PRIMA – LEGGE DI CREAZIONE
“In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio” ( Gv 1:1)
Questa è la Legge più importante perchè è quella che regge tutto il
Creato. Prima che esistesse l’universo vi era nella Mente di Dio l’idea
(verbo) di come doveva essere.
L’uomo, essendo stato Creato ad immagine e somiglianza di Dio, è anch’esso Creatore e anche i suoi pensiero prima o poi si manifestano nel suo corpo e nel mondo che lo circonda. Oggi ingiustamente conosciuta come legge di Attrazione, quindi è più corretto chiamarla con il suo vero nome, Legge di Creazione.
L’uomo, essendo stato Creato ad immagine e somiglianza di Dio, è anch’esso Creatore e anche i suoi pensiero prima o poi si manifestano nel suo corpo e nel mondo che lo circonda. Oggi ingiustamente conosciuta come legge di Attrazione, quindi è più corretto chiamarla con il suo vero nome, Legge di Creazione.
CIO CHE SI PENSA SI MANIFESTA
Si devono considerare i pensieri come oggetti reali. E’ l’insieme dei
pensieri che determina tutto quello che ci accade e ci circonda.
Qualunque cosa trattieni nella tua mente è quanto vedrai manifestarsi
nella tua vita e in tutto ciò che farai. Sono infatti questi pensieri a
creare ciò che viene chiamato “destino”
Noi, non siamo mai veramente coscienti delle idee che riempiono la
nostra mente. Queste si vanno formando in accordo a ciò che ci insegnano
(condizionamenti e convinzioni)
o a ciò che sentiamo dire. Siccome quasi tutto il mondo ignora la Legge di Creazione che governa l’universo e la vita, quasi tutti trascorrono la loro esistenza fabbricandosi condizioni contrarie, vedendo peggiorare ciò che prometteva bene, muovendosi alla cieca, senza bussola e timone:
o a ciò che sentiamo dire. Siccome quasi tutto il mondo ignora la Legge di Creazione che governa l’universo e la vita, quasi tutti trascorrono la loro esistenza fabbricandosi condizioni contrarie, vedendo peggiorare ciò che prometteva bene, muovendosi alla cieca, senza bussola e timone:
Le varie disgrazie vengono attribuite ad un non meglio definito
destino, mentre le lezioni vengono apprese con molta difficoltà. Oppure
si attribuisce tutto alla volontà di Dio, volontà che, comunque, resta
fuori dalla nostra comprensione.
NASCERE CON LIBERO ARBITRIO SIGNIFICA:
ESERCITARE LA CAPACITà DI SCEGLIERE LIBERAMENTE.
ESERCITARE LA CAPACITà DI SCEGLIERE LIBERAMENTE.
Pensando il male e le disarmonie, produrremo male e disarmonie, mentre
pensando il buono, il bello e l’armonia, produrremo il buono, il bello e
l’armonia, sia nel nostro mondo interiore che esteriore. Le idee di cui
siamo convinti passano nel subconscio dove si stabiliscono, creando le
condizioni per cui possono generarsi problemi e malattie.
Queste condizioni, prima o poi, si manifesteranno nel nostro corpo, nell’ambiente e nelle situazioni della vita. Quando l’essere umano si ritrova avvolto negli effetti della sua ignoranza, ossia, nelle calamità che lui stesso ha prodotto inconsapevolmente ù, si rivolge a Dio e lo supplica perchè lo liberi dalla sofferenza. Sarebbe come dire, senza rendercene conto che stiamo attribuendo a Dio un ruolo di regnate capriccioso, vendicativo, animato da cattive intenzioni ed attento ad ogni nostra più piccola infrazione per poterci punire con castighi molto pesanti. Lo abbiamo sempre consoderato come un’entità al di fuori di noi.
Queste condizioni, prima o poi, si manifesteranno nel nostro corpo, nell’ambiente e nelle situazioni della vita. Quando l’essere umano si ritrova avvolto negli effetti della sua ignoranza, ossia, nelle calamità che lui stesso ha prodotto inconsapevolmente ù, si rivolge a Dio e lo supplica perchè lo liberi dalla sofferenza. Sarebbe come dire, senza rendercene conto che stiamo attribuendo a Dio un ruolo di regnate capriccioso, vendicativo, animato da cattive intenzioni ed attento ad ogni nostra più piccola infrazione per poterci punire con castighi molto pesanti. Lo abbiamo sempre consoderato come un’entità al di fuori di noi.
