giovedì 12 marzo 2020

Perchè mangio esclusivamente frutta? “Tord Lyseving”


Perchè mangio esclusivamente frutta?

Tord Lyseving, fruttariano dal 1986 scrive:
Mangio frutta perchè l’ho sempre amata; porta un’armonia salutare al mio corpo e mi da più potere spirituale.
Mangio frutta per preservare la Terra.
Mangio frutta per evitare le malattie ed il dolore del corpo fisico .
Mangio frutta per essere più umile e saggio, e per espandere la mia coscienza.
Mangio frutta per espandere, sviluppare ed accrescere le mie facoltà spiritualiMangio frutta per evitare il tradizionale processo di invecchiamento.
Mangio frutta per servire la coscienza d’amore su questo pianeta.
Mangio frutta per stare in contatto con l’unità cosmica.
Mangio frutta per entrare meglio in contatto con la mia attuale incarnazione e con quella degli altri ed anche per raggiungere uno stato di Salvezza ed Invulnerabilità.
Mangio frutta perché rappresenta il principio di minor crudeltà ed il principio di una coscienza d’amore.
Mangio frutta perché mi rende la vita FACILE!
LA FRUTTA E’ LIBERTA’
foto_Tord_2009                fruttarismo-un-cammino-di-liberta-libro-71768
Tord Lyseving è nato nel 1943 nell’estrema città settentrionale di Lulea, in Svezia. Durante l’adolescenza si trasferì con la famiglia a Stoccolma e ha trascorso lì la maggior parte della sua vita.
Ha studiato ingegneria al Royal Technical College (KTH) di Stoccolma, dove ha seguito anche gli studi di dottorato nel suo specifico campo di lavoro, la tecnologia dei polimeri, per più di due anni. Alcuni dei suoi lavori di ricerca sono stati pubblicati nella rivista internazionale Journal of Applied Polymer Science nel 1973. Il suo lavoro di ricerca era finanziato dal Ministero della Difesa svedese: controllo delle vibrazioni di materiali polimerici in aeroplani e sottomarini.
Dopo aver lavorato per 2 anni come funzionario tecnico commerciale, avviò un’attività in proprio di artigiano e artista. Nel 1980 acquistò due negozi di prodotti biologici a Stoccolma, nei quali riceveva anche i pazienti in qualità di naturopata. Questo successe dopo la crisi di salute della sua prima moglie e i successivi studi svolti sull’alimentazione cruda, la digitopressione, l’iridologia, la chirologia e la fotografia Kirlian (con una macchina fotografica che un amico del Royal Technical College lo aiutò a costruire).
Nei successivi 20 anni ha lavorato costantemente coi suoi pazienti, scritto 8 libri (7 in svedese e quest’ultimo in inglese) e tenuto molti corsi e conferenze.
Nel corso del 1985 mangiava frutta e noci, ma dal 1986 ha escluso le noci per vivere solo di frutti e bacche.
Inoltre dipinge a olio, fa sculture in legno e ha esposto le sue opere sia in Svezia che in Spagna. Attualmente unisce elementi naturali e surrealistici nei suoi dipinti e ha dato vita a un nuovo “ismo”, il sintetismo.
Suona con grande piacere sia la tromba che il pianoforte.
Nel corso degli anni, ha viaggiato per il mondo per trovare il luogo perfetto in cui risiedere con le persone che ama, un luogo dove essere circondato da frutta e belle persone.
La foto lo ritrae nel 2009.

Intervista a Tord Lyseving (dicembre 2009)
autore di “Fruttarismo, un cammino di libertà, edizioni Impronte di luce
Intervista a cura di Mango Wodzak e pubblicata sul suo blog http://mangodurian.blogspot.com/
Ciao Tord, potresti per favore cominciare presentandoti un po’? Dicci semplicemente chi sei, di dove sei, dove vivi ora, la tua età, condizione familiare, o qualsiasi altra cosa ritieni possa darci una rapida idea di chi sei.
