In questi giorni particolarmente convulsi e caotici, non si fa altro che parlare di peste, tanto che più di qualcuno dorme poco e male e magari al risveglio va a guardare sotto il letto, per rassicurarsi che non ci sia una strega sdentata e sghignazzante con in tasca della polvere virale.
A noi studiosi di scienze igienistiche questo non accade nel modo più
assoluto. Siamo gente equilibrata e fiduciosa che non si fa prendere
dal panico e dalla paura così facilmente. Non ci facciamo certo
condizionare dalle figure pietose dei presidenti e dei papi che
piagnucolano e invocano la misericordia divina per riportare la serenità
sulla terra.
DUE PAROLE SU ALESSANDRO MANZONIAlessandro Manzoni (1785-1873), autore del magnifico romanzo “I Promessi Sposi”, che ogni studente italiano conosce anche troppo bene, è stato magistrale nella descrizione accurata delle pesti cinquecentesche e seicentesche di Milano e dintorni.
Città lombarde trasformate in spaventevoli e angosciosi lazzaretti, monatti che gettavano uno sopra l’altro i cadaveri degli sventurati nei carri infami della morte nera, untori che spargevano in giro il germe della peste e imbrattavano con una riga di vernice gialla gli usci delle case contaminate.
SOTTO SOTTO SIAMO UN PO’ TUTTI MANZONIANI
Manzoni era uno straordinario romanziere. Ma gli mancava purtroppo la
capacità di intravedere e di suggerire delle soluzioni al problema. Ci
ha così lasciato in eredità l’atmosfera intatta e angosciante dei suoi
tempi, ce l’ha trasmessa tale e quale. Pure noi oggi siamo tutti bravissimi a descrivere il problema, usando immagini allucinanti, aggettivi spettacolari e battute ad effetto, mentre rimane sempre il problema di indicare delle vie d’uscita totalmente sicure, praticabili ed efficaci. Rimane il problema di essere meno romanzieri e più scienziati. Scienziati non solo di nome ma di fatto, ovvero scienziati autentici con tanto di attributi.
DI QUALI SCIENZIATI PARLIAMO?
Gli unici scienziati al mondo meritevoli di tale denominazione sono quelli che offrono delle risposte valide, sensate convincenti e verificabili. La sola scienza possibile è quella che si trasforma in azioni e provvedimenti a vantaggio della gente comune, degli animali e dell’eco-sistema. Tutto il resto rimane spazzatura e inganno.
IMPARIAMO A RISPETTARE IL LAVORO CHIARO E UTILE, RELEGANDO LE SOFISTICAZIONI AI MARGINI
Questi miei lavori non intendono essere dogmi obbligatori e fastidiosi. Ognuno prenda quello che gli pare e che gli comoda, quello che lo convince di più. Si ricordi però che essere scienziato non significa assolutamente essere medico, anzi l’alibi e la sicurezza offerta da una laurea in medicina fa da innesco a presunzione, arroganza, superbia e chiusura mentale, salvo che uno non riesca a salvarsi da tali insidie grazie a straordinaria umiltà e saggezza, come effettivamente succede nei grandi medici che non mancano di certo e che cito pure qui in questa circostanza.
MI ONORO DI NON ESSERE MEDICO, ANCHE SE AMMIRO FORTEMENTE I MEDICI CONTRO-CORRENTE CHE NON MANCANO AFFATTO
PREFERISCO COLLOQUIARE CON LE ANATRE PIUTTOSTO CHE CON CHI HA LA PUZZA SOTTO IL NASO O CHI PORTA LA MASCHERINA
Questo mio articolo vuole essere uno dei tanti tasselli e mosaici che messi assieme ti fanno ragionare e comprendere. Qualcosa che se letto e studiato fino in fondo, senza pregiudizio e senza preclusione mentale, è in grado di scalfire le incrostazioni mentali che oscurano le menti deboli e fragili dei creduloni.
Non sono un grafomane che si diverte a scrivere perché non ha nulla di meglio da fare. Non mi diletto a stare davanti al computer. Preferisco lavorare con sega, accetta e piccone in mezzo al bosco, tra i bucaneve, le violette e le primule. Preferisco colloquiare con le mie anatre, le mie oche e le mie capre, oltre che coi pettirossi e i merli che mi offrono la loro favolosa compagnia.
