sciamani uomini
necessitano di un particolare apprendistato per diventare tali, le donne ogni
mese, grazie alle mestruazioni, che sono peraltro in stretto collegamento con
le fasi lunari, sperimentano quattro momenti diversi, quattro energie che si
alternano e si ripetono ciclicamente, anno dopo anno e che le connettono con
altre dimensioni.
Le donne “dormienti” non “ascoltano” il
proprio ciclo: lo nascondono, lo disprezzano, lo ignorano a causa di esso si
sentono sporche, menomate, inferiori agli uomini. La fase mestruale, ad
esempio, che nella nostra società è considerate un tabù e un momento in cui la
donna diventa intrattabile, è invece una fase in cui la donna è al massimo
della sua energia e può connettersi maggiormente con altre dimensioni ed essere
creativa.
Anticamente le donne si riunivano nelle Tende rosse
per vivere appieno, senza alcuna distrazione da parte della comunità, questa
fase così importante.
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