La chiave verso la trasformazione della sofferenza
Un raro brano di Osho apparso su Osho Times n 272
Un malinteso pericoloso
Con il progredire della scienza, la mente occidentale ha cominciato a percepire la religione come invalidata, perché moltissime concezioni religiose sono state smentite dalla scienza. Ma in realtà, nessuna idea religiosa può essere mai smentita dalla scienza. Ciò che si è rivelato non valido sono solo delle idee scientifiche che erano riportate nei testi religiosi, ma non erano concezioni religiose! Se la Bibbia afferma che la Terra è piatta non è un’affermazione religiosa. La religione non si preoccupa del fatto che la Terra sia piatta o meno. È una concezione scientifica, secondo la scienza dei tempi di Gesù. Quando un’affermazione si dimostra non valida, significa solo che la scienza più antica è stata invalidata dalla scienza più recente. Ma questo non invalida la religione!
Ma questa disgrazia accade. Confondiamo una cosa con l’altra e pensiamo che ora la religione non abbia più alcun valore. Nei tempi antichi, le scritture religiose erano le uniche registrazioni esistenti. “Bibbia” significa “libro”. È l’unico libro che abbiamo di quei tempi, è un’enciclopedia. Non ha un vero nome, significa “libro”.
Nemmeno i Veda hanno un nome. Veda significa “conoscenza”. Una registrazione completa di tutta la conoscenza di quei tempi. La poesia, la scienza, la medicina, la grammatica, la religione, la filosofia. I Veda contengono tutto, sono enciclopedie.
In essi è raccolta la conoscenza scientifica di quei tempi che la scienza più recente, le ricerche più recenti, hanno in gran parte smentito, ma ciò non significa che la religione in se stessa sia stata smentita. Nessuna affermazione religiosa può essere smentita dalla scienza, perché le loro dimensioni sono completamente diverse. Non si incontrano mai, non si incrociano mai in nessun punto. Qualsiasi cosa dica Einstein non inficierà mai nulla di ciò che ha detto Gesù, non più di quanto il progresso nella matematica superiore dimostri che Kalida o Shakespeare avessero torto. Non hanno rilevanza l’uno per l’altro. La poesia ha una sua dimensione e la matematica ha una sua dimensione. Per quanto grande sia un poeta, con la sua poesia – per quanto profonda possa essere – non potrà mai confutare alcuna affermazione matematica. Non ha senso.
Il progresso scientifico ha dato alla mente occidentale la falsa percezione che la religione sia stata invalidata. E se la religione è smentita, se non c’è divino, nessuna divinità, se nessuna relazione cosmica è possibile, resti da solo, sradicato. Ecco perché, in Occidente, questo è un secolo di alienazione. Tutti si sentono alienati. E più il progresso scientifico si evolve, più diventi un estraneo in un mondo nel quale non hai radici.
Una famiglia cosmica
Se tornassimo indietro e chiedessimo a un rishi vedico, direbbe che vive in una famiglia cosmica. Tutto è correlato, persino il Sole, le stelle, la Luna. Sono persone, è una grande famiglia. Il rishi è radicato in essa. È intimamente legato a tutto ciò che esiste, non è solo. C’è una relazione cosmica che accade a ogni respiro.
Ma oggi, la mente istruita è assolutamente sradicata. La famiglia cosmica è scomparsa. Le stelle sono morte, non puoi essere imparentato con loro. L’esistenza è così materiale che non può esistere alcuna relazione. E tutto ti è nemico.
È inevitabile, è una conclusione logica. O sei radicato nell’esistenza, o l’intera esistenza diventa tua nemica. Queste sono le uniche due alternative, non puoi rimanere neutrale.
Attraverso il progresso scientifico, la nostra relazione con l’universo è stata negata. Ma non ci siamo mai resi conto che negando la nostra intima relazione con il tutto, abbiamo reso inevitabile il secondo passo: il tutto è diventato nemico dell’individuo. Questa è la causa dell’angoscia oggi in Occidente: la famiglia, la famiglia cosmica, è scomparsa.