TEDROS GUIDATO A BACCHETTA DAI SUOI PADRONI
E non mi faccio irretire dagli sproloqui ginevrini dell’etiope Tedros Adhanom Ghebreyesus, presidente dell’OMS. Non sono razzista e mi sta benissimo che degli africani si piazzino nelle posizioni-chiave delle istituzioni mondiali. Ma spiace rilevare che questo personaggio non sta affatto arrecando una buona reputazione all’Africa e alla popolazione nera del mondo.
D’accordo che quelli prima di lui non erano certo migliori, ma il Tedros pare essere ancor più degli altri strumentalizzato fino all’osso dai suoi padroni. Gli auguro di riprendersi e di evolvere, e non solo di distinguersi come abile arrampicatore sociale di enti strategici.
PARLARE DI SALUTE PORTA ALLA SALUTE
Prendiamo invece spunto da questa sceneggiata pazzesca e da questa ubriacatura generale del mondo intero (che è destinata a scomparire nel giro di qualche settimana sia pur con tutti gli strascichi vaccinali del caso), per ricordare alla gente un fatto importante e ultra-dimostrato, ovvero che parlare di salute porta alla salute e parlare di peste bubbonica porta alla peste. Parlare di contagi e di paure ataviche di se stessi e degli altri porta alla sfiducia, alla svalutazione, alla ipocondria e alla depressione.
Chi meglio di Max Gerson ha i titoli per essere riproposto in questo frangente? Viene infatti ricordato per i suoi grandi successi contro il cancro ma, quando si debellano le malattie cancerogene nei sani e nei malati terminali, si spazzano via pure le scellerate sciocchezze e le fantomatiche invenzioni virali.
MAX GERSON HA TUTTI I NUMERI PER FARLO
Il dr Max Gerson (1881-1959) non risulta essere particolarmente simpatico nei commenti della medicina ufficiale. Tant’è che il National Cancer Institute Americano lo definisce tuttora come “Medico tedesco che ha elaborato una terapia alternativa sui tumori e su altre malattie croniche priva di dati scientifici, inefficace e pericolosa per l’organismo”.
Evidentemente l’insofferenza del Regime Sanitario verso i medici straordinari e alternativi che vanno fuori dal seminato gioca brutti scherzi e fa fare delle figure goffe e ridicole.
GERSON TARGET IDEALE DELLA MEDICINA AMERICANA COLLUSA
Già il fatto che Gerson andasse a curare e a far guarire in gran numero dei malati terminali scatenava le ire dei suoi colleghi, figurarsi poi l’avversione creata all’interno dell’Ordine Medico.
Il suo metodo poi era quello di ricorrere a succhi di frutta e di verdure, a ricette vegetariane e rimedi fitoterapici, lasciando da parte ogni genere di farmaco e di vaccino, e sembrava fatto apposta per attirargli le furie della medicina americana legatissima ai brodi di carne, alle diete proteiche e all’ovvio uso intenso di medicinali.
PURE MAX BIRCHER-BENNER ERA TRA I PIÙ BISTRATTATI DEL SUO TEMPO
Max Gerson per molti aspetti ci ricorda un altro grande medico, pure lui di nome Max. Ci riferiamo a Max Bircher-Benner (1867-1939) bistrattato e offeso in modo iniquo e indecente dai suoi colleghi svizzeri invidiosi dei successi incredibili che riportava a getto continuo.
Lo zar Alessandro di Russia e la sua famiglia scendevano da Pietroburgo a Zurigo per incontrare lui e non i presuntuosi esponenti della medicina convenzionale di allora. E altrettanto facevano diversi altri regnanti europei, suscitando la stizza e l’isteria dell’Ordine Medico elvetico e dei professoroni ad esso collegati.
