In
questo lasso di tempo, il cervello ci inonda dei ricordi del nostro
passato nel tentativo di farci attaccare alla vita e di spingerci a
reagire.
Il meccanismo è alla base delle esperienze di pre-morte.
Lo studio sulla pre-morte
La Southampton University ha dedicato uno studio alle esperienze che avvengono nella pre-morte, in particolare a quella che viene chiamata out-of-body
(letteralmente «fuori dal corpo», ovvero la sensazione che la propria
anima si distacchi dal corpo e osservi la stanza dall’alto). Per farlo
ha preso in considerazione 2060 pazienti di 15 ospedali del Regno Unito,
degli USA e dell’Austria.
Tra
le varie conclusioni è risultato che non appena il cuore cessa di
battere, una parte del cervello continua a funzionare per alcuni minuti
dandoci la consapevolezza di quello che sta succedendo attorno: ed ecco
spiegata «l’esperienza pre-morte» ...
Cosa succede dal punto di vista biologico
Se
il cuore smette di pompare il sangue, la prima emozione che subentra è
la paura. Si tratta del segnale di pericolo che il cervello cerca di
darci. A questo punto, il talamo invia degli impulsi a tutto il corpo
per metterlo in allarme: la conseguenza è il rilascio di glucosio,
adrenalina e cortisolo. È il tipico meccanismo di difesa che il nostro
corpo usa per farci reagire alla paura.
Se
gli impulsi di allarme non funzionano, il cuore smette di battere e
siamo tecnicamente morti, anche perché in genere il cervello smette di
reagire dopo 20-30 secondi dall’arresto cardiaco e non riprendere finché
il nostro muscolo involontario non ritorna a martellare. Ma gli studi
dimostrano che la consapevolezza continua a esistere per circa 3 minuti.
Entrando
nello specifico, una parte del cervello va a stimolare in maniera
ossessiva i ricordi della propria vita e lo fa in modo caotico,
sovrapponendoli senza un ordine cronologico.
I ricordi? Un attaccamento alla vita
Sappiamo
bene che il corpo reagisce sempre per un unico scopo, cioè la
sopravvivenza. Perché allora il cervello ci proietta questi ricordi poco
prima di spegnersi?
Il
motivo è di spingerci a lottare per la vita. Mostrandoci il nostro
passato, il cervello cerca di farci capire cosa stiamo perdendo e di
portare il corpo a reagire al massimo delle sue capacità. A volte
funziona e il corpo continua a reagire per qualche istante prezioso,
dando il tempo ai soccorritori di intervenire.
https://crepanelmuro.blogspot.com/2021/02/cosa-succede-alla-nostra-mente-quando.html#more
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