dieta valdo vaccaro
Non sono mai stato tenero con i dietologi, e in particolare con i
dietologi commerciali, quelli che abbozzano una loro dieta, ne fanno un
libro, allestiscono un marchio e una vera e propria azienda. Proseguono
poi lanciando una serie di prodotti e di integratori, guadagnandoci
sopra una marea di soldi e causando danni su danni alla gente.
La lista nera delle diete rovinose e fallimentari è lunghissima e comprende Stillman, Scarsdale, Atkins, Zona (Barry Sears),
Gruppi Sanguigni (Peter D’Adamo), Dukan, Montignac (Picchi glicemici), Mediterranea, Tisanoreica, Paleo, Lemme,
Life120 e tante altre ancora.
La maggior parte di tali diete rientra nel gruppo delle cosiddette
low-carb diets, dove si demonizzano tutti gli zuccheri buoni e cattivi e
si esaltano le proteine animali, ottenendo nel primo anno ragguardevoli
cali di peso ma sempre però accompagnati da pesanti accumuli di
tossine, da forte sete e da una ripresa finale di tutto il peso perso
inizialmente.
Eccomi qui dunque a proporre ufficialmente la Dieta Valdiana, o
meglio ancora il Vitto Valdiano, vicino più di quanto non sembri al
Vitto Pitagorico, risultato e sintesi non solo di mille formidabili
esperienze e buoni esempi tratti dai maestri di ieri e di oggi, ma anche
di una esperienza diretta e personale ininterrotta di 70 anni.
Uno dice vitto e tutti pensano al cibo. Ma non è così. Vitto viene
dal latino victus, derivazione del verbo vivere. Nel vitto si includono
le scelte alimentari ed anche tutto il resto. Vedrò pertanto di mettere
assieme una serie di suggerimenti e di regole caratterizzanti e
riconoscibili, semplici e facili da capire e da applicare.
PIANO ALIMENTARE DEL VITTO VALDIANO
La dieta Valdiana si può descrivere in linea di massima come Dieta
Vegan Crudista Tendenziale, Sostenibile e Personalizzata.
Dieta pertanto che include una vasta gamma di possibili varianti.
Rimane esclusa rigorosamente la carne per ovvi motivi etici, estetici e
salutistici. C’è spazio per i vegetariani che assumono uova e latticini,
per i vegani e per i vegan crudisti al 50-70-90%.
Importante comunque sottolineare la parola Tendenziale, la parola Sostenibile e la parola Personalizzabile.
Ogni persona è infatti diversa da tutte le altre, ed è persino
diversa da se stessa col passare del tempo. Ognuno deve saper conformare
e personalizzare la propria dieta sulla base dei suoi variabili gusti
ed esigenze, ascoltando attentamente il suo corpo, le sue sensazioni, i
suoi sensori di fame e di sete.
Potrei infatti elaborare la dieta più bella e razionale del mondo sulla carta, ma
se essa non fosse applicabile e sostenibile in concreto, nella quotidianità e nel lungo periodo, non servirebbe a niente.
3 PASSI PER LA SCELTA DEL CIBO
PRIMO PASSO
Il primo passo da compiere è quello di fare un approfondito esame del
nostro organismo, e giungere alla conclusione scientifica e non
fideistica che il nostro corpo, in linea generale ed anche in ogni
piccolo dettaglio, è un corpo vegetariano-fruttariano, richiedente, come
solo e unico carburante per funzionare in modo perfetto, il cibo
proveniente dalle piante vive e dalla frutta maturata alla luce e al
calore del sole.
SECONDO PASSO
Il secondo passo da compiere è quello di comprendere che la
possibilità concreta di alimentarsi anche in modi diversi, scorretti,
sregolati, con cibi stimolanti e inquinanti di origine animale, con cibi
concentrati, con cibi cotti, con junk-food o cibi monnezza, con
integratori mineral-vitaminici dopanti, con cibi
acidificanti-ossidanti-putrefacenti-fermentanti, con bevande alcoliche,
nervine, dolcificate, gassate, grazie (o per colpa) di un sistema
immunitario protettivo interno che riesce di volta in volta a tamponare
gli errori e a porvi dei rimedi, non significa affatto che l’uomo sia
onnivoro e possa mangiare impunemente di tutto.
Gli interventi del sistema immunitario sono al contrario molto
costosi in termini di energia dissipata e di vitalità decurtata. Essi
implicano moltiplicazioni di leucociti nel sangue (vedi leucocitosi
studiata in dettaglio da
Kouchakoff
nei suoi famosi esperimenti anni ’30), accelerazioni forzate del
battito cardiaco, aumenti della temperatura corporea, dannosi
prelevamenti enzimatici interni, prelevamenti minerali di calcio dalle
ossa, prelevamenti forzati di sostanze antiossidanti dal sistema interno
(per tamponare gli stress ossidativi causati dai cibi più ossidanti del
pianeta che sono latticini-carni-pesce-uova), prelevamenti di
micronutrienti vitaminico-minerali interni a compensazione di quelli che
mancano nei cibi rovinati e rovinosi che immettiamo nell’organismo,
prelevamenti di flussi biologici interni (ormoni, sostanze specifiche di
immuno-soppressione per far fonte alle continue emergenze interne
causate dai nostri errori dietologici), prelevamenti di sostanze
ripulitrici interne, prelevamenti di altre vitamine e minerali ancora
per aiutare il metabolismo cellulare a ripulirsi delle congestioni
causate dai residui, dalle cellule morte e non riciclate.
