giovedì 8 ottobre 2020

La meditazione non è concentrazione


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La meditazione non è concentrazione. Nella concentrazione vi è un sé che si concentra e un oggetto su cui si concentra. Esiste una dualità. Nella meditazione non esiste nessuno all'interno e nulla all'esterno. Non è la concentrazione. Non si ha divisione tra interno ed esterno. L'interno continua a fluire verso l'esterno, l'esterno continua a fluire verso l'interno. La linea di demarcazione, il confine non esiste più. L'interno è esterno, e l'esterno è interno: è una consapevolezza non dualista.

La concentrazione è una consapevolezza dualista; per questo la concentrazione produce stanchezza; per questo quando ti concentri, ti senti stanco. E non puoi concentrarti per ventiquattro ore al giorno, devi prenderti dei periodi di riposo. La concentrazione non potrà mai diventare la tua natura.
La meditazione non stanca, la meditazione non ti esaurisce. La meditazione può diventare un fatto quotidiano: giorno dopo giorno, anno dopo anno: può diventare eternità. È rilassamento puro.

La concentrazione è un atto, un atto di volontà. La meditazione è una condizione di assenza di volontà, uno stato di inazione. È rilassamento. Ci si deve semplicemente abbandonare al proprio essere, e questo essere è identico all'essere della Totalità. Nella concentrazione la mente funziona partendo dal presupposto che si sta facendo qualcosa. La concentrazione ha origine nel passato.

La meditazione invece non cela alcuna finalità. Non stai facendo nulla in particolare, ti limiti a essere. Non implica un passato, è scevra dal passato. Non implica futuro, è incontaminata da ogni futuro. È ciò che Lao Tzu ha chiamato wei-wu-wei, azione attraverso la non azione. È ciò che i Maestri Zen hanno ripetuto: siedi in silenzio senza far nulla, viene la primavera e l'erba cresce da sola. Ricorda: da sola — non viene fatto nulla. 

Non tiri i fili d'erba verso l'alto: viene la primavera e l'erba cresce da sola. Quella condizione — in cui permetti alla vita di seguire il suo corso, quando non cerchi di imporle un orientamento, quando non vuoi imporle un controllo, quando non la stai manipolando, quando non la sottoponi a qualche disciplina, quella condizione di spontaneità pura e priva di disciplina, quella è meditazione.

La meditazione è nel presente, solo nel presente. La meditazione è immediatezza. Non puoi meditare, puoi solo essere in meditazione. Non puoi essere in concentrazione, ma ti puoi concentrare.
La concentrazione è umana, la meditazione è divina.

 Osho: Il libro arancione

 

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