PRIMA COSA NON SPAVENTARE E NON DANNEGGIARE
Radicchio, sole, aria e tanto succo fresco di arancia e di carote, sono tutte cose che fanno bene e che hanno solo l’handicap di non farti guadagnare soldi, come succede invece con farmaci, vaccini e integratori. Tuttavia Bircher-Benner riuscì a smentire persino questa regola, visto che gli zar e i monarchi d’Europa lo riempivano di danari, di monili e di onorificenze.
Questo dovrebbe far ricredere coloro che si accingono ad operare a vantaggio genuino della salute del prossimo. La prima cosa importante, come insegnava Ippocrate, è PRIMO NON NUOCERE.
SECONDA COSA INSEGNARE I PASSI FONDAMENTALI
Se qualcuno non ti fa male e non ti spaventa inutilmente ha già compiuto un eccellente lavoro e va apprezzato e retribuito profumatamente anche solo per questo. Se poi riesce anche a darti qualcosa di più, ben venga.
L’importante è che ti metta in testa che la vera guarigione proviene da te stesso, cioè dalle tue potentissime risorse interiori nascoste, e da nessun altro al mondo. E anche questo merita speciale e specifico riconoscimento morale ed economico, se vogliamo che chi opera per l’utilità e il bene comune continui a farlo.
PIONIERE DELLA ALIMENTAZIONE VEGETO-CRUDISTA
Quale era il segreto di Bircher-Benner? È presto spiegato. Sole, aria, respirazione, traspirazione, passeggiate mattiniere, spremute, frutta fresca ed essiccata al sole, verdure soprattutto crude, patate e patate dolci, spinaci saltati in padella e qualche minestrina di verdure serale.
Max Bircher è considerato uno dei pionieri del crudismo e del vitalismo nei cibi, al pari di altri due grandi personaggi come Herbert Shelton in America (1895-1985) e André Simoneton in Francia (1894-1990 circa), docente pure per diversi anni all’Università degli Studi di Trieste.
LA STRAORDINARIA STORIA DI ANDRÉ SIMONETON
Basti solo dire che a 19 anni venne riformato dal servizio militare tanto era malmesso. Soffriva di bronchite cronica, di polmonite bacillare, di problemi respiratori e di TBC, e sarebbe un paziente ideale della clinica Lazzaro Spallanzani.
Ma nessun medico riusciva a rimetterlo in sesto e dilapidò una fortuna in visite inutili e trattamenti tanto costosi quanto fallimentari. A 33 anni pesava 90 kg per 1.69 di altezza e lamentava passo claudicante, cistite, prostatite, stitichezza e arteriosclerosi.
VITALITÀ, VIBRAZIONE E RADIANZA NEI CIBI VIVI E NEI CIBI FRESCHI
Decise dunque di cambiare radicalmente sistema di vita e alimentazione, inventando di sana pianta i suoi strumenti e i suoi metodi (vedi mio articolo “La scala Bovis-Simoneton”).
A 83 anni, nel 1977, pedalava per 70-80 km al giorno, giocava settimanalmente a tennis battendo giocatori ventenni, sciava, nuotava e praticava persino canottaggio nelle acque triestine di Barcola ed Aurisina. Il suo segreto? La vitalità e la vibrazione dei cibi vegetariani principalmente crudi che assumeva con regolarità.
UN TRIO IMPAREGGIABILE DI SCIENZIATI VERI
Il trio Max Bircher-Benner, André Simoneton e Max Gerson rappresenta in altre parole un formidabile asso nella manica per le Scuole del Vegeto-Crudismo Tendenziale e Sostenibile come la HSU-Health Science University che sta ripartendo tra pochi giorni a Imola-Bologna grazie alla straordinaria bravura, dedizione e coraggio della dr Fiorenza Guarino e dei preziosi collaboratori e studenti che la attorniano.
L’OPINIONE DI ALBERT SCHWEITZER NON LASCIA DUBBI
Fatto sta che Max Gerson venne definito dal premio Nobel dr Albert Schweitzer (1875-1965) come uno dei più grandi geni della medicina mai esistiti.
Da giovane, egli soffriva di atroci e debilitanti emicranie che nessun medico riusciva a risolvere. Trovata la soluzione provando e riprovando, scoprì che facendo seguire ai pazienti una dieta strettamente fruttariana-vegetariana, eliminando tutti i fattori disturbanti-ammalanti-cancerogeni, essi rispondevano in modo positivo già dopo una settimana e anche meno!
