mercoledì 10 marzo 2021

Sei cose che, anche se non lo direste mai, sono state inventate dai russi



Il paracadute, per esempio, così come lo conosciamo. E l’estintore a schiuma. Per non parlare del latte in polvere e della pellicola fotografica. In certi casi, però, la genialità non fu capita, i brevetti non vennero depositati, e la storia mondiale ha messo nel dimenticatoio quei pionieri della tecnica

1 / Il paracadute a zaino

I documenti storici mostrano come gli inventori abbiano meditato per secoli su come realizzare il paracadute (presumibilmente è del 1485 il celebre disegno di Leonardo da Vinci), ma il primo paracadute davvero utilizzabile è stato inventato Gleb Kotelnikov (1872-1944), uomo di teatro e d’ingegno. Il suo paracadute a zaino è ora utilizzato in tutto il mondo.

L’idea di creare un paracadute sicuro ed efficace venne a Kotelnikov dopo aver assistito, nel 1910, alla morte di uno dei primi piloti russi, Lev Matsievich, caduto da 400 metri dopo che il suo aereo era andato a pezzi in quota. L’attore si interessava di ingegneria fin da ragazzino, così subito dopo la tragedia applicò le sue capacità e conoscenze per creare un sistema che permettesse di portare un paracadute piegato sulla schiena, che si aprisse in aria in caso di necessità ...

I test ebbero successo, ma lo Stato e l’esercito mostrarono scarso interesse, così l’inventore decise di vendere il suo paracadute in Francia, dove lo brevettò nel 1912 e dove riscosse un enorme successo. 

In Russia, l’invenzione di Kotelnikov attirò l’attenzione del governo solo con l’inizio della guerra, nel 1914, e ancor più dopo la Rivoluzione del 1917. Nel 1923, Kotelnikov apportò ulteriori miglioramenti al suo paracadute. 

Morì nel 1944 all’età di 72 anni, ma per decenni fu testimone di come la sua invenzione avesse fatto la differenza, in positivo, non solo per la Russia ma per tutta l’umanità.

2 / La pellicola fotografica

È generalmente accettato che la prima pellicola fotografica sia stata realizzata nel 1885 dal fondatore della Kodak, George Eastman, ma l’inventore russo Ivan Boldyrev (1850 – data incerta dopo il 1917) la realizzò alcuni anni prima, nel 1878.

Nato da una povera famiglia di cosacchi nella regione di Rostov, Boldyrev si era interessato di meccanica fin dall’infanzia. All’età di 19 anni si trasferì prima nella città di Novocherkassk, dove iniziò a lavorare nel campo della fotografia, e successivamente a San Pietroburgo, dove lavorò come fotoreporter e assistente di un fotografo.

I test ebbero successo, ma lo Stato e l’esercito mostrarono scarso interesse, così l’inventore decise di vendere il suo paracadute in Francia, dove lo brevettò nel 1912 e dove riscosse un enorme successo. In Russia, l’invenzione di Kotelnikov attirò l’attenzione del governo solo con l’inizio della guerra, nel 1914, e ancor più dopo la Rivoluzione del 1917. Nel 1923, Kotelnikov apportò ulteriori miglioramenti al suo paracadute. Morì nel 1944 all’età di 72 anni, ma per decenni fu testimone di come la sua invenzione avesse fatto la differenza, in positivo, non solo per la Russia ma per tutta l’umanità.

Padroneggiando l’arte della fotografia, non poté resistere e apportò alcuni miglioramenti tecnici. In primo luogo, realizzò un obiettivo a focale corta che superava gli analoghi già esistenti in termini di apertura e angolazione, e in seguito inventò una pellicola fotografica che era un’alternativa migliore alle lastre di vetro pesanti e fragili usate dai fotografi a quell’epoca. Non era solo più leggera e facile da trasportare, ma poteva persino resistere all’acqua bollente. Sfortunatamente, la sua pellicola rivoluzionaria non ebbe molta attenzione alla mostra del 1882 a Mosca, e poco dopo finì nel dimenticatoio.

3 / Il tornio meccanico con sostegno

Il primo tornio con un sostegno che tratteneva il pezzo da tornire, e che scorreva su una superficie levigata consentendo alla punta del tornio di muoversi in entrambe le direzioni, è stato brevettato nel 1800 dall’inventore britannico Henry Maudslay (1771– 1831), considerato il padre fondatore della tecnologia delle macchine utensili. Le sue invenzioni furono un fattore importante per l’inizio della Rivoluzione industriale.

Maudslay, tuttavia, iniziò a sviluppare il suo tornio ben più tardi di quando l’inventore russo Andrej Nartov (1693–1756) avesse creato una macchina del genere, descritta nel suo libro del 1755. Non si sa se Maudslay fosse a conoscenza delle invenzioni di Nartov, ma è possibile che abbia visto un tornio russo esibito in quell’epoca a Parigi.