PERCHE’ DOV’E’ IL VOSTRO TESORO, LI’ SARA’ PURE IL VOSTRO CUORE
(Lc 12:34)
(Lc 12:34)
La preghiera o la meditazione è il pensiero più alto e più puro che si
possa immaginare, è il modo di polarizzare la mente al livello più
positivo. Le vobrazioni spirituali create con la preghiera sono in grado
di trasformare bellezza e perfezione tutte le condizioni disarmoniche
che ci circondano. Essa agisce come una lampada accesa portata in
un’abitazione immersa nelle tenebre.
L’Universo utilizza delle leggi ben definite, Leggi che costituiscono i Sette Principi che sono alla base di tutto il Creato. Queste Leggi funzionano in ogni momento ed su ogni cosa. Non conoscono sosta e servono per mantenere l’ordine e l’armonia. Non siamo mai puniti per le nostre azioni ma dalle nostre azioni.
E’ importante imparare a considerare i pensieri come oggetti reali,
è l’insieme dei pensieri che determina tutto quello che ci accade e ci
circonda.
I PENSIERI SONO OGGETTI REALI
L’essere umano non è quello che ci hanno fatto credere, ossia una povera creatura in balia delle circostanze della vita.
L’ESSERE UMANO E’ MOLTO DI PIU’
SECONDA – LEGGE DI ANALOGIA E
CORRISPONDENZA
“Come in alto così in basso”
Questa è la legge secondo la quale uno dei mezzi con cui l’uomo può
venire a conoscenza di Dio è la comprensione di sé stesso. Il
“Macrocosmo ripete se stesso nell’uomo, il microcosmo ed esso a sua
volta è riflesso in tutti gli atomi minori”
“Come in alto così in basso” significa che quello che seminiamo nei
nostri pensieri ricadrà nella realtà fisica e che quello che riusciremo
a trasformare o non trasformare nell’organizzazione delle nostre
società (macrosistema) ricadrà all’interno delle nostre relazioni
personali e della nostra vita quotidiana (microsistema).
I vecchi valori riconosciuti e il mondo fenomenico tangibile
(emotivo e fisico) devono essere relegati in secondo piano nella
coscienza umana, al loro giusto posto e che le realtà intangibili, il
mondo delle idee e delle cause, devono costituire per lui, nel futuro
immediato, il centro principale della sua attenzione.
L’energia segua il pensiero, così in alto come in basso; lì dove le
prospettive di guarigione dell’umanità sono strettamente connesse con
la promulgazione della potenza e della buona volontà.
La consapevolezza del proprio ruolo all’interno di un sistema
economico, garantisce un migliore orientamento verso l’obiettivo, così
come il riconoscimento della propria specifica funzione sia per un
singolo che all’interno di un gruppo.
Si tratta di riflessioni embrionali che cominciano ad illuminare,
nei nostri pensieri, percorsi e collegamenti nuovi lasciandoci
avvicinare un po’ di più al mondo delle idee e delle cause, dissipando
le nebbie e sgretolando le illusioni; lasciando che l’Universo che siamo
in grado di vedere diventi sempre più rispondente al “magnete” che
attrae i raggi del Cuore:
L’ANALOGIA FRA CREATORE E CREATURA
E’ COSI’ CHIARA CHE RISULTA
IMPOSSIBILE NON VEDERE LA LINEA CHE LI UNISCE
E’ COSI’ CHIARA CHE RISULTA
IMPOSSIBILE NON VEDERE LA LINEA CHE LI UNISCE
La grande forma pensiero edificata nel corso dei millenni
dall’avidità e dal materialismo dell’uomo, viene demolita senza stregua
ed il genere umano sta per raggiungere una liberazione che lo porrà sul
giusto sentiero.
Allo stato attuale manca la consapevolezza necessaria a capire che
finchè guarderemo individualmente al futuro non saremo in grado di
modellare le circostanze ma saremo costretti a subire l’ambiente.
Se, con uno sforzo mentale, comprendessimo che il futuro
dipende da quello che tutti insieme pensiamo, saremmo in grado di
influenzarlo in base al nostro volere.
Quando l’uomo avrà compreso questo e vivrà secondo tale conoscenza, l’illusione che ora annebbia il mondo scomparirà.
TERZA – LEGGE DI VIBRAZIONE
Tutto é movimento tutto é vibrazione
La vibrazione spiega le differenza tra le diferse
manifestazioni della materia, dei sentimenti, dei pensieri ecc. La
scala evolutiva include gradazioni delle frequenze: da denso a solubile,
arrivando fino all’aspetto piú raffinato, la Coscienza Divina.
