La santa inquisizione aveva lo scopo di distruggere la vera medicina
Articolo di Scienza di Confine: Ieri la “caccia alla droga” illuminava le piazze del mondo,
bruciando al rogo le streghe, oggi si sbattono i giovani a marcire nelle
prigioni di cemento.
Come non tornare allora con la memoria ai tempi affascinanti
dell’Inquisizione e della caccia alle streghe? Se si volesse fare una
storia della nostrana guerra alle droghe bisognerebbe partire da qui.
LO STERMINIO DIMENTICATO e LE ERBE MEDICHE
Estraiamo alcune cose dal libro di Carlo Ginzburg “Storia Notturna”
Quel che più ci interessa è che quella della
Chiesa, ci spiega lo storico, era prima di tutto una guerra per imporre
l’autorità del prete al di sopra di quella delle streghe e delle
guaritrici a cui la gente si rivolgeva per cure generalmente basate su
quella che oggi chiamiamo l’Erboristeria…
In un periodo in cui la medicina scientifica in Europa ancora non
esisteva – quando nascerà , per stessa ammissione del buon Paracelso,
sarà più indebitata alla cultura delle streghe che ai vari Ippocrate
greci che in realtà non si filava nessuno – la scelta per la gente del
popolo era limitata essenzialmente a questo: o le pozioni di erbe delle
megere (streghe e donne guaritrici). oppure la preghiera e l’acqua
santa…
Un gran numero di donne condannate a morte durante
la caccia alle streghe erano donne che esercitavano l’attività di
guaritrici nelle loro comunità.
Le donne facevano le guaritrici da secoli, c’è una lunga genealogia
di donne guaritrici. In Europa furono le responsabili della salute della
comunità fino a quando iniziò la caccia alle streghe, essendo le
conoscitrici, trasmettitrici e verificatrici di una sapienza ancestrale
popolare trasmessa di madre in figlia.
Di fatto, sono considerate da diversi studiosi e studiose le prime
mediche e anatomiste della storia occidentale…oltre che le prime
farmacologhe, per la loro coltivazione e raccolta di piante medicinali.
Erano le conoscitrici dei segreti della medicina empirica.
Per questa ragione erano conosciute dalla comunità come “donne
sapienti”. Tuttavia le istituzioni, temendo la loro influenza, le
chiamarono “chafarderas” (pettegole), prima di chiamarle streghe.
Le donne conoscevano le applicazioni medicinali di molte erbe e
piante e tali conoscenze si imparavano di generazione in generazione da
tempi anteriori alla istituzionalizzazione del cristianesimo.
Pare che queste donne mescolassero le
pratiche curative con vecchi riti pagani anteriori al cristianesimo. La
patina magica che rivestiva la conoscenza delle piante e l’elaborazione
di creme e unguenti sembra derivare da questi vecchi riti religiosi.
Questo fu uno dei fattori che contribuì a considerare l’esistenza di
una relazione speciale tra queste donne e il corpo, con il guarire il
corpo ma anche con il rapporto tra mente e corpo. Le streghe-guaritrici usavano analgesici, calmanti e medicine
digestive, così come altri preparati per diminuire i dolori del parto,
nonostante la posizione contraria della Chiesa, secondo la quale a causa
del peccato originale le donne dovevano partorire con dolore.
Belladonna
Usarono la belladonna (foto) per fermare le contrazioni dell’utero in
caso di minaccia di aborto e alcune fonti indicano una strega inglese
come scopritrice della digitale, che si usa oggi per curare le malattie
coronariche.
Di fatto Paracelso, considerato il “padre della medicina moderna”,
affermò nel XVI secolo che tutto quello che sapeva lo aveva imparato
dalle streghe.
Con la caccia alle streghe parte di questa
conoscenza si perdette…Ora avete capito perché la Chiesa ci tenesse
tanto a metterle le donne sul rogo!!
Ora sapete a chi dobbiamo la perdita di tutta quella conoscenza
medica, portata avanti nei secoli grazie alle tradizioni e a queste
meravigliose donne che magari abbiamo avuto tra le “nonne”.
LA CHIESA E IL COMPLOTTO DI “POTERE”
A partire dal XII secolo apparvero le università legate alla Chiesa..
Le discipline si svilupparono sotto il controllo della
Chiesa, nei limiti delineati dalla fede cristiana. Di fatto, giuristi e
medici collaborarono ed ebbero un ruolo nella caccia alle streghe,
fornendo una cornice legale o agendo come consiglieri nei tribunali… Si
vietò la pratica della medicina a tutti coloro che non ne avessero
titolo, e questo significava che alle donne fu tolto il diritto di
praticare la medicina come guaritrici, non potendo avere accesso alle
università!
Le donne che avevano esercitato per tutta la vita e per generazioni
l’attività di guaritrici, videro allora che gli veniva vietato svolgere
il loro lavoro. Tuttavia, affinché la proibizione fosse effettiva, era
necessario sradicare la loro influenza nella comunità, farla finita con
il rispetto di cui godevano tra i popolo…
Era necessario anche annientare la competenza di queste donne, che
potevano mettere in discussione la capacità dei professionisti che si
laureavano nelle università.
Il genocidio delle donne e gli ignobili ricatti:
Gli inquisitori, con la loro visione patriarcale (l’uomo domina la
donna), non potevano accettare che le donne avessero sapienza o potere,
per cui affermarono che il potere delle streghe non era proprio. ma
proveniva dall’atto sessuale con il Diavolo…
Ad ogni accusata gli inquisitori chiedevano un altro nome, dando
inizio a una catena di morte e barbarie. Chiunque poteva denunciare, e
una volta denunciata la prima strega, iniziava la catena.
Inoltre, in questo “delitto” gli inquisitori usavano minori, in
particolare le bambine, su cui si faceva pressione perché
testimoniassero contro le loro madri…
Le Streghe e i “VOLI MAGICI”
Con l’avanzare del Cristianesimo, le strane facoltà dimostrate dalle
piante psicoattive vennero attribuite al potere del Diavolo, si proclamò
la proibizione del tabacco e l’uso della coca tra gli Indios venne
definito come blasfemo e superstizioso.
Oltre che straordinarie guaritrici queste donne si concedevano
qualche “volo magico” assumendo piante allucinogene del genere
“solenacee” e tramite speciali unguenti, cui l’uso sicuro è andato perso
con la caccia alle streghe, le immergeva in uno stato di coscienza
alterato, facendole volare lontano in mondi lontani con il loro corpo
astrale.
Da qui viene l’immagine della strega che vola sulla scopa, in realtà
tale scopa serviva a spargersi nelle pareti della vagina tramite
masturbazione lo speciale unguento magico che una volta anestetizzato
totalmente il loro corpo, ne permetteva la fuoriuscita dello spirito,
ora libero dal mondo della materia e dei cinque sensi. Il famoso “Sabba delle streghe” era il ritrovo che
avveniva tra le streghe tra le notte del sabato, solitamente di luna
piena, dove queste donne si ritrovavano in foreste e prati, lontane da
occhi indiscreti e in cui tutte assieme si immergevano nel volo magico.
Un modo antico per “fuggire” dalla durezza della vita quotidiana di
quell’epoca che però non piaceva agli occhi maligni degli inquisitori
cristiani e qui trovarono il vero motivo per accusarle e portarle a
morte atroce e torture, accusandole di incontrare il Diavolo tramite i
loro voli magici…
Insomma la caccia alle streghe da parte della santa inquisizione non è
altro che è uno dei tanti tristi capitoli della nostra storia, immersi
nell’ignoranza e perversione della mente umana, cui ieri come oggi la
popolazione contribuiva alla complicità, accusando spesso le proprie
mogli e le proprie figlie.. Dopo aver letto questo articolo, dove lo collochereste il “Diavolo” ?
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