La circolazione migliorava, il trasporto dell’ossigeno era ripristinato e il sistema immunitario tornava ai propri compiti di protezione dalle infezioni esterne e dalle cellule anomale oltre che provvedere alla ricostruzione delle strutture danneggiate.
CHARLOTTE, MARGARET E HOWARD STRAUS
Oggi, il metodo Gerson è conosciuto ed applicato da medici e terapisti innovativi in ogni parte del mondo. Esistono pure le cliniche specializzate Gerson condotte fino allo scorso anno dalla figlia dr Charlotte Gerson in Straus (1922-2019), passata a migliore vita un anno fa presso la residenza lombarda della figlia Margaret Straus (nipote di Max), e sorella del dr Howard Straus che porta avanti con notevole successo il lavoro del nonno Max.
IMPORTANZA PRIORITARIA DEL GIUSTO PH ALCALINO
Uno dei più importanti effetti di una dieta strettamente vegetariana è il rapido ripristino del giusto livello di pH nel sangue e nelle intercapedini della matrice extra-cellulare che fa da sostegno a tutti i nostri 100 trilioni di cellule.
Un sangue alcalinizzato al punto giusto porta tutto l’ossigeno che serve e facilita nel contempo l’azione dei centinaia di enzimi che presiedono a ogni fenomeno vitale interno al corpo. Dopo un anno e mezzo o due, la terapia Gerson, unita a una potente disintossicazione del fegato, può invertire e riparare i danni provocati da una vita di errori alimentari, può bloccare e invertire una crescita tumorale e ristabilire una salute duratura.
GUARIGIONE CLAMOROSA DI WILLIAM SCHICKEL, UNA DELLE MIGLIAIA DI TESTIMONIANZE
Tanto per fare un esempio, William Schickel, cominciò la terapia Gerson all’età di 32 anni mentre stava morendo per un linfoma definito avanzato e incurabile dagli oncologi ospedalieri. È guarito e ha avuto una lunga vita produttiva, morendo qualche mese fa alla soglia dei 90 anni.
MILIARDI DI DOLLARI SPRECATI DALL’ONCOLOGIA UFFICIALE, ACCANTONANDO COLPEVOLMENTE L’OPERA DI GERSON E WARBURG
Nel mondo odierno le insidie non mancano. Il modo di mangiare, gli
inquinanti dell’aria e delle acque, i fertilizzanti artificiali e gli
insetticidi velenosi, i farmaci tossici che assumiamo, la mancanza di
istruzioni trasparenti e veritiere da parte dei media, delle istituzioni
e dalla stessa medicina ufficiale. Eppure, la ricerca sul cancro negli ultimi 100 anni ha sprecato miliardi di dollari senza cavare un ragno dal buco, accantonando totalmente l’opera straordinaria di Otto Heinrich Warburg e di Max Gerson.
I CIBI SANI, FRESCHI E GENUINI NON TI FANNO ARRICCHIRE
Appare chiaro che gli interessi commerciali degli enti governativi, dei ministeri, delle università, degli ospedali non hanno nulla a che vedere con le cure genuine dei mali e con la salute dei cittadini, anche perché tutti si arricchiscono con farmaci e vaccini alle spalle dei malati, e nessuno si arricchisce raccomandando una dieta sana, alcalinizzante ed ossigenante.
HOWARD STRAUS CONTINUA L’OPERA DI SUO NONNO MAX GERSON
Due parole a questo punto sul dr Howard Straus, laureatosi al MIT-Massachusetts Institute of Technology e residente attualmente a Carmel in California. Da 20 anni si impegna nella terapia Gerson come co-direttore del Gerson Institute. Le seguenti informazioni sono prese dalla trascrizione di una sua conferenza in Giappone tenutasi nel 2010.
AMBIENTE ALCALINO E SANGUE OSSIGENATO
Per riprendere la salute perduta servono essenzialmente due cose: ambiente corporale alcalino e sangue ben ossigenato. Il metodo Gerson è una terapia nutrizionale olistica e disintossicante per patologie croniche e degenerative.