Una volta (penso sia stato nel 1983/84) ero seduto in meditazione a occhi chiusi e vidi 12 delle mie precedenti vite. Fu come un’ondata di marea, prima un’immagine molto chiara, poi un’altra e… disposte in una sorta di sequenza storica. Ne citerò solo alcune. Questa esperienza fu molto forte per me e colpì la mia mente con evidenti conseguenze. Cominciò con l’Africa, dove ero un uomo-medicina e stavo curando una donna ammalata nel luogo in cui vivevo, un po’ in disparte rispetto al villaggio. Preparavo una medicina naturale a base di bacche rosse in un contenitore di legno. Macinavo e pestavo le bacche riducendole in una pasta che le facevo mangiare e poi spalmavo sulla sua pelle. Diverse persone sedute in cerchio si aspettavano un miracolo di guarigione. Occupavo una posizione influente in questo villaggio africano. Successivamente, nel 1990, la mia ex moglie mi portò in Africa, Gambia, dove rimasi per qualche tempo e incontrai molte persone, persino un anziano uomo-medicina che mi chiese di fermarmi da lui per insegnargli le mie conoscenze di medicina naturale. Fui onorato di sentrmi dire una cosa del genere e in qualche modo confermava le mie precedenti esperienze di vita.
Un’altra ondata di marea storica che colpì la mia mente era ambientata nel popolo Maya o Inca, in Messico o Guatemala. VIdi un uomo con abiti multicolore con tanto potere e anche crudeltà. Posso ancora dipingere l’immagine di questo uomo dai mille colori con una grande corona di penne sulla testa. Nella vita attuale sono stato anche in Guatemala e avvicinarmi agli antichi templi, specialmente quello di Chichen Itza, fu un grande “deja vue”, o riconoscimento.
Una terza vita si era svolta in America, Canada, come capo indiano. Una cosa curiosa è che diversi amici mi avevano detto che io gli sembravo avere un qualche legame con i nativi americani. Nel 1960, in questa vita, ho visitato una località in Canada e ho danzato con indiani veri in una riserva. È stato come danzare con la mia storia.
In Russia sono stato, in momenti diversi, un giovane e famoso pianista e molto vicino allo zar Pietro il Grande, e aiutavo a costruire navi da guerra. Nella vita attuale sono stato anche in Russia, due volte, forse una specie di ripetizione per comprendere la mia storia?
La mia ultima esperienze riguardava un pilota militare in Inghilterra durante la prima guerra mondiale. Ero capo pilota, ma abbandonai, atterrando in Olanda in un’azienda agricola e sposai una bella ragazza, la figlia del contadino. Nella vita attuale ho avuto a che fare (su piccola scala) con il volo acrobatico e planato. Un’altra sorta di riconoscimento.
Questa è stata parte del mio background, e naturalmente sono stato anche povero, schiavo, prigionariero e altro, ma queste dodici incarnazioni sono apparse in maniera particolarmente forte e chiara, come se rappresentassero uno schema stampato dentro di me. Sono stato anche coinvolto in molte battaglie.
Nel presente tempo “Gregoriano” sono nato nel 1943 nella città di Luleå, nell’estremo settentrione della Svezia. Da ragazzo ero molto attivo, sportivo e pieno di talento e non ho mai usato alcun tipo di droga né sigarette, e ho bevuto solo piccoli quantitativi di alcolici. Spesso venivo eletto capoclasse e l’insegnante si serviva di me per mostrare delle cose. Aiutare le persone è sempre stato un mio “karma” evidente, probabilmente per via delle precedenti vite in cui sono stato crudele e ho sacrificato altre persone. Come dottore naturopata ho ancora questo compito di aiutare e ispirare le persone verso una vita e una salute migliori. Sono anche stato un cosiddetto coach per alcuni sportivi di alto livello e musicisti svedesi che hanno avuto ottimi risultati.
