Scienziati
britannici sono riusciti a decifrare il principio di funzionamento del
meccanismo di Antikythera (noto anche come macchina di Anticitera), un
famoso dispositivo dell'Antica Grecia utilizzato per prevedere eventi
astronomici, per alcuni il primo computer al mondo.
I risultati dello studio sono pubblicati su Scientific Reports.
Il meccanismo di Antikythera, considerato il primo computer analogico al mondo, è l'invenzione ingegneristica più complessa del mondo antico, con un'età stimata di 2mila anni.
Il
meccanismo è stato trovato nel 1900 grazie ad un gruppo di pescatori di
spugne, che nei fondali presso l'isola di Cerigotto (Antikythera)
avevano trovato il relitto di un'antica nave, che a bordo aveva diversi
oggetti, tra cui questa "strana pietra" con un meccanismo interno.
Da
allora gli scienziati hanno dibattuto sull'origine e sul funzionamento
di questo particolarissimo e unico strumento nel suo genere ...
Il
meccanismo è una complessa combinazione di 30 ingranaggi in bronzo.
Permetteva di prevedere la posizione del sole e dei pianeti, le fasi
della luna, le eclissi lunari e solari e persino le date dei Giochi
Olimpici.
Sebbene
gli scienziati abbiano compiuto progressi nell'ultimo secolo nello
studio del meccanismo di Antikythera e abbiano tentato di ricostruirlo
più volte, non è stata ancora raggiunta una comprensione completa di
come funzionasse il sistema di ingranaggi anteriori.
I
ricercatori del College di Londra non solo hanno risolto questo
mistero, ma hanno anche creato un modello funzionante del meccanismo.
"Il
nostro modello è il primo che corrisponde a tutte le evidenze fisiche e
le descrizioni incise sul meccanismo stesso", ha dichiarato il
professore di ingegneria meccanica Tony Freeth.
Il
meccanismo stesso si è conservato per circa un terzo con 82 frammenti
integri. Dal più grande di questi, noto come Frammento A, gli autori si
sono fatti un'idea delle caratteristiche dei cuscinetti, montanti e
blocchi. Un altro, noto come Frammento D, è rappresentato da un disco,
un ingranaggio a 63 denti e una piastra.
Gli
indizi erano le iscrizioni incise sulle superfici interne del
movimento. Sono stati letti nel 2005 utilizzando un metodo di immagine a
raggi X tridimensionale.
Queste
iscrizioni includono una descrizione del cosmo come lo immaginavano gli
antichi greci: con pianeti che si muovono su orbite circolari e numeri
che indicano la durata dei cicli cosmici.
L'attenzione
dei ricercatori è stata attratta da due numeri: 462 e 442 (anni), che
coincidono esattamente con i cicli di Venere e Saturno.
Quando
vengono osservati dalla Terra, i pianeti cambiano periodicamente la
loro posizione rispetto alle stelle, ma per calcolare questi cicli, gli
astronomi dovevano seguire la posizione dei pianeti nel corso dei
millenni o ottenerla mediante calcolo.
"L'astronomia
classica ha avuto origine in Babilonia, ma non vi è alcuna indicazione
che gli antichi greci abbiano derivato un ciclo di 462 anni estremamente
accurato per Venere e un ciclo di 442 anni per Saturno", dice un altro
ricercatore coinvolto nello studio, Aris Dacanalis.
I
ricercatori hanno applicato l'antico metodo matematico greco descritto
dal filosofo Parmenide e non solo hanno ricevuto i cicli di Venere,
Saturno e di tutti gli altri pianeti, ma hanno anche compreso il
principio con cui funzionava il meccanismo di Antikythera. Il momento
decisivo è stato il confronto del periodo planetario di 462 anni di
Venere con la ruota a 63 ingranaggi.
Successivamente
gli scienziati hanno riprodotto un nuovo meccanismo con numero minimo
di ingranaggi, in grado di calcolare cicli astronomici precisi.
Fonte: it.sputniknews.com
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