Oltre 80 anni di successi su emicrania, melanoma, fibromialgia, tubercolosi, diabete, artrite reumatoide e tumore confermano che Max Gerson aveva centrato i suoi obiettivi e aveva imboccato la strada giusta.
TOSSIEMIA INTERNA E CARENZE NUTRITIVE ALLA RADICE DI OGNI MALATTIA CRONICA
Le malattie croniche sono causate soprattutto da due fattori che sono A) Carenze nutritive e B) Tossiemia accumulata nel sistema. Quando si pone rimedio a queste due cause fondamentali, il potente sistema immunitario in nostra dotazione è in grado di riparare qualsiasi patologia, spesso a incredibile velocità.
Non occorre stimolare il sistema immunitario, come molti immuno-terapisti cercano di fare. Il sistema autoimmune è concepito per riparare da solo qualsiasi disfunzione. Serve però mantenere affilate le sue armi. Con un supporto adeguato e simultaneo di cibo vitale e di depurazione esso si risveglia e agisce con velocità e potenza formidabili.
MEDICINA IMBARAZZATA DAVANTI AI SUCCESSI DEL METODO GERSON
Il sistema Gerson, come accennato all’inizio, ha generato e genera tuttora contrasti. Non poteva non essere così. I successi clamorosi ed eclatanti su pazienti gravi e persino su quelli terminali scartati dalla medicina come inguaribili e senza speranza, mettono in crisi e in grave imbarazzo la medicina convenzionale.
A differenza dei dati altamente manipolati dai fautori della chemio e della radioterapia, il metodo Gerson ha da sempre ottenuto guarigioni reali e definitive a lungo termine, precedute da notevoli effetti migliorativi, e non sopravvivenze precarie ed accorciate.
DIFESE ATTIVE DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Il sistema immunitario possiede difese attive naturali innate e difese artificiali attenuate (vaccini) di prima linea e ad azione rapida e di emergenza contro sostanze esogene-endogene (antigeni) riconosciute dal sistema immunitario, cioè contro cibi-additivi-sostanze chimiche-detriti cellulari, difese che sono in genere di breve durata (specie quelle artificiali).
DIFESE PASSIVE A INTEGRAZIONE
Il sistema immunitario possiede pure difese passive anticorpali tipo leucociti-linfociti o globuli bianchi capaci di riconoscere un antigene specifico e di scatenare risposta immunitaria (anche per inglobare ed assimilare tale antigene).
Le difese passive naturali conferiscono immunità naturale e duratura e agiscono mantenendo l’alcalinità o il pH ai giusti livelli, garantendo così un copioso apporto di Ossigeno cellulare e una buona produzione pancreatica di enzimi proteolitici (gli enzimi proteolitici riparano e sostituiscono le cellule danneggiate e richiedono un pH alcalino).
UN RINNOVAMENTO CELLULARE ORDINATO E STUPEFACENTE
Tutte le cellule vengono sostituite più o meno ogni 550 giorni (18 mesi), e alcune di esse in tempi più brevi. In pratica siamo costantemente in stato di riparazione, con parti e cellule rimosse ed eliminate. L’età media di tutte le cellule è 9 mesi. Le cifre del rinnovamento sono stupefacenti. Ogni 24 ore vengono sostituite 180 miliardi di cellule, mentre altrettante vengono metabolizzate-digerite-eliminate dal sistema.
LA COSA SUCCEDE E SI RIPETE MILIARDI DI VOLTE AL GIORNO
Quando una cellula muore viene inviato un segnale elettrico-chimico-biologico e una cellula staminale o germinale viene attivata e duplicata per cominciare il processo di crescita e di sostituzione.
Il fattore critico nella evoluzione della cellula staminale è il meccanismo interno (il Dna delle cellule) e il meccanismo esterno alle cellule, cioè la matrice extra-cellulare, il fattore ambientale o milieu interieur, che deve essere ricco di nutrienti, di Ossigeno e di pH alcalino indispensabile facilitatore enzimatico. Tutto questo si verifica miliardi di volte al giorno. Ognuno di noi possiede tante cellule staminali quante gliene occorrono per tutta la vita.