Quando ero giovane ero molto interessato all’arte e cominciai a dipingere molto presto e i miei disegni venivano spesso appesi sui muri della scuola per mostrare come doveva essere fatto un buon disegno. Che mentalità assurda! Oggi, tutti i disegni degli studenti vengono appesi ai muri.
Ho studiato al KTH (Politecnico) di Stoccolma e come ricercatore. Ho avuto anche a che fare con la FOAM (Difesa Nazionale Svedese, e la M sta per sezione per la ricerca sui materiali; la mia specialità erano la plastica e la gomma). Ho seguito gli studi per il dottorato per due anni presso l’istituto di tecnologia dei polimeri. Ho scritto diverse relazioni sul mio lavoro e un articolo su una ricerca internazionale pubblicato nella Rivista di Scienza Applicata dei Polimeri nel 1973. A quel tempo ero molto orgoglioso che il mio lavoro fosse stato accettato dagli esperti che componevano il comitato editoriale negli USA. Da quel momento venni chiamato “Dr. Tord Åredal” (il mio nome a quel tempo). Questo titolo, dottore, era riportato su lettere provenienti da tutto il mondo e dal comitato editoriale della rivista. Ma io non sono un vero dottore tecnico tradizionale perché non ho mai affrontato il tradizionale confronto con gli oppositori.
Non ho mai fatto carriera nell’industria comune. Saltai semplicemente su un altro binario e comprai due negozi di prodotti naturali, dove avrei avviato la mia nuova vita. Nel negozio ricevevo i miei pazienti e la mia cara madre (che raggiunse l’età di 92 anni) spesso mi aiutava coi clienti.
Ho tre figli (un maschio di 40 anni, una femmina di 38 e una seconda di 15). La mia ex moglie era un capitano pilota e insieme abbiamo girato il mondo nella speranza di stabilirci in un posto che avesse un buon clima e tanta frutta saporita e a poco costo. Abbiamo cercato di stabilirci a Tenerife, La Palma e in Brasile. Tuttavia, in vari modi siamo stati amorevolmente riportati indietro, dai nostri fratelli spirituali, a Stoccolma, nel 2006. Ora vivo con la mia compagna Lisa, che vedete anche nella foto. Stiamo aiutando i genitori di Lisa a costruire la loro fattoria e anche, in parte, la loro attività. Mio figlio sta avviando un’attività nell’edilizia e ogni tanto lo aiuto anch’io. Attualmente, Lisa e io siamo in contatto con persone interessate allo stile di vita fruttariano. Alcuni giovani studenti, soprattutto ragazze, vengono a intervistarmi e scrivono delle relazioni sulla vita fruttariana e sulla salute. Sono felice di vedere questo interesse, specialmente nei giovani. Il mondo spirituale invia vecchie anime in giovani corpi per rendere il mondo più ricco di frutta.
Il mio sito è www.lyseving.com, ma non lo aggiorno da diversi anni. Ho però intenzione di crearne presto uno migliore.
La migliore carriera che ho fatto è stata quella come fruttariano, dal 1984/85, in Svezia. È stato, fino ad ora, il mio viaggio più entusiasmante e mi attendo altre interessanti ricerche e nuove scoperte nel futuro.
Congratulazioni per il tuo bel sito, Mango! Magari il mio potesse essere bello come il tuo!
So che, rispetto ad altri paesi scandinavi, la Svezia è molto più sviluppata nel campo della dieta, specialmente grazie al lavoro fatto da Lily Johansson e Alf Spångberg… Hanno forse avuto una qualche influenza sulla tua scelta fruttariana?
Nel 1984 – a quel tempo ero fruttariano con noci e qualche seme – ero responsabile di una clinica salutista in Norvegia, e lì offrivamo una dieta che era una miscela di dieta crudista e dieta vegana alla Lilly Johansson. A quel tempo la clinica era vicina alla bancarotta. Chiamarono me e le cose cominciarono a funzionare. Partecipammo anche a un programma della televisione norvegese e da allora iniziò ad arrivare un gran flusso di persone.