Quanto la vibrazione é piú alta, tanto la manifestazione é piú
elevata. La materia é costituita di particelle energetiche che sono in
costante movimento ed hanno un certo ritmo.
Il
movimento é caratteristico di qualsiasi oggetto o essere. Anche ció che
sembra inerte come una pietra possiede una certa frequenza di
vibrazioni. - Pitagora
Un oggetto che é sottoposto a vibrazione puó sembrare del tutto
immobile (per esempio i raggi di una ruota in movimento sembrano formare
un oggetto compatto, fisso), non dobbiamo lasciarci ingannare dalle
apparenze ma dobbiamo approfondire per poterci avvicinare alla realtá,
scoprendo se un oggetto é grezzo, avente una frequenza vibratoria meno
elevata, oppure no.
Scopriremo che la luce, il calore, il magnetismo, l’elettricitá,
non sono soltanto fenomeni vibratori; questo é valido anche per i
pensieri, le emozioni, gli stati d’animo, la volontá. Questi sono tutti
stati di vibrazione emessi verso l’esterno con un’ incidenza maggiore o
minore verso l’ambiente circostante.
La Legge della Vibrazione evidenzia la possibilitá di intervenire
sui livelli inferiori di manifestazione, per produrre le trasformazioni
che desideriamo. La comprensione di questo principio genera un stato
spontaneo di rispetto verso tutto ció che é stato creato e verso la vita
in generale.
Comprendendo che ogni essere ha un proprio luogo e ruolo nell’universo:
niente manca e nessuno è superfluo.
L’essere umano realizza che la vita è un grande dono Divino, fatto d’Amore.
niente manca e nessuno è superfluo.
L’essere umano realizza che la vita è un grande dono Divino, fatto d’Amore.
Il Divino ha creato un intero Universo di Amore e per Amore.
Possiamo così riformulare questo principio: “niente di quello che è
creato si trova fuori dell’Amore Divino (la Vibrazione Suprema); tutto è
pervaso per l’eternità del Suo Amore che ogni essere percepisce secondo
il proprio livello di evoluzione”.
Se scegliamo l’Amore, allora vivremo nell’Amore, con tutto quello
che l’amore comprende. Quando riteniamo di aver fatto una scelta
sbagliata; altro non ci resta da fare che correggere questa scelta. Se
desideriamo la salute, il bene, il bello, la purezza, la verità… il da
farsi è aprirci all’Amore verso il Divino.
L’Amore è la fonte della guarigione ed è disponibile sempre ovunque per tutti.
QUARTA- LEGGE DI POLARITA’
(Attrazione Repulsione)
Gli
opposti si attirano e i simili si respingono. Equlibrio ed armonia nei
rapporti. Senso della misura. Capacità di superare la dualità.
La conformazione del sistema solare è triplice: Proposito
(energia positiva) Amore – Saggezza
(energia equilibratrice) Intelligenza Attiva
(energia negativa – in senso polare)
(energia positiva) Amore – Saggezza
(energia equilibratrice) Intelligenza Attiva
(energia negativa – in senso polare)
Ciascuno di questi tre aspetti è a sua volta triplice, formando così il
numero 9 che unito alla manifestazione perfetta forma il 10, la
perfezione. Questi tre aspetti sono presenti sia nel sistema solare, sia
nell’essere umano che in un singolo atomo. Essi sono interdipendenti,
perchè l’energia è sempre in moto, perciò tutte le forme non sono
isolate nel sistema.
Uno dei più grandi problemi dell’uomo è il dualismo fondamentale,
dove il divino e l’umano si incontrano a causa della realtà bi-polare
dell’Uno che si risolve solo quando l’essere umano riconosce e realizza
in se stesso questi due poli, ritrovando così l’unità originaria.
E’ un cammino interiore di graduale integrazione, riunificazione e
sintesi che porta a scoprire che tutti gli opposti sono complementari,
essendo due forze dell’unica realtà. Il segreto sta nel riuscire a
salire su un livello di coscienza al di sopra di ogni dualismo, dove
ogni scissione svanisce nell’armonia e nell’unità dell’Essere.
