Amato
Osho,l’altro giorno hai detto di ignorare i contenuti della mente
negativa e di non dar loro energia. Mi è difficile rimanere sul filo del
rasoio, ignorandoli, senza finire col reprimerli, rimandando così le
cose nell’inconscio. Mi puoi dire per favore come fare una
discriminazione tra le due cose?
Lo sai già. La tua domanda contiene la discriminazione. Sai perfettamente bene quando stai ignorando e quando stai sopprimendo.
Ignorare
vuol dire semplicemente non dargli attenzione. C’è qualche cosa lì:
lasciala lì. A te non interessa né in un verso né nell’altro, che debba
rimanere oppure andarsene. Non hai nessun giudizio. Hai semplicemente
accettato che è lì e non è affar tuo che debba stare lì oppure no.
Con
la soppressione tu prendi parte attiva. Entri in lotta con
quell’energia, la obblighi a entrare nell’inconscio. Stai cercando di
non vederla più da nessuna parte. Vuoi sapere che non c’è più. Per
esempio, c’è della rabbia. Siediti in silenzio e osserva che la rabbia è
lì. Lasciala restare. Per quanto può rimanere? Pensi che sia una cosa
immortale, eterna? Proprio come è arrivata così se ne andrà. Basta che
aspetti. Non fare niente al riguardo, né a favore né contro. Se fai
qualcosa a favore, la esprimi, e quando la esprimi ti metti in un
pasticcio perché l’altro potrebbe non essere un meditatore – molto
probabilmente non lo sarà. Reagirà anche con rabbia maggiore. Ora sei in
un circolo vizioso.
Sei
arrabbiato, hai fatto arrabbiare l’altro e continuate a farvi
arrabbiare l’un l’altro sempre di più. Prima o poi la tua rabbia
diventerà una solida roccia di astio, di violenza, e quando ti muovi in
questo circolo vizioso perdi consapevolezza. Potresti fare qualcosa di
cui in seguito ti pentirai. Potresti ammazzare, potresti uccidere o
perlomeno provarci. E dopo che l’episodio si è concluso ti potresti
chiedere: “Non avrei mai pensato di poter uccidere qualcuno!” Ma tu hai
creato l’energia e l’energia può fare qualunque cosa. L’energia è
neutra: può creare, può distruggere; può portar luce nella tua casa, può
appiccare il fuoco alla tua casa.
Ignorare
significa che tu non fai niente al riguardo. La rabbia è lì. Prendi
solo nota della cosa, la rabbia è lì, proprio nel modo in cui vedi che
lì fuori c’è un albero. Devi fare qualcosa al riguardo? Una nuvola passa
nel cielo: devi fare qualcosa al riguardo? Anche la rabbia è una nuvola
in movimento sullo schermo della tua mente. Quindi guarda, lasciala
passare.
E
non si tratta di rimanere sul filo del rasoio. Non far diventare grandi
le piccole cose. Questa è una cosa molto piccola e può essere fatta
molto semplicemente; devi solo accettare che è lì. Non cercare di
toglierla, non cercare di agire sulla cosa, e non vergognarti di essere
arrabbiato. Anche se ti vergogni, hai incominciato ad agire. Non riesci a
essere non attivo?
C’è
tristezza, c’è rabbia: guarda e basta. E preparati a una sorpresa: se
puoi guardare, e il tuo guardare è incontaminato, è puro – non stai
davvero facendo niente, ma solo guardando – la rabbia piano piano se ne
andrà. La tristezza scomparirà, e tu rimarrai con una consapevolezza
così pulita.
Prima
non eri così pulito perché c’era la possibilità che sorgesse la rabbia.
Ora quella possibilità si è concretizzata e se n’è andata insieme alla
rabbia. Tu sei molto più pulito. Non eri così silenzioso, così in pace;
ora lo sei. La tristezza ha fatto salire dell’energia. Non ti avrebbe
permesso un profondo senso di felicità, avrebbe annebbiato la tua
consapevolezza.
E
tutte le altre emozioni negative si mangiano la tua energia. Sono tutte
lì perché tu le hai represse, e sono represse perché così tu puoi
impedire che fuoriescano. Hai chiuso le porte e le hai messe in cantina:
non possono scappare. Anche se volessero scappare tu non le lasceresti
uscire. E disturberanno la tua vita intera. Di notte diventeranno degli
incubi, dei brutti sogni. Di giorno influenzeranno le tue azioni.
Ed
esiste sempre la possibilità che qualche emozione diventi troppo grande
da controllare. Tu hai represso e represso e represso, e la nuvola è
diventata più grande. E arrivi al punto in cui non puoi più
controllarla. Poi succede qualcosa che il mondo considererà una tua
azione, ma quelli che sanno possono vedere che non sei tu ad agire: tu
sei sotto l’effetto di una grande forza impulsiva. Ti comporti come un
robot; non puoi scappare.
......
Dai uno sguardo da lontano ai contenuti della tua mente, è sufficiente
un po’ di distanza, in modo che tu possa vedere, “Questa è rabbia,
questa è tristezza, questa è angoscia, questa è ansia, questa è
preoccupazione,” e così via. Lasciali stare. “Non me ne preoccupo. Non
farò niente né a favore né contro.” E loro cominceranno a scomparire.
E
se tu puoi imparare una cosa semplice, cioè lasciare che queste cose
spariscano dal conscio, avrai una tale chiarezza di consapevolezza... la
tua visione sarà così penetrante, il tuo sguardo interiore penetrerà
così in profondità che non solo cambierà la tua individualità,
permetterà ai contenuti repressi nell’inconscio di venire in superficie.
Vedendo che hai imparato a non reprimere, le cose cominceranno a venire a galla. Vogliono andare nel mondo.
Nessuno
vuole vivere nella tua cantina, al buio. Vedendo che permetti alle cose
di venir fuori, non hanno bisogno di aspettare la notte quando stai
dormendo, cominceranno a venire a galla. Le vedrai uscire dalla cantina
del tuo essere e uscire dalla tua consapevolezza. Lentamente il tuo
inconscio diventerà vuoto.
E
questo è il miracolo, la magia: se l’inconscio è vuoto, il muro tra il
conscio e l’inconscio collassa. Tutto diventa consapevolezza. Prima solo
un decimo della tua mente era conscio, ora sono consce tutte e dieci le
parti insieme. Tu sei dieci volte più conscio. E il processo può andare
più in profondità, può liberare l’inconscio collettivo. La chiave è la
stessa. Può liberare l’inconscio cosmico.
E
se puoi pulire tutte le parti inconsce al di sotto della tua
consapevolezza, avrai una consapevolezza così bella che entrare nel
superconscio sarà facile come per un uccello prendere il volo.
È
il tuo cielo aperto. È solo che eri così sovraccarico... c’era così
tanto peso che non riuscivi a volare. Ora non c’è più peso. Tu sei così
leggero che la gravità perde la presa sulla tua mente; puoi volare verso
il superconscio, verso il conscio collettivo, verso il conscio cosmico.
...
appena la tua parte inferiore è pulita, il mondo superiore diventa
disponibile. E ricordati, lo dico di nuovo, che è un processo semplice.
tratto da:
The Path of the Mystic # 35
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