Una volta andai a trovare Lily Johansson insieme a mia madre, per curare i suoi calcoli alla cistifellea. Si liberò di tutti i calcoli con l’aiuto di una cura a base di olio di oliva, succo di limone e cibo vegano, e da allora non ebbe più problemi. Ho parlato con Lily e mi disse che avrebbe voluto mangiare più frutta o anche diventare fruttariana, ma che non poteva per via dei suoi problemi reumatici. Aveva dolori quando mangiava alcuni tipi di frutta.
Cercai di spiegarle perché e di dirle qualcosa sulla capacità della frutta di risolvere quel problema, ma senza molto successo. Lily morì nel 1999, all’età di 79 anni. Alf Spångberg è nato nel 1924 e io credo che sia ancora vivo. Io ero già fruttariano quando lui cominciò a essere conosciuto in Svezia.
Diventai fruttariano perché le mie guide spirituali mi aiutarono in questa carriera. Una reazione comune, quando divenni fruttariano, era che quasi tutti, comprese le persone “esoterico alternative”, che fossero medium o meno, mi guardavano come fossi un estremista. Qualche amico medium mi disse persino che sarei morto di malnutrizione se avessi continuato a mangiare solo frutta….??
Quindi immagino che durante la crescita tu abbia seguito la dieta standard del tempo e del luogo. Puoi dirci qualcosa di come era?
Quando ero piccolo amavo la frutta. Quando mio padre veniva a casa con una cassetta piena di arance, potevo facilmente mangiarne 7 o 8 di seguito. Parlo di questo anche nel mio libro “Un cammino di libertà”. Riuscivo anche a mangiare 4-5 limoni di seguito senza alcun problema. Amavo i pomodori e, insieme ad alcuni amici, andavo in un posto dove li coltivavano e dove potevamo rubarli. Sono veramente nato fruttariano ma i miei genitori non avevano alcuna comprensione della cosa. Mangiavo il cibo che mia madre mi serviva e divenni vegetariano solo alla fine degli anni ’70. All’inizio degli anni ’80, la mia famiglia viveva di soli cibi crudi, la cosiddetta dieta “living food”. La mia prima moglie ed io ci recammo all’Istituto Ippocrate di Boston per imparare il loro programma con germogli, erba di grano ecc. Mia moglie migliorò molto da allora. Io e la mia famiglia vivemmo in quel modo per circa 2 anni e mezzo.
Dopo la mia rivelazione (anch’essa descritta nel libro), avvenuta in stato di meditazione nel 1983/84, divenni un vero fruttariano. Durante la mia transizione, naturalmente mi capitò di avere alcune tentazioni per il pane, le patate, il pesce (salmone) e persino, qualche volta, la carne. Le poche volte che provai a testare il cibo comune ebbi delle bruttissime reazioni. Mi piace chiamarle reazioni di depurazione. Una volta, nel 1993, feci una prova con del pollo, patate e pane. La reazione che ebbi fu semplicemente un’esperienza amorevole. Mi uscì un sacco di muco dal naso e il mio piede destro diventò insensibile, persino paralizzato, tanto che per una settimana non riuscii a sollevarlo. Dovevo trascinarlo a terra e mi faceva anche male la gamba destra e avevo tremori in alcuni muscoli.
Non appena mangiavo del cibo comune, cosa che successe poche volte e comunque solo a un singolo pasto come prova, e anche con cibo cotto vegetariano, mi veniva subito un sacco di muco al naso e le formiche lungo le gambe e naturalmente una sensazione spiacevole, pesante, alla testa. Era evidente che il cibo influiva sul mio cervello. Questa “regressione alimentare” può essere vista come parte dei miei esperimenti, aventi lo scopo di darmi una migliore comprensione delle mie reazioni fisiche. Una parte del mio lavoro privato di ricerca.