Questa Legge governa ogni cosa manifestata e tutte le altre Leggi
sono collegate ad essa. I cicli sono nella reale natura del Sè e del non
sè, l’azione reciproca di questa dualità, con l’aiuto della mente,
produce l’ambiente e le circostanze
- Sè – non sè – mente -
- Sè – non sè – mente -
I dualismi rispecchiano una Legge Universale, quella di Polarità
che regola tutta la manifestazione a tutti i livelli, dandole il suo
carattere ciclico e ritmico. All’inizio vi era un’Unica Realtà, l’Uno,
l’Assoluto, l’Immanifesto, completo in se stesso e immerso in uno stato
di riposo. Periodicamente questo Assoluto, quest’Uno esce dal suo stato
di immobilità e si manifesta attraverso una “ideazione cosmica” che
produce una dualità. Creando una limitazione o restrizione, in modo che
si possa fare una scelta: un volere positivo (Spirito) e un volere
negativo (Materia). Ecco la prima coppia di opposti polari. Da questa
dualità si manifestano un’infinità di dualismi, sotto molteplici aspetti
ma essi non hanno una realtà separata e individuale, infatti presi
disgiuntamente appaiono incompleti e parziali.
Ogni dualità si risolve quando emerge un terzo fattore ad un
livello più elevato che sintetizza i due poli opposti, quando ciò
avviene nella dimensione umana scopriamo che questo terzo fattore
pre-esiste dietro alla dualità e che è proprio lui che li produce. Solo
un essere evoluto interiormente scopre e riconosce questa rivelazione,
perché ha vissuto e si è identificato prima col polo materia e infine
col polo Spirito.
Il vero ostacolo all’evoluzione della coscienza non è il dualismo in se stesso ma il non volerlo riconoscere ed accettare,
il non voler comprendere la sua utilità e la sua funzione positiva e
necessaria ad uno sviluppo totale e ad una realizzazione autentica.
Il senso dell’unità si ottiene quando si è consapevoli che tutte le cose esistenti a tutti i livelli sono reali, perché fanno parte dell’Uno; anche la parte più piccola e apparentemente insignificante concorre alla grande armonia.
Il senso dell’unità si ottiene quando si è consapevoli che tutte le cose esistenti a tutti i livelli sono reali, perché fanno parte dell’Uno; anche la parte più piccola e apparentemente insignificante concorre alla grande armonia.
Non dobbiamo rifiutare il conflitto, il dolore, il male, etc. ma
avere fiducia e rendersi conto che tutto ha un senso e che, a poco a
poco rivelerà il suo significato, il suo lato costruttivo, luminoso,
utile, giusto e benefico nel grande Schema Evolutivo.
Si potrebbe dire che in fondo tutte le grandi leggi spirituali e cosmiche derivino in effetti dalla Legge di Polarità, perché tutte regolate dal ritmo di flusso e riflusso di energie che scorrono fra due poli complementari.
Sono chiamati con molti nomi: Yin e Yang, Ishvara e Shakti, Puruscha e Prakriti, Eros e Logos, Sole e Luna, Conscio e Inconscio, Maschile e Femminile, Attivo e Passivo, etc. che si dividono per poi riunirsi di nuovo nella coscienza individuale. I moventi di un essere umano sono una continua interazione tra opposti.
Si potrebbe dire che in fondo tutte le grandi leggi spirituali e cosmiche derivino in effetti dalla Legge di Polarità, perché tutte regolate dal ritmo di flusso e riflusso di energie che scorrono fra due poli complementari.
Sono chiamati con molti nomi: Yin e Yang, Ishvara e Shakti, Puruscha e Prakriti, Eros e Logos, Sole e Luna, Conscio e Inconscio, Maschile e Femminile, Attivo e Passivo, etc. che si dividono per poi riunirsi di nuovo nella coscienza individuale. I moventi di un essere umano sono una continua interazione tra opposti.
I Taoisti ne dedussero due regole fondamentali per la condotta umana, ogni volta che si vuole ottenere una cosa, essi dicevano:
“Bisogna iniziare dal suo opposto: se si vuole restringere, bisogna (innanzitutto) estendere; se si vuole indebolire, bisogna (innanzitutto) rafforzare; se si vuole far perire, bisogna (innanzitutto) far fiorire; ciò che è tortuoso diventa dritto; ciò che è vuoto diventa pieno; ciò che è consumato diventa nuovo” etc.
“Bisogna iniziare dal suo opposto: se si vuole restringere, bisogna (innanzitutto) estendere; se si vuole indebolire, bisogna (innanzitutto) rafforzare; se si vuole far perire, bisogna (innanzitutto) far fiorire; ciò che è tortuoso diventa dritto; ciò che è vuoto diventa pieno; ciò che è consumato diventa nuovo” etc.
