lunedì 22 marzo 2021

Fare luce sulle proprie ombre



Viviamo in un mondo duale, un mondo costituito dagli opposti bene/male, bello/brutto, giorno/notte. Questo mondo nasce dalle convenzioni, dal voler catalogare, distinguere, ciò allo scopo di poter comunicare con gli altri e farsi capire, ma è pur sempre un mondo mentale, totalmente mentale.

In questo mondo si pone enfasi sulle cose belle, sia esterne che a noi interne. Di conseguenza, ognuno di noi tende ad apparire più che ad essere, ciò per due motivi fondamentali: nessuno, nemmeno chi ci ha educati, ci ha mai insegnato ad essere, perché probabilmente nemmeno lui, ancora oggi, sa come essere. Il secondo motivo è legato al fatto che, anche se volessimo essere, così, di punto in bianco, non lo potremmo, ciò perché dovremmo prima avere il coraggio di fare un viaggio al nostro interno.

(Immagine presa dal web)

Questo viaggio al nostro interno comporta dei rischi e, proprio per questo, costituisce una sorta di discesa agli inferi (per approfondire l'argomento puoi cercare nel mio blog l'articolo DISCESA AGLI INFERI), un passaggio dal regno della luce a quello dell'ombra. Il regno dell'ombra, però, è abitato dai nostri demoni, quelli che ci governano quando siamo in preda alla paura, delusione, depressione, sconforto, frustrazione o rabbia, tanto per citare solo alcuni.

E' facile mostrare quanto siamo bravi a svolgere un lavoro per il quale siamo portati, come siamo ben vestiti, educati, quanto composti riusciamo ad essere in occasione di un pranzo d'affari... Ma queste sono le parti in luce, quelle legate all'apparire, quelle legate al mondo esterno, aperte a tutti.

(Immagine presa dal web)

Accanto a queste parti in luce, però, esistono delle parti in ombra, parti che non conosciamo e che, spesso, quando capita che emergono ci procurano molti problemi nella loro gestione, basti pensare all'ansia o alla rabbia. Ma per essere davvero completi, totali ed integri, occorre lavorare anche sulle nostre ombre, facendo luce su di esse fino a smetterla di lottarci contro o averne ancora paura.

Sono proprio le nostre ombre, infatti, costituite dai lati oscuri della nostra personalità, quelle che, solo se integrate, possono farci diventare delle persone complete, vere e totalmente padroni della nostra personalità. Ma come si fa a far luce sulle nostre ombre? 
(Immagine presa dal web)


Innanzitutto bisognerà lavorare in totale ascolto di sé, un ascolto scevro da ogni forma di giudizio, un ascolto in grado di porci di fronte alle nostre zone in ombra con la massima imparzialità, distacco, capacità tipiche di chi medita ed è in grado di osservare senza identificarsi mai con nessuno stato d'animo in particolare ma, piuttosto, lasciandolo fluire senza disperdere energia.

Da ciò si capisce bene come sia importante essere preparati a fronteggiare i conflitti irrisolti che ci zavorrano ancora al passato e le ansie che ci proiettano molto oltre l'adesso verso un futuro minaccioso e letale, almeno così sembra apparire agli occhi delle nostre menti iperattive.

(Immagine presa dal web)

Meditare, approfondire la respirazione e lavorare con forme di yoga fisico può essere, in questi contesti, di fondamentale importanza e preparatorio per quello che sarà il passo successivo che ci porterà ad intraprendere il viaggio dentro di noi, per mettere fine al caos, al regno delle tenebre attraverso la luce della nostra consapevolezza, fino a sanare i conflitti che albergavano in noi ma che avevamo congelati per la troppa paura/incapacità di fronteggiarli nel momento in cui avvennero i fatti.

E' tempo di far pace con noi stessi, la pace di mente, cuore e anima; è tempo di far luce sulle nostre ombre, fino a bilanciarle ed integrarle nella nostra personalità, senza giudizio né rifiuto, ma in totale accoglienza; è tempo di amarsi ed accettarsi, per come si è, senza nulla aggiungere o togliere; è tempo di ESSERE, di riconoscersi, di andare oltre l'apparire e il desiderio di approvazione attraverso la standardizzazione col gregge globale; è tempo di tornare se stessi, LIBERI, VIVI E FELICI.

Vincenzo Bilotta

 

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