Lo sapevi che l’Amleto di Shakespeare una volta disse «Sono un forte mangiatore di carne e sono consapevole del fatto che questo danneggia il mio spirito». Eppure era famoso e riconosciuto. Sai cosa significa la parola Shakespeare? Significa “scuoti le pere”, quindi forse anche lui era un potenziale fruttariano…??
Com’era la tua salute da giovane? E il tuo peso?
Ero un ragazzo sano che aveva solo qualche raffreddore. Ero sempre in movimento con diversi sport: ballo, ciclismo, box, nuoto, corsa, salto, tennis da tavolo, calcio, hockey su ghiaccio, bandy, tennis….
Com’è la tua salute ora rispetto ad allora? Ti senti invecchiato?
Io oggi ho 66 anni (questo articolo è del 2009) e non mi sono mai sentito meglio. Sto insieme a una donna di 35 anni e non mi sento molto più vecchio di lei, fisicamente. Suo padre, un uomo simpatico e creativo, che è mio “suocero”, è un anno più giovane di me e mia “suocera”, una donna d’affari altrettanto simpatica e creativa, ha un anno più di me!
Quando non sei stato bene l’ultima volta?
Trenta anni fa. È una questione di definizione, ma non ho avuto malattie durante tutta la mia carriera fruttariana. Quando avevo una dieta crudista potevo avere qualche reazione di disintossicazione, che è comunque un buon sintomo e normale. Finché vivrò, non avrò più alcun tipo di malattia. Questo l’ho deciso e vivrò il resto della mia vita senza alcun tipo di cosiddetta malattia. Le persone che leggeranno attentamente il mio libro capiranno cosa intendo dire.
Com’è la tua alimentazione tipica di un giorno? Mangi a orari fissi?
Il tempo non ha influenza sulla mia alimentazione. Il mio desiderio è che il tempo Gregoriano non esista più dopo il 2012. Mangio solo quando ho fame. Alcuni giorni non mangio affatto e bevo solo piccoli quantitativi di acqua e succo di limone. La mia intenzione, per il prossimo futuro, è quella di minimizzare il consumo di cibo e diventarne indipendente. Lisa ed io abbiamo lo stesso obiettivo. Molti giorni frullo insieme qualche banana, avocado, mirtilli e piccoli quantitativi di frutta essiccata reidratata (mango, datteri, ananas). Frullo il tutto con il succo di due pompelmi spremuti a mano. Poi magari prendo alcune bacche – fragole, more, lamponi o altre bacche disponibili secondo la stagione – e le spargo sulla superficie del frullato, a volte con l’aggiunta di poca noce di cocco grattugiata. A volte persino un po’ di polvere di carrube. Questa mistura può durarmi diversi giorni.
So che ti chiedi se ci sono i frutti durian in Svezia. Una volta sono andato in Indonesia e Sumatra con la mia ex moglie e mia figlia di 8 anni (a quel tempo). Mangiavamo durian ogni giorno e un durian ci costava meno di mezzo dollaro. Di solito compravamo un sacco intero pieno di durian. Il durian è uno dei miei frutti preferiti, insieme al jackfruit, che mangiavo spesso durante il mio viaggio in Australia. È possibile trovare i durian in Svezia, ma il più delle volte il gusto non è buono e il prezzo per un singolo frutto è di 40/50 dollari.
Mi pare tu abbia scritto diversi libri sul fruttarismo, per lo più in svedese, ma anche uno in inglese. Quando hai scritto il primo libro?
Il primo libro era una dieta “Living foods” cioé crudista, del 1983. Lo stampai io e vendetti ogni singola copia stampata, circa 600 copie. Il mio primo libro sulla frutta è del 1986 e si intitola “Maten Din Medicin-frukstadiet (Il cibo, la tua medicina-lo stadio fruittariano)”. Questo libro è ancora in vendita e finora ne ho vendute circa 1000 copie.