Questo è ciò che si chiama una visione sottile. È il vivere del
saggio che ha raggiunto un punto di vista superiore, una prospettiva in
cui vengono percepite chiaramente la relatività e la relazione polare di
tutti gli opposti e quindi, farne un tutt’uno.
“Il difficile e il facile si completano l’un l’altro; i suoni e la voce si armonizzano l’un l’altro; il prima e il dopo si seguono l’un l’altro, etc. (Tao – Tè – ching)
“Il difficile e il facile si completano l’un l’altro; i suoni e la voce si armonizzano l’un l’altro; il prima e il dopo si seguono l’un l’altro, etc. (Tao – Tè – ching)
La conoscenza si presenta anch’essa sotto forma di dualità, infatti
gli attribuiscono diversi valori; esiste una conoscenza superiore ed
una inferiore, una relativa ed una assoluta, una condizionale ed una
trascendentale, una intuitiva ed una razionale.
La conoscenza razionale è ricavata dall’esperienza che abbiamo degli oggetti e degli eventi del nostro ambiente quotidiano.
Essa appartiene al campo dell’intelletto, la cui funzione e quella di discriminare, dividere, confrontare, misurare e ordinare in categorie. In tal modo si producono un gran numero di opposti che possono esistere solo l’uno in rapporto all’altro.
Essa appartiene al campo dell’intelletto, la cui funzione e quella di discriminare, dividere, confrontare, misurare e ordinare in categorie. In tal modo si producono un gran numero di opposti che possono esistere solo l’uno in rapporto all’altro.
La conoscenza intuitiva prende in considerazione solo i significati
e le significanze delle cose (secondo e primo aspetto della Triade
spirituale). Ciò che ci deve interessare, in particolar modo, è la
ricerca di un’esperienza diretta della realtà che trascende sia il
pensiero intellettuale che la percezione sensoriale.
Tutti i mutamenti della natura sono una manifestazione e una interazione dinamica dei due poli opposti che sono in relazione polare, in cui ciascuno dei poli è legato dinamicamente all’altro e che sono due aspetti differenti della medesima cosa.
Tutti i mutamenti della natura sono una manifestazione e una interazione dinamica dei due poli opposti che sono in relazione polare, in cui ciascuno dei poli è legato dinamicamente all’altro e che sono due aspetti differenti della medesima cosa.
Tutti i contrasti e tutte le differenze sono relative all’interno
di un’unità che tutto comprende. Superare il mondo degli opposti,
costruito dalle distinzioni intellettuali e dalla corruzione delle
emozioni, comporta il conseguimento di un punto di vista superiore, che
si raggiunge nel mondo del non-pensiero.
Una persona virtuosa non è quella che affronta l’impossibile
compito di battersi per il bene e di sconfiggere il male, bensì quella
che è capace di mantenere un equilibrio dinamico tra il bene e il male.
La personalità di ogni uomo e di ogni donna è il risultato di
un’azione reciproca tra l’elemento maschile e quello femminile, quindi è
impreciso dare eccessiva importanza all’aspetto estroverso maschile,
piuttosto che a quello introverso femminile, perché tutti e due sono
complementari.
Tutti gli opposti sono interdipendenti, il loro conflitto non può
mai finire con la vittoria totale di uno dei due ma sarà sempre una
manifestazione dell’azione reciproca fra l’uno e l’altro polo. La virtù
sta nella capacità di mantenere un equilibrio dinamico tra i due
estremi.
QUINTA- LEGGE DEL RITMO O ARMONIA
Tutto
si muove come un pendolo; la misura del suo movimento verso destra è la
stessa del suo movimento verso sinistra; il Ritmo è la compensazione
tra le due oscillazioni.
Il Divino è Perfetta Armonia, ciò che appare disarmonico (miserie,
sofferenze, ecc.) non sono una creazione del Divino ma dell’uomo. Tutti
gli uomini che vogliono vivere nell’armonia e nella pace possono
adottare come sistema conoscitivo e di giudizio la Legge del Ritmo che
ha un valore universale, dal momento che sottintende non solo tutte le
funzioni vitali ma anche tutto ciò che esiste nell’intero universo.
La Legge del Ritmo è semplice nel suo ricorrente dinamismo; a non
si compiorta stupidamente come la logica che una volta stabilito un
presupposto, si precipita come una valanga lungo la china degli
inevitabili effetti, con risultati disastrosi; sempre in disaccordo con
quanto implicito nel presupposto stesso.