PRIVANDO UNA CELLULA NORMALE DI OSSIGENO PER 48 ORE ESSA DIVENTA CANCEROGENA
Compito vitale del torrente sanguigno e della linfa è portare Ossigeno Vitale a ciascuna cellula del corpo, 24 ore al giorno incessantemente. Questo viene effettuato tramite i globuli rossi che galleggiano nel sangue ognuno separato dagli altri e ognuno con adeguate quote di Ossigeno sulla sua superficie.
Se i globuli si incollano tra loro per colpa di grasso ivi presente, la loro superficie non può assorbire Ossigeno e non lo può nemmeno farlo passare attraverso i minuscoli capillari. Il torrente sanguigno perde così una percentuale significativa della sua capacità ossigenante, oltre che la possibilità di raggiungere tutto il sistema servito dai capillari.
Da sottolineare gli esperimenti di Otto Warburg che osservò e dimostrò come privando una cellula di ossigeno essa diventava cancerogena. Una cellula carente di ossigeno non è più in grado di differenziarsi iniziando il cammino della indifferenziazione o cancerosi.
MINIMI SPOSTAMENTI DEL PH E CALI NEGLI ENZIMI PANCREATICI ALLA BASE DI OGNI PATOLOGIA
Se è così disperatamente importante impedire ai globuli rossi o eritrociti di collidere e di incollarsi, deve esistere in natura un meccanismo che li tiene separati. I globuli rossi infatti restano separati perché avvolti in una rete di carica negativa, per cui quando si avvicinano, negativo contro negativo, si respingono, mantenendo le minime distanze.
Quando il normale pH del sangue si sposta anche leggermente sull’acido, il sangue non trasporta abbastanza Ossigeno e i tessuti diventano a rischio tumore.
Anche una quantità adeguata di enzimi proteolitici pancreatici è importante per il corretto sviluppo dell’ambiente cellulare, così come lo è un livello di pH alcalino per consentire agli enzimi stessi di funzionare a pieno regime.
EVITIAMO DI TRASFORMARE IL NOSTRO CORPO IN UNA MACCHINA TUMORALE
Lo sviluppo di cellule staminali si verifica miliardi di volte al giorno in ogni angolo e anfratto della nostra struttura. Senza adeguate quantità di enzimi proteolitici (degradatori di proteine) nel corpo, e senza simultaneo pH globale alcalino, il corpo si trasforma in macchina tumorale.
Le due direzioni possibili di sviluppo di una cellula staminale sono A) Normale evoluzione in cellula adulta differenziata, o B) Anomala trasformazione della cellula staminale in Trofoblasto, con deriva di tipo cancerogeno.
IL PROCESSO DEVE AVVENIRE SENZA INTOPPI ED OSTRUZIONI
Un corpo normale viene poderosamente rinnovato e ricreato tutti i giorni con 180 miliardi di nuove cellule. Se l’ambiente è normale o sano, cioè alcalino, cioè provvisto di enzimi proteolitici, il processo avviene senza intoppi.
Se invece mancano enzimi, il sistema si deprime e, se anche un decimo dei 200 miliardi di cellule si trasforma in trofoblasti, significa che ci sono 200 milioni (non miliardi) di nuove cellule tumorali ogni nuovo giorno in arrivo, atte a generare o rigenerare un tumore, e la loro ubicazione qui o là nel corpo è praticamente irrilevante !
LA CHIRURGIA ONCOLOGICA HA PESANTISSIME COLPE
Quando un malato di cancro è sottoposto a intervento chirurgico di rimozione tumore, senza che nulla venga fatto e modificato sull’ambiente interno generale, quell’ambiente che in primo luogo ha portato a favorire e ingenerare la formazione del tumore stesso, si continueranno a formare cellule tumorali a un tasso elevatissimo, con ulteriori lesioni tumorali. Le offese portate al corpo dall’intervento chirurgico accelerano il processo degenerativo in corso.