E per questo anche la famiglia più piccola dovrà scomparire. Se non sono imparentato con la Terra, come posso essere imparentato con mia madre? La connessione è la stessa. I rishi dell’antichità chiamavano la Terra “madre”. Invocavano: “Madre mia, madre Terra”. Chiamavano dio “padre”, chiamavano il cielo “padre”. Lo abbiamo negato senza pensare quale sarebbe stata la conclusione logica di questo diniego. Se neghiamo la famiglia cosmica, anche il nucleo familiare più piccolo sarà negato del tutto. Se non sono imparentato con la Terra, se non sono imparentato con il cielo, se non sono imparentato con l’esistenza, come posso essere imparentato con mia madre o mio padre? Qual è la differenza? Se non sono imparentato con la natura...
La madre e il padre fanno parte della natura. Se io non sono correlato all’esistenza cosmica – e loro fanno parte dell’esistenza cosmica – non sono correlato nemmeno a loro. E allora sono solo e c’è oscurità ovunque. Solo una relazione d’amore crea luce, altrimenti c’è oscurità. Solo l’amore è luce, altrimenti c’è oscurità. Ovunque c’è oscurità, il nemico è dappertutto. L’amicizia è inconcepibile. Devo solo lottare e combattere. Ma per cosa?
Arriva l’angoscia. “Sono solo”.
Se non sei imparentato con nulla e pensi che non ci sia alcuna possibilità di relazione, non potrai mai trascendere la sfera psichica. Non arriverai mai al livello spirituale, perché puoi raggiungerlo solo quando sei in relazione con il livello cosmico. La nostra personalità fiorisce attraverso le relazioni. Più approfondisci le relazioni, più ti accorgerai che è così.
Ad esempio, se un bambino è allontanato da sua madre, non sarà la stessa persona che sarebbe stato insieme a sua madre. Qualcosa che si sviluppa nella relazione madre-figlio non crescerà e il bambino sarà ritardato, in un certo senso. Non sarà capace di amare, perché le radici dell’amore sono state recise. E quando nasce un bambino, non nasce solo il bambino. In quello stesso istante nasce anche la madre. Prima era solo una donna e c’è una grande differenza tra una donna e una madre. Qualcosa di nuovo è arrivato in lei, qualcosa di nuovo è sbocciato in lei. Quindi anche il bambino dà qualcosa. È uno scambio, è reciproco. La madre cresce attraverso la maternità, sviluppa una personalità completamente diversa.
È solo un esempio.
Un bambino che cresce facendo parte della famiglia cosmica, da grande avrà una personalità diversa rispetto a un bambino che cresce in una famiglia nucleare. Le radici saranno meno profonde per il bambino che cresce in una famiglia nucleare.
Radici
Religione significa trovare radici nel supremo, trovare radici nel cosmo. Nemmeno il Sole dovrebbe essere considerato un estraneo, nemmeno il fiume che scorre, la Terra. Tutto dovrebbe essere correlato a te e tu dovresti essere correlato al tutto.
Questa relazione è religione. La parola
“religione” significa essere in relazione con il tutto, in relazione da
tutte le parti, da ogni parte. Se sei in relazione con il tutto in
questo modo, non c’è sofferenza, perché non c’è possibilità di morte.
Non puoi morire, perché non sei: il tutto è. Il tutto è sempre stato e
sempre sarà. E allora non hai paura, perché farai sempre parte del
tutto. Se sei una goccia, ti perderai nell’oceano, ma farai comunque
parte dell’oceano. Quindi non c’è la paura della morte e non c’è il
problema del significato della vita. Non sei solo, non sei in lotta, in
conflitto.
Tratto da:
Osho, The Eternal Quest #14
https://www.oshotimes.it/articolo/1252/una-relazione-con-il-tutto.html
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