Nato da una famiglia borghese, Nartov era un ingegnere di talento che aveva studiato alla Scuola di Matematica e Navigazione di Mosca e nel 1712 catturò l’attenzione di Pietro il Grande. Nel corso degli anni divenne il suo artigiano personale, viaggiando in tutta Europa dove studiò, scambiò idee e presentò il tornio. Nel 1724, suggerì a Pietro di creare l’Accademia Russa delle Scienze, di cui fu poi membro dal 1735.

Inventò 36 diverse macchine utensili nel corso della sua vita, e progettò persino di pubblicare un libro che le descrivesse tutte, ma nel 1756 morì. Molte delle sue invenzioni sono sopravvissute, inclusa una batteria circolare a fuoco rapido, che può essere trovata sia nel Museo dell’Ermitage che nel Museo delle Arti e dei Mestieri di Parigi.

4 / Il latte in polvere

Anche se c’è menzione di un prodotto simile al latte in polvere nelle storie di Marco Polo sulla Mongolia del XIII secolo, il know-how rimase in gran parte sconosciuto e la cosa non fu presa troppo sul serio. Solo nel 1802 il medico russo Osip Krichevskij (1767–1832) scoprì il primo moderno processo per produrre latte in polvere, consentendo di preservarne le proprietà nutritive e di aumentarne la durata.

A quel tempo Krichevskij lavorava nella città di Nerchinsk, nella remota regione della Transbajkalia, un posto lontanissimo da San Pietroburgo (oltre 7.000 chilometri), destinazione di esilio per i detenuti. Krichevskij era uno dei pochi medici che lavoravano lì, lottando duramente per aiutare chi era nel bisogno, ma senza scorte mediche. Il latte era uno degli oggetti più salutari che doveva nutrire la gente, ma non si conservava a lungo. Pertanto, il medico cercò il modo per aumentarne la durata, e inventò una tecnologia per produrre latte in polvere facendo evaporare l’acqua.

Sfortunatamente morì nel 1832 e non vide mai come la sua innovazione alla fine raggiunse San Pietroburgo. Molti anni dopo raggiunse anche l’Europa, dove l’inventore britannico T.S. Grimwade brevettò la tecnologia nel 1855.

5 / Il “carro a propulsione autonoma”

Nel 1752, l’inventore contadino e autodidatta Leonty Shamshurenkov creò la prima carrozza “semovente” a quattro ruote; un prototipo della prima automobile. L’invenzione non solo gli portò la fama, ma praticamente gli salvò la vita. Alla fine del 1730, Shamshurenkov presentò una denuncia contro il governatore locale per appropriazione indebita di fondi statali, ma dei funzionari corrotti fecero finire lui in prigione. Se non fosse stato per la sua mente creativa, avrebbe potuto trascorrere decenni a marcire dietro le sbarre.

Nel 1741, Shamshurenkov ebbe l’idea di una “carrozza semovente” che sarebbe stata guidata da due “cocchieri”, ma ci vollero 10 anni perché la sua idea attirasse l’attenzione dei funzionari statali. Fu invitato a San Pietroburgo e con un finanziamento del governo il progetto fu attuato con successo. L’inventore ricevette 50 rubli come ricompensa e iniziò a pensare a possibili ulteriori migliorie, per esempio uno speciale “orologio” per mostrare la distanza percorsa, e una versione invernale del carro. Queste idee, tuttavia, non ricevettero il sostegno dello Stato.

Anche se la carrozza di Shamshurenkov precedette quella del famoso inventore francese Nicolas-Joseph Cugnot, che presentò il suo veicolo nel 1769, il nome dell’inventore russo non fu mai conosciuto nel resto del mondo.

6 / L’estintore

La schiuma è il modo più efficace per combattere gli incendi, ma fino all’inizio del XX secolo questo non era noto, e gli incendi erano combattuti con acqua o con soluzioni soda-acido. Solo nel 1902 un insegnante di chimica russo inventò l’estintore a schiuma che è ancora usato oggi.

Nato a Kishinjov (ora Chișinău, capitale della Repubblica di Moldavia), Aleksandr Loran (1849 - probabilmente 1911) studiò a San Pietroburgo e a Parigi, e divenne insegnante nella città di Bakù, il centro dell’industria petrolifera russa della prima metà del XX secolo, oggi capitale dell’Azerbaigian. Essendo stato testimone di molti incendi di petrolio, che erano difficili da estinguere, Loran studiò una sostanza in grado di combattere efficacemente questi feroci fuochi.

Dopo diversi esperimenti, trovò una soluzione, inventando una schiuma che chiamò “lorantina”. Più tardi, la brevettò non solo in Russia ma anche all’estero. Con il tempo Loran fondò un’azienda a San Pietroburgo e iniziò a vendere estintori con il marchio Eurica.

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