A differenza dalla logica non deve mostrare un punto di partenza
più o meno visibile, un presupposto di origine esteriore e materiale,
scelto per motivi non sempre chiari o in base a percezioni sensoriali a
volte errate o incomplete.
Il metodo di conoscenza Ritmica parte sempre da un Centro Spirituale invisibile, scelto per Fede o per Amore, da cui s’irradia un concetto che si “sente” interiormente con certezza la validità.
Tale concetto che all’origine è sempre abbastanza vago e indistinto, parte dal Centro da cui nasce e con un moto convettivo o parabolico, ritorna di continuo al suo punto di partenza.
Il metodo di conoscenza Ritmica parte sempre da un Centro Spirituale invisibile, scelto per Fede o per Amore, da cui s’irradia un concetto che si “sente” interiormente con certezza la validità.
Tale concetto che all’origine è sempre abbastanza vago e indistinto, parte dal Centro da cui nasce e con un moto convettivo o parabolico, ritorna di continuo al suo punto di partenza.
Aggiornandosi con l’esperienza del suo viaggio e dove si ritempra
assorbendo nuove forze per un ulteriore viaggio più esteso e proficuo.
Tutto ciò avviene con ritmo rapidissimo che a livello psicologico si
conclude in breve tempo in modo chiaro, con una illuminazione di tipo
intuitivo.
Nel processo Ritmico – Intuitivo, a differenza di ciò che avviene
nel processo Logico – Deduttivo, il Tempo non esiste, se non in modo
provvisorio, in quanto pur nascendo dal Centro e identificandosi nel
Moto Convettivo ascendente che crea il Tempo che passa verso il Futuro,
una volta toccato il vertice della Parabola questo Tempo cessa di
esistere, dal momento che comincia a regredire nel moto discendente che
rappresenta il viaggio verso il Passato fino al Centro in cui viene
riassorbito, prima di venir riemanato per un nuovo viaggio verso un
futuro del tutto relativo, data la sua brevissima durata; ma di tutto
ciò gli esseri umani non hanno assolutamente coscienza.
Infatti non riuscendo a percepire gli intervalli che caratterizzano
lo svolgersi del Tempo, così come non percepiscono i ritmici intervalli
esistenti nella luce del Sole o in una proiezione cinematografica, essi
attribuiscono al Tempo una continuità ed una direzione unilaterale che
esso non possiede assolutamente. Quindi nel Processo Ritmico di
conoscenza, il Tempo nasce e muore di continuo dall’Eterno e nell’Eterno
Presente Divino di un Centro Spirituale.
Il Metodo di conoscenza Ritmico, offre a chi lo pratica e crede con
Fede certa nella sua validità, dei vantaggi straordinari, primo fra
tutti il contatto con Dio che è Verità e Unica Realtà; poi la
possibilità di viaggiare, in teoria, nello spazio e nel tempo sia in
avanti che a ritroso, dal momento che nell’Eterno Presente d el Divino,
tutto è già accaduto e nel contempo tutto deve ancora accadere, offrendo
così all’uomo che si identifica pienamente nell’Attimo Presente,
l’incredibile possibilità di modificare sia il Passato che il Futuro. Ma
per riuscire in questo, non è sufficiente credere nella realtà di un
simile potere.
Non basta conoscere la Verità per avere il potere di
modificare a proprio piacimento la ritmica Realtà dell’esistenza, ma è
necessario
DIVENTARE LA VERITA’, RINUNCIANDO A TUTTE LE ILLUSIONI CHE CI MANTENGONO SEPARATI DALLA REALTA’.
LA VERITA’ E’ UN ESSERE VIVENTE CHE SI IDENTIFICA NELLA REALTA’ DIVINA.
DIVENTARE LA VERITA’, RINUNCIANDO A TUTTE LE ILLUSIONI CHE CI MANTENGONO SEPARATI DALLA REALTA’.
LA VERITA’ E’ UN ESSERE VIVENTE CHE SI IDENTIFICA NELLA REALTA’ DIVINA.
Infatti qualcuno disse:
IL PADRE ED IO SIAMO UNA COSA SOLA.
(Gesù)
IL PADRE ED IO SIAMO UNA COSA SOLA.
(Gesù)
SESTA – LEGGE DI CAUSA – EFFETTO
Non
giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il
quale giudicate sarete giudicati e con la misura con la quale misurate
sarete misurati (Mt, 7,1-2)
Ogni causa produce un effetto, ogni azione genera un risultato.