INFLUENZA DELLE SOSTANZE ACIDIFICANTI NELLA VITA QUOTIDIANA
Poiché il livello pH del sangue è fondamentale per il trasporto dell’Ossigeno e per il corretto sviluppo delle cellule staminali, oltre che per la salute nell’assieme e per prevenire-invertire il corso del cancro, dobbiamo lavorare intensamente nel mantenere un input nutritivo che garantisca un pH alcalino.
Ma se ci guardiamo intorno e analizziamo le diete a cui ricorre la maggioranza della gente, troppi cibi abituali e troppe bevande di routine tendono a far scendere il pH su livelli acidi. Prima è la carne e il pesce, secondi i latticini, terzi il caffè e il tè, quarte le cole e le bevande gassate, quindi i farmaci e i vaccini, e poi i fast food, le farine raffinate, i dolcificanti sintetici, lo zucchero raffinato, l’aspartame, i dolciumi.
IL PH DEL PAZIENTE SI ALZA VELOCEMENTE IN POCHI GIORNI
Gli alimenti di provenienza animale sono alcalini in partenza ma producono ceneri fortemente acide, mentre per gli alimenti vegetali succede l’esatto contrario.
Grazie alla elevata quantità di cibi e succhi a base vegetale somministrati quotidianamente nella terapia Gerson, il pH del paziente si alza velocemente nel giro di pochi giorni, e si ripristina in lui la capacità di trasportare abbondante Ossigeno da parte del torrente sanguigno, il sangue si sgrassa, si diluisce e si fluidifica, migliorano benessere e funzioni mentali.
IL CERVELLO È IL PRIMO A BENEFICIARE DI UN REGOLARE FLUSSO DI OSSIGENO
Tutte le strutture, i tessuti e gli organi funzionano meglio con
l’Ossigeno. Ciò vale in particolare per il cervello che è uno dei
principali consumatori di di Ossigeno nel corpo. L’ottimismo e la
speranza a questo punto ritornano. La pelle recupera tono e colore,
perché finalmente rifornita simultaneamente di Ossigeno e di enzimi
ossigenanti inseriti nella Plant Based Diet del metodo Gerson. Tutti questi segnali sono ottimali ma non è ancora guarigione. Non è possibile in pochi giorni da una perversione e da una malattia che ha richiesto anni e decenni per svilupparsi.
RIMOZIONE DELLE CELLULE MORTE
Normalmente il materiale necrotico viene smaltito dagli enzimi proteolitici che dovrebbero essere diffusi in tutto il corpo per digerire il materiale morto cellulare e per spingerlo nel torrente sanguigno nella fase espulsiva.
Ma se nell’ambiente corporale c’è carenza di enzimi proteolitici (per colpa di digestioni proteiche prolungate da carne e simili) o se l’ambiente è così acido da disattivare l’azione enzimatica, il materiale morto non viene rimosso e il milieu interieur diventa ancora più acido e sfavorevole alla guarigione.
I CIBI DI PROVENIENZA ANIMALE COMPROMETTONO OGNI BUON FUNZIONAMENTO DEL CORPO
Le terapie Gerson forniscono quantità abbondanti di enzimi proteolitici. L’ambiente alcalino è della massima importanza per la depurazione corporale, per l’eliminazione quotidiana delle cellule in moria intensa e continuata.
Entrambi questi elementi (enzimi proteolitici e ambiente alcalino)
vengono letteralmente inibiti e negati da una dieta ricca di proteine
animali.
CONCLUSIONE DI HOWARD STRAUS SULLE CELLULE STAMINALI E SUI SUCCESSI IMPAREGGIABILI DEL METODO GERSONLo sviluppo delle staminali in cellule adulte differenziate, e l’eliminazione delle cellule morte nella nostra matrice strutturale, hanno assoluto bisogno di adeguati livelli di enzimi proteolitici e nel contempo del giusto pH.
La terapia Gerson da oltre 80 anni riscuote successi strepitosi nella prevenzione e nell’inversione di malattie croniche e incurabili approprio perché corregge velocemente i livelli pH dell’ambiente interno, riportandoli alla normale alcalinità attraverso l’alimentazione, e perché ripristina le quantità ottimali e l’efficienza degli enzimi pancreatici.
Valdo Vaccaro
https://www.valdovaccaro.com/limpareggiabile-lezione-di-max-gerson/
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