Dove si possono ordinare i tuoi libri?
In alcuni negozi di prodotti naturali, qualche libreria o direttamente da me. Li vende anche una libreria di Stoccolma.
Hai accennato al fatto che il 2 di luglio è stato dichiarato giornata della frutta in Svezia. Volevo scrivere un pezzo nel mio blog su questo, ma poi la data è passata e me ne sono dimenticato… Com’è che è stata dichiarata questa giornata, e che tipo di risposta hai avuto?
Alla prima giornata della frutta in Svezia hanno partecipato circa 120 persone. Si partecipa mangiando solo frutta per quel giorno e a molte persone è piaciuta questa idea e questo tipo di manifestazione, quindi per Lisa e me fu un buon inizio. Naturalmente dichiararemo la Giornata Mondiale della Frutta anche il prossimo anno, nella stessa data. Forse organizzeremo qualche evento pubblico, vedremo.
Quanti fruttariani conosci, quanti pensi ce ne siano in Svezia e perché, secondo te, ce ne sono così pochi?
Penso ci siano state almeno 200-300 persone che hanno provato a diventare fruttariane. Alcune per brevi periodi, altre per qualche anno, con esperienze fantastiche. Molte di queste persone tornano sui propri passi per via di condizionamenti sociali. Non riescono a sopportare la pressione sociale.
Naturalmente anche le tentazioni, le vecchie dipendenze e il desiderio per i cibi comuni giocano un grosso ruolo. Molti ci provano per brevi periodi ma poi tornano indietro.
Puoi dirci qualcosa della tua transizione al fruttarismo? È stata una cosa veloce o più graduale?
Come ho detto prima, ero destinato a essere fruttariano già dalla nascita. Tutti i tipi di cibo mangiati durante l’infanzia e poi crescendo li vedo come una regressione dell’energia alimentare, allo scopo di adattarmi al mondo sociale. Creai la mia realtà, che mi era data nell’amore e con un senso. Nei miei libri, anche nel mio ultimo “Un cammino di libertà”, io parlo di 6 diversi stadi che possono essere di aiuto per le persone che stanno provando a diventare fruttariane. Non tutti sono destinati ad esserlo. La mia transizione mi ha visto passare per il vegetarismo, passando poi al crudismo e poi un salto quantico allo stadio fruttariano. Le mie guide spirituali mi hanno aiutato molto a fare questo salto.
Come hanno accolto la tua famiglia e i tuoi amici la tua rivelazione?
Già solo essere vegetariano, alla fine degli anni ’70, scatenava reazioni, ed essere un cosiddetto fruttariano era una cosa molto radicale e spaventosa per la maggior parte delle persone che mi circondavano. Ma la mia strada era segnata e io ho semplicemente seguito il percorso senza preoccuparmi di familiari e amici.
Qualcun altro nella tua famiglia ha fatto cambiamenti simili?
No. Nessuno.
Quali alimenti hai trovato più difficile lasciarti alle spalle?
In realtà, non è stato per nulla difficile lasciarmi alle spalle il vecchio cibo sostituendolo con sola frutta, grazie al mio amore per la frutta fin dalla tenera età. Quando divenni fruttariano pensai «Finalmente posso mangiare e vivere solo di dessert! Che mondo meraviglioso…” (Louis Armstrong)
Come accennato prima, a volte mi veniva voglia di pane, patate, salmone…. La mia ricerca privata con il mio corpo come laboratorio mi ha dato una vasta comprensione delle cause e degli effetti che ottengo dal cibo che mangio. Questa è stata un’esperienza amorevole. Quando facciamo una transizione alimentare, dobbiamo essere consci del fatto che si tratta di una sorta di regressione, ovvero quando depuriamo le cellule del corpo, la memoria cellulare si comporterà come se stesse facendo dei ritrovamenti archeologici e a volte questi ritrovamenti possono riportarti indietro nella storia, anche col tuo corpo.