La legge di causa-effetto è conosciuta nella cultura sanscrita come karman il termine deriva dalla radice sanscrita kr che significa “fare, compiere, produrre, agire, movimento” e perciò viene anche chiamata Legge del Karma. Si tratta di una legge di equilibrio universale che serve a bilanciare ogni squilibrio.
La legge di causa-effetto è conosciuta nella cultura sanscrita come karman il termine deriva dalla radice sanscrita kr che significa “fare, compiere, produrre, agire, movimento” e perciò viene anche chiamata Legge del Karma. Si tratta di una legge di equilibrio universale che serve a bilanciare ogni squilibrio.
Le azioni umane ad esempio sono le cause, le cose che ci accadono
sono gli effetti: “il caso non esiste”. Le azioni umane sono normalmente
in balia dell’ego, dei nostri io, sottoforma di tensioni emozioni e
pensieri. Senza consapevolezza non c’è libero arbitrio, non c’è libera
scelta e quindi non si possono ottenere gli eventi desiderati.
La Legge di Causa – Effetto interessa tutti, anche chi ha sviluppato maggiori poteri.
Con grandi poteri arrivano grandi responsabilità.
Con grandi poteri arrivano grandi responsabilità.
Tutto quello che abbiamo ce lo creiamo noi costantemente. Non tutti
coloro che patiscono tribolazioni, patiscono per caso. Colui/colei che
ha sperimentato che cosa produce l’odio non può non amare. La verità
rende libero l’uomo e lo propietta verso un destino migliore. Ciò che
seminate raccoglierete, ciò che raccoglierete istruirà il destino del
domani.
Non è una Legge di punizione bensì una Legge di giustizia. Ogni
causa ha il suo effetto e tutti gli organismi le sottostanno:
dall’atomo, all’uomo, al cosmo. Tutto è interconnesso, anche la più
piccola azione ha la sua parte e la sua controparte, vale a dire
l’effetto. Il problema di molti esseri umani è di non riuscire a
collegare i fatti della propria vita con le azioni del passato, trovando
sempre un capro espiatorio per le proprie disavventure negli altri o
nel destino, con il risultato di sentirsi, di conseguenza, delle
vittime.
Se si riuscisse a comprendere che l’azione negativa è in reltà il
risultato dei propri errori, di pensiero o di cattiva condotta, si
eliminerebbe quel risentimento e amarezza nei confronti della vita.
La comprensione e l’accettazione della Legge di Causa – Effetto, aiuta a farci sentire sempre più responsabili verso noi stessi e verso gli altri, attraverso l’azione veniamo quindi educati a compiere atti giusti verso noi stessi e l’umanità. tutto si riduce a pensiero, perché le altre azioni sono la conseguenza del pensiero.
La comprensione e l’accettazione della Legge di Causa – Effetto, aiuta a farci sentire sempre più responsabili verso noi stessi e verso gli altri, attraverso l’azione veniamo quindi educati a compiere atti giusti verso noi stessi e l’umanità. tutto si riduce a pensiero, perché le altre azioni sono la conseguenza del pensiero.
Siamo e saremo ciò che pensiamo.
Il pensiero che produciamo, nasce nella nostra mente, và, parte, si
amplifica e risuona tutt’attorno a noi e, come un suono infinito si
propaga in tutto l’universo. Quindi non dobbiamo rapportare i nostri
problemi a qualcosa di esterno; tutto dipende da noi, tutto è dentro di
noi. Ciò significa controllare i nostri pensieri e le azioni che abbiamo
compiuto durante la giornata, dalla mattina al momento del risveglio,
fino a quando si va a dormire. Comprendere che ogni azione è
condizionata dalla precedente, responsabilizza nei confronti dei propri
pensieri, sentimenti, emozioni e azioni.
Le forme pensiero che gravitano intorno a noi ci possono più o meno condizionare. Un pensiero ricorrente quando ha una certa intensità diventa, in seguito, un’abitudine alla quale la mente torna spontaneamente.
Le forme pensiero che gravitano intorno a noi ci possono più o meno condizionare. Un pensiero ricorrente quando ha una certa intensità diventa, in seguito, un’abitudine alla quale la mente torna spontaneamente.
L’energia segue il pensiero
Queste abitudini ci fanno agire in un determinato modo, spesso
senza rendercene conto. Solo cambiando i nostri pensieri, immettendo
principi e valori etici, possiamo uscire dalle forme pensiero negative e
crearne di positive. L’armonia nella nostra vita dipende dalla
padronanza dei nostri pensieri, perché sono i semi dei nostri sentimenti
ed azioni e determinano il nostro destino.
La forza creatrice dei nostri pensieri ha un potere enorme.
Un pensiero cosiddetto buono e amorevole non necessariamente
produce conseguenze buone, dicendo pensiero si intende sia la parola che
l’azione. Non possiamo impedire ad un pensiero negativo di entrare
nella nostra mente ma, è anche vero che possiamo impedirgli di fare
fissa dimora nella nostra mente. Il nostro “oggi” l’abbiamo già
costruito ieri.
Siamo i costruttori della nostra realtà
Impariamo a selezionare i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni.
Pensieri e intenzioni amorevoli creano una sinfonia.
L’Amore è la legge più grande di tutte, la Legge dell’Assoluto, spazza via tutto
Pensieri e intenzioni amorevoli creano una sinfonia.
L’Amore è la legge più grande di tutte, la Legge dell’Assoluto, spazza via tutto
SETTIMA – LEGGE DI GENERAZIONE
Tutto ha una polarità maschile e femminile. Nulla esiste senza un padre e una madre.
- Intesa su un piano simbolico non biologico -
- Intesa su un piano simbolico non biologico -
La creazione ha bisogno del maschile e del femminile, due principi
con identica intensità ma diversi poteri che completano l’universo
creando armonia. Niente al mondo è più significativo dell’incontro fra i
due principi, maschile e femminile. Ne gli uomini ne le donne possono
dubitare del fatto che questi due principi e ciò che essi rappresentano,
sono potenti, attivi e che si influenzano a vicenda allo scopo di
creare. Quello che però non si sa è l’atteggiamento da tenete, il modo
di considerarsi a vicenda per vivere nell’armonia, nella bellezza e
nella pienezza, invece di provocare continuamente disordini, delusioni e
tragedie.
L’intero Universo è in movimento grazie alle forze che si
sprigionano dai due principi, maschile e femminile, quando questi sono
in presenza l’uno dell’altro. Orientate convenientemente, queste forze
riescono a proiettare dei fasci luminosi di una potenza tale che possono
produrre fenomeni di un’importanza cosmica.
Tutto il creato, tutte le manifestazioni della vita e della natura
sono opera dei due principi, maschile e femminile. Questi due principi
sono un riflesso, una ripetizione dei due principi divini creatori: il
Padre celeste e la Madre divina. In realtà, il Padre celeste e la Madre
divina non sono Dio stesso: li si deve comprendere come due poli
scaturiti da un principio unico: l’Assoluto, il Non Manifesto, che la
Cabala chiama
Aïn Soph Aur, ossia “Luce Senza Fine”.
Aïn Soph Aur, ossia “Luce Senza Fine”.
Ciascuno di noi possiede quindi una parte maschile e una parte
femminile, a seconda che l’individuo sia uomo o donna una delle due
parti è visibile mentre l’altra è nascosta ma quella che non si vede è
comunque presente. Ogni donna è donna nel proprio fisico ma possiede il
principio maschile. Allo stesso modo, ogni uomo è uomo nel proprio corpo
fisico ma possiede interiormente il principio femminile.
Se si conosce la Legge della Polarità e se si sa come utilizzare i
due principi, maschile e femminile, emissivo e ricettivo, positivo e
negativo, si possono risolvere tutti i problemi della vita. Ogni
manifestazione, ogni nascita è il prodotto del lavoro dei due principi:
il maschile, emissivo, proietta, insemina, dona il germe della vita; il
principio femminile raccoglie, organizza per produrre un’opera completa e
perfetta. Il lavoro di Creazione è quindi ripartito fra i due principi e
non bisogna, nè sopravvalutare nè sottovalutare l’importanza dell’uno e
dell’altro. Entrambi sono altrettanto importanti, altrettanto
indispensabili ma in due modi diversi.
Il principio maschile invia delle onde o delle forze ma ciò non
servea niente se non c’è l’altro principio che risponde, riceve ed opera
su quello che ha ricevuto. E’ grazie al lavoro dei due principi che la
vita è possibile anche là dove non li vediamo, anche nel corpo fisico,
essi lavorano insieme ed è proprio quando l’uno domina a scapito
dell’altro che iniziano le anomalie e gli squilibri. La scienza dei due
principi è la scienza dell’equilibrio cosmico.
La potenza dell’essere umano risiede nel possedere i due principi, è
l’unione in lui dei due principi, maschile e femminile che lo rende
simile agli dei.
LA VITA E’ L’INFANZIA DELLA NOSTRA IMMORTALITA’ J.W. Goethe
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