TERZO PASSO
Il terzo passo: risolvere una volta per sempre il dilemma sciocco
delle proteine. Riconoscere senza alcun dubbio e senza alcuna incertezza
che la nostra dieta ideale è basso-proteica.
Il nostro apparato gastrointestinale, complesso, oblungo, scarsamente
acido e quindi inadatto alla disgregazione delle proteine in
aminoacidi, totalmente mancante di enzimi urikase per l’abbattimento
degli
acidi urici delle carni, fa capire come il nostro apparato sia un motore funzionante a glucosio vivo.
Un motore funzionante a sostanze saline e zuccherine naturali e
bilanciate, accompagnate dai propri enzimi, dalle proprie vitamine, dai
propri minerali organici, dalla propria acqua biologica, nonché dalla
giusta a appropriata quota proteica del 5-6 percento tipica di ogni
frutto terrestre, e persino della comunissima anguria, che la gente
pensa essere fatta solo di acqua.
Tale quota basso-proteica è poi il simbolo e l’impronta della razza
umana, che trova conferma puntuale nel super-fluido latte umano, il cui
contenuto calorico in proteine si aggira sul 4 percento, atto a far
raddoppiare il peso del neonato in 180 giorni, e a indicare pure quale
deve essere la giusta e stabile alimentazione per il bambino, il
ragazzo, l’adulto e l’anziano, che sarà dunque una alimentazione
rigorosamente basso-proteica, con contenuto nitrogenico non superiore al
4-6 percento. Una quota proteica tipica dell’animale vegetariano
chiamato uomo, che trova perfetta assonanza col latte delle scimmie
antropomorfe, pure esse appartenenti alla nostra categoria dei primati.
Estremamente diversi e quindi improponibili tutti gli altri tipi di latte.
Quello
di mucca, che ha un 15 percento di proteine e molta caseina, al preciso
scopo di far raddoppiare il peso del suo vitellino in 47 giorni.
Quello di cavalla, che ha un 11 percento di proteine e tempo raddoppio neonato in 60 giorni.
Quello di capra, che ha un 17 percento di proteine, e tempo raddoppio 19 giorni.
Quello di cagna, con 30 percento proteine e 8 giorni di raddoppio.
Quello di gatta, con 40 percento di proteine e 7 giorni di raddoppio.
Quello di topo-femmina, con 49 percento di proteine e 4 soli giorni di raddoppio.
Ricapitolando, il cibo deve quindi rispettare alcune precise
caratteristiche. Deve essere adatto all’apparato umano, deve essere
innocente, semplice, digeribile, sobrio, fresco e vitale.
Meglio se crudo, mantenendo quindi il massimo livello di vitalità,
vibrazione e radianza. Si è però scoperto che i vegetali amidacei e
coriacei (specie patate, cereali, legumi,
asparagi,
melanzane, pomodori, peperoni, funghi) sopportano bene un processo di
cottura limitata e intelligente, per cui non occorrere spingere il crudo
ai massimi termini.
Nulla abbiamo contro i vegani assoluti e contro i crudisti assoluti.
Ci rendiamo peraltro conto che queste scelte estremizzanti, alla prova
dei fatti, non si prestano ad essere facilmente adattate in modo
prolungato nelle condizioni di vita, di studio e di lavoro dei tempi
odierni.
Mi è successo di fare con ottimi risultati dei periodi di 2-3
settimane di totale vegan-crudismo quando stavo a Singapore e Malesia,
con clima caldo e vasta disponibilità di verdure e di frutta tropicale
super-nutriente come ad esempio il
durian.
In questi ultimi anni si è scoperta l’esistenza di molte sostanze preziose che vanno dai
flavonoidi, ai cibi Orac ad alta capacità di assorbimento radicali liberi, al
glutatione, al triptofano, per cui occorre mantenere vaste e variegate le nostre scelte, includendo erbe selvatiche,
alghe, asparagi, ortiche,
germogli, topinambur, castagne, castagne d’acqua, crescione, funghi, tartufi, semini vari e
alimenti fermentati e probiotici. Opportuno impegnarsi, studiare, provare, sperimentare.
SCHEMA NUTRIZIONALE VEGANO CRUDISTA TENDENZIALE
MATTINA
7 am PRIMA COLAZIONE:
Spremuta fresca d’arancia o di pompelmo, oppure fetta di melone o di anguria, o comunque qualche frutto di tipo acquoso.
11 am TERZA COLAZIONE:
- Banana e datteri, o melagrana, o kaki (stagione invernale)
- Uva, fragole, pesche, fichi, nettarine, albicocche, frutti di bosco (stagione estiva)
PRANZO
- Primo piatto: insalata verde abbondante, tipo radicchio-lattuga-valeriana-portulaca
ecc con avocado se possibile, e condito con olio extravergine più aceto
balsamico o limone o aceto di mele o succo fresco di ananas.
- Secondo piatto:
- Patate, zucca, legumi (cotti in modo conservativo)
- Bruschette integrali con pomodoro crudo a cubetti condito con olio, timo, aglio e un pizzico di sale e peperoncino
- Cereali (saraceno, mais, miglio, quinoa, riso nero, riso integrale)
- Pasta integrale al dente con pomodoro crudo o sughi vegetali
- Pizza sottile vegana alla rucola, pomodoro, avocado, tarassaco, ortiche, punte di luppolo, selene, erbe selvatiche
- Terzo piatto: una manciata di mandorle, pinoli, nocciole, noci, anacardi, arachidi.
POMERIGGIO
17 PRIMA MERENDA:
Mela, pera, papaya, ananas.
18 SECONDA MERENDA:
Frutti di bosco (more di rovo o di gelso, lamponi, mirtilli), o grappolo d’uva.
CENA
Come pranzo, variando i singoli ingredienti.
Nella pagina
Frutta, verdura, bacche e erbe selvatiche di stagione, troverai un elenco con gli alimenti disponibili divisi per stagione.
NOTE IMPORTANTI
- Lo schema citato è generale e di principio, va quindi
adattato e personalizzato in base alle esigenze, ai gusti, alla
struttura corporea, ai tempi di lavoro e di studio di ognuno.
Il concetto di tripla colazione per chi si alza presto e di doppia
merenda può essere semplificato e ridotto a unica colazione e unica
merenda. Il concetto di frutti di bosco si applica ovviamente nella
stagione estiva. C’è gente che salta il pranzo e al suo posto ci mette
la spremuta, il succo o il frullato. Ogni cosa personalizzata e adattata
alle proprie esigenze, al posto in cui si vive, va benissimo. Chi vive
ai tropici trova molte più risorse alimentari fresche 12 mesi l’anno,
rispetto a chi sta in Italia. Chi fa molto sport e movimento consuma il
doppio e il triplo di chi non vuole o non può optare per una vita più
dinamica.
- Con un miglioramento dello stile di vita e una dieta
vegan-crudista tendenziale, il corpo sarà rimesso in condizione di
ripulirsi dalle tossine accumulate negli anni precedenti, con la
possibile comparsa di crisi eliminative, di cui bisogna essere consapevoli per essere pronti ad affrontarle al meglio.
- Per aumentare peso
inserire al posto della seconda colazione una crema di avena con semini
pestellati o tritati di girasole, lino, sesamo, zucca, germe di grano,
oppure pop-corn con banane-datteri-fichi di stagione. Meglio ancora una
colazione al risveglio che parte con la solita spremuta di arance o
pompelmi, o con dell’uva regina, seguita poco dopo da cespo di radicchio
tenero o da lattuga di Bruxelles, olio extravergine e accompagnata da
buon pane integrale spalmato di paté di olive e con metà avocado,
volendo anche con pomodoro e cipolla.
- Per perdere peso
invece evitare gli alimenti più calorici ma puntare più sugli estratti
di verdure, in combinazione con costante attività fisica (adeguata alle
proprie capacità) ed eventuale digiuno.
- Niente bevande durante i pasti, ma solo poca acqua naturale prima dei pasti o 2 ore dopo i pasti.
- La frutta va comunque piazzata sempre lontano da pranzo e cena,
ad eccezione di mele-ananas-papaie che sono ammesse sempre in quanto
dotate di enzimi anti-fermentanti. Vietatissimo invece mescolare meloni e
angurie con altri cibi o con le macedonie (sono frutti ottimi ma a
rapida fermentazione). Studiare a fondo le giuste combinazioni alimentari.
- Il corpo non si nutre solo di cibo, ma anche di aria, per cui è basilare saper respirare a fondo,
svuotando in toto e lentamente i polmoni, e riempiendoli poi alla
massima capienza, inserendo regolare trattenimento e a volte dell’apnea a
vuoto, con ritmi yoga. Esercizi rieducativi da farsi giornalmente per
15’ almeno all’aria aperta.
- Esposizione della pelle nuda
all’aria, al sole, all’acqua è di basilare importanza in quanto la
pelle respira e traspira, assorbendo cariche elettromagnetiche.
- Il pensare e l’agire corretto,
l’armonia con la natura e il rispetto per i nostri fratelli minori
animali, sono fattori di estrema importanza. Occorre minimizzare i danni
e le sofferenze alle creature che ci circondano, evitando cibi crudeli e
comportamenti cannibalistici. Questo fa parte dell’alimentazione dello
spirito e del morale di ciascuno, e ha pertanto importanza fondamentale,
un’importanza addirittura superiore al cibo concreto, per l’equilibrio e
la salute.
- Mai consumare cibo quando non c’è appetito, quando si è tesi, nervosi, stanchi, eccitati.
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