Una volta dicevo che diventare fruttariano è come diventare un archeologo esoterico.
Scavi nella tua storia personale e la ripulisci ed è possibile scoprire molte cose durante questa spedizione temeraria.
Senti in qualche modo il bisogno di integrare la tua dieta?
Per nulla!
Sei felice della scelta e della qualità di frutta di cui disponi in Svezia?
Soddisfatto, sì! So, per via di tutti i miei viaggi per il mondo, che il gusto della frutta nei paesi più caldi, mangiata direttamente dagli alberi, è superiore. Ma posso trovare il mio paradiso solo dentro me stesso, quindi la collocazione geografica non è la prima priorità. Una volta sono stato molto vicino a trasferirmi a Cooktown, in Australia, ma… la Svezia sembra essere la mia terra al momento.
Quindi, non hai piani di viaggiare o trasferirti in un clima più caldo? Sei felice di vivere dove sei?
Non dico mai mai, ma per come appaiono le cose ora, sono soddisfatto di stare a Stoccolma o vicino a questa capitale (sembra di parlare di soldi, visto che capitale significa denaro).
A volte mi viene voglia di un clima più caldo, dove poter far crescere un mio frutteto con almeno 50 diversi tipi di frutta. Che Paradiso!
Se potessimo avere più sole in Svezia, con mezzo metro di strato di humus sul suolo potremmo facilmente far crescere qualsiasi tipo di albero da frutto in breve tempo. Spero che questo cambiamento climatico arrivi presto.
Dove e come ti vedi vivere e mangiare fra dieci anni?
Probabilmente mangerò ancora frutta in piccoli quantitativi e terrò molte conferenze per via del sempre maggiore interesse nel risparmio energetico. Specialmente fra i giovani, il cambiamento di coscienza influenzerà molti scienziati, che produrranno molte tesi di dottorato sul cibo e su come esso influenzi la società e il cervello e il comportamento degli esseri umani. Questo perché l’energia della frutta influenzerà ogni elemento della società. Questa consapevolezza inizierà a diffondersi rapidamente a partire dal 2012. Poi ci sarà un’escalation.
Pensi che la tua dieta potrebbe essere migliorata in qualche modo?
Io e la mia ragazza abbiamo l’obiettivo di riuscire a non mangiare, ovvero di non dipendere più dal cibo. Il raggiungimento di questo obiettivo potrebbe essere in questa vita oppure nella successiva. Miglioriamo ogni giorno perché abbiamo un piano.
Come ti senti quando le persone ti dicono che devi essere pazzo e che non è possibile sopravvivere mangiando come fai tu?
Al giorno d’oggi ormai nessuno più mi dice questo. Ad ogni modo, benedico ogni domanda in questo senso.
C’è nulla che vorresti aggiungere in termini di parole di incoraggiamento per coloro che aspirano al fruttarismo?
La frutta è libertà e la libertà è amore!
Infine, so che stai lavorando con un Istituto Idro-Atomico. Potresti dirci brevemente di che progetto si tratta?
In realtà, non lavoro per questa azienda, ma la sostengo semplicemente con qualche soldo, idee e contatti e per integrare Energia Libera nell’industria edile. Mi piace essere un “ispiratore radicale libero di nuovi pensieri”. Il Nuovo Mondo ha bisogno di nuovi pensieri. Il progetto dell’energia libera si basa su acqua e idrogeno, e persino sull’ottenere acqua direttamente dall’aria. Non si tratta di una cosa nuova ma… avere successo con l’introduzione di una “nuova tecnologia” nell’industria tradizionale è molto difficile e anche pericoloso, perché crea molte condizioni minacciose. Abbiamo bisogno di nuovi leader privi di ingordigia e che non siano a caccia di denaro e potere.
Grazie
Un abbraccio, Mango.
(traduzione di